Perché tanti giovani fuggono dalla Tunisia mettendo a rischio la propria vita, come è avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre davanti alle coste della città di Chebba, dove un’ imbarcazione con 37 persone a bordo è naufragata e 17 sono le vittime al momento accertate.
Della crisi economica e della deriva autoritaria ne parliamo in diretta dalla Tunisia con una compagna.
Ad un anno da quando Kais Saied ha sospeso il parlamento e ha licenziato il premier Hishem Meshishi,dopo proteste, manifestazioni, accuse e denunce di tentativi di golpe, il 27,5% dei tunisini accorsi alle urne approva la nuova costituzione proposta dal presidente Kais Saied. Una costituzione che rende più forte la sua figura e concentra nelle sue mani maggiori poteri.
Commentiamo il voto con una compagna italo-tunisina
Il 30 marzo il presidente della Tunisia Kais Saied ha scioltoil Parlamento accusandone i componenti di corruzione. Kais Saied, eletto presidente della Tunisia nel 2019, ha licenziato il Governo, sospeso il Parlamento e rivisto la composizione degli apparati statali.
Con una compagna appena tornata dalla Tunisia ripercorriamo questi ultimi 10 anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini alla forte crisi economica che attanaglia la “fragile” Tunisia.
Il presidente tunisino Kais Saied il 13 dicembre ha annunciato un programma per uscire dalla crisi politica. Il 25 luglio 2022, un anno dopo il colpo di mano con cui si è attribuito il potere esecutivo, è previsto un referendum costituzionale. La sospensione del parlamento, invece, durerà un altro anno, fino alle legislative del 17 dicembre 2022, data in cui si ricorda l’immolazione di Mohamed Bouazizi, scelta dal presidente come nuovo anniversario della rivoluzione. Finora si era festeggiato il 14 gennaio, il giorno della fuga dell’ex dittatore Zine el Abidine Ben Ali e proprio il 14 gennaio, nonostante il divieto le opposizioni sono scese in strada per protestare contro quello che definiscono il "colpo di Stato" da parte del presidente, incontrando la dura repressione delle forze dell'ordine che hanno usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni.