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Tunisia

Radio Africa: Costa d'Avorio, Camerun, Tunisia, Madagascar

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Costa d'Avorio: di fronte a un'opposizione divisa e senza i candidati che erano stati preventivamente estromessi, il capo di Stato ivoriano ha vinto, senza sorprese, le elezioni presidenziali con l'89,77% dei voti e si è imbarcato in un quarto mandato. Alassane Ouattara si troverà a dover affrontare la sfida di preparare il futuro e, soprattutto, la sua successione. Il governo ivoriano sta inasprendo le restrizioni sugli assembramenti politici: le riunioni e le manifestazioni sono attualmente vietate per due mesi, ad eccezione di quelle dei candidati in corsa per le elezioni. Queste elezioni fanno precipitare la Costa d'Avorio in una situazione di stallo, rianimando i vecchi demoni della guerra civile dei primi dieci anni del Duemila. 

Camerun: il Consiglio Costituzionale ha dichiarato la vittoria di Paul Biya che ha prevalso ufficialmente con il 53,66% dei voti, davanti a Issa Tchiroma Bakary, che sta contestando il conteggio ufficiale dei voti e sottolineando i propri risultati. Issa Tchiroma Bakary si considera vincitore con circa il 55% dei voti. Diverse centinaia di manifestanti hanno sfidato i divieti di assembramento e sono scesi in piazza. I dimostranti hanno mostrato bossoli di munizioni che avrebbero raccolto in seguito agli spari delle forze di sicurezza. Le autorità avevano vietato gli assembramenti pubblici e limitato gli spostamenti in molte città del paese.

Tunisia: uno sciopero generale e decine di migliaia di manifestanti hanno paralizzato la città di Gabès, nel sud della Tunisia, a sostegno delle richieste di chiusura di un impianto chimico statale ritenuto responsabile di una grave crisi di inquinamento. Negozi, mercati e scuole hanno chiuso durante lo sciopero, bloccando l'attività economica nella zona costiera di Gabès in risposta a un appello del principale sindacato tunisino, l'UGTT. Da diversi mesi, i casi di avvelenamento e asfissia sono in aumento, in particolare tra i giovani esposti ai gas tossici provenienti dagli stabilimenti del Gruppo Chimico Tunisino, le cui attività continuano a trasformare il fosfato in acido fosforico e fertilizzanti minerali. I residenti, denunciando una situazione insostenibile, chiedono una misura radicale: lo smantellamento degli impianti inquinanti installati dagli anni '70.

Madagascar: la composizione della nuova squadra di governo, di 29 membri, è stata svelata martedì scorso. Il presidente e il primo ministro hanno cercato di soddisfare diversi gruppi e hanno dovuto necessariamente scendere a compromessi. il presidente Randrianirina e il suo primo ministro, Herintsalama Rajaonarivelo, hanno dovuto conciliare le aspettative espresse dai vari partiti politici, così come dal mondo imprenditoriale, dalle forze armate e, naturalmente, dall'inafferrabile Generazione Z che ha precipitato la caduta di Andry Rajoelina. Dopo l'annuncio del nome del nuovo capo del governo, i giovani malgasci hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Avete preso in ostaggio le nostre lamentele. Questa decisione, presa senza trasparenza né dialogo, contraddice lo spirito di cambiamento e rinnovamento che il popolo chiedeva attraverso le proteste di piazza".

 

 

 

 

Radio Africa: Tunisia, RD Congo e Rwanda, Madagascar

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Tunisia: un rapporto di Human Rights Watch, dal titolo "Tutti dei cospiratori", documenta l'escalation di violente misure repressive portata avanti dal governo di Kais Saied contro attivisti, giornalisti e oppositori politici al fine di schiacciare il dissenso interno. Anche le violenze nei confronti dei/delle migranti hanno conosciuto un particolare inasprimento, soprattutto a causa del memorandum firmato nel 2023 tra la Tunisia e l'Unione Europea.

RD Congo e Rwanda: gli Stati Uniti stanno tentando di mediare un accordo di pace tra i due paesi, con l'intenzione di aprirsi la strada  ad un accesso privilegiato alle risorse, in particolare  cobalto, coltan e litio.

Madagascar: nel corso di una visita ufficiale nel paese, in occasione del Vertice della Commissione dell'Oceano Indiano, il presidente francese Macron, con colpevole ritardo, ha aperto a una riconsiderazione delle memorie e delle violenze coloniali commesse dai francesi in Madagascar, in particolare in occasione della rivolta del 1947 che, repressa in maniera sanguinosa, segnò l'avvio del processo di decolonizzazione.

I hear your silence

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In questo redazionale abbiamo avuto come ospite nello studio di Via dei Volsci Daniela Sala, giornalista e parte del collettivo di giornalist* FADA, per parlare del progetto "I hear your silence", una fanzine (che includerà i testi dell’attivista Hasan Kilani e le foto di Daniela) che racconta le storie di attivist* queer in Libano, Tunisia e Giordania, realizzandone un ritratto intimo e collettivo che percorre geografie al margine dell’eteronormatività, popolate da identità sfaccettate e molteplici che non si rispecchiano nella narrazione orientalista di vittime oppresse, la cui unica speranza sarebbe in Occidente.

Radio Africa: Tunisia e Mozambico

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Tunisia: il presidente  Kaïs Saïed è stato rieletto con circa il 91% dei voti nelle elezioni presidenziali del 7 ottobre scorso. L'affluenza è stata molto bassa: l’autorità elettorale tunisina (Isie) parla di un'affluenza del 28,8% degli aventi diritto.

Mozambico: oggi, 9 ottobre, si vota per l'elezione diretta del nuovo presidente, il rinnovo del parlamento e dei consigli regionali. Quattro i candidati: Daniel Chapo per il Fronte di liberazione del Mozambico – Frelimo; Ossufo Momade per la Resistenza nazionale mozambicana – Renamo; Lutero Simango per il Movimento democratico del Mozambico e Venâncio Mondlane, per Podemos. Il primo tra i candidati rappresenta il Frelimo, un partito che, dall’indipendenza ottenuta dal Portogallo nel 1975, ha sempre governato il paese.

Radio Africa : Mali,Tunisia,proteste dei giovani africani.

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Radio Africa in questa puntata racconta dell'attacco a Bamako in Mali  all'areoporto e alla scuola allievi dell'esercito rivendicato dalla JNIM ,il gruppo di sostegno all'Islam e ai musulmani, affiliato ad Al Qaeda con un bilancio di quasi cento morti e decine di  feriti. Questo attacco, avvenuto pochi giorni prima del Giorno dell'Indipendenza, ha sorpreso tutti a Bamako. La capitale del Mali non era sotto il fuoco jihadista dal 2016, quando il Paese fu colpito da successivi attacchi all’hotel North-Sud e al campo di Kaganba. Una fonte della sicurezza ha riferito di 77 morti e 255 feriti. Un documento ufficiale confidenziale autenticato riporta un centinaio di morti e cita per nome 81 vittime fra cui anche miliziani della ex Wagner ora Africa corp.

In Tunisia ci si avvia alle elezioni presidenziali del 6 ottobre in un pesante clima di repressione , il fronte dell'opposizione ha boicottato le elezioni mentre Kais Saied esercita sempre piu' in modo autoritario il ruolo di " dominus" assegnatogli dalla costituzione iperpresidenzialista fatta approvare dal referundum del 2022. In assenza di molti partiti, emarginati dalla scena politica, e con soli tre candidati in corsa contro gli oltre dieci del primo turno del 2019, I media non prevedono alcun dibattito tra i candidati e non vengono fornite informazioni sugli incontri previsti ,l'esito elettorale sembra scontato .Intanto un inchiesta del giornale britannico "The Guardian" denuncia la complicità della guardia nazionale tunisina con i trafficanti di esseri umani ,mentre l'Unione europea continua a finanziare Saied nel tentativo di esternalizzare le frontiere in funzione anti migrazione.

Infine ci occupiamo delle proteste che scuotono le piazze africane ,ultimamente in Kenya,Uganda e Nigeria i cui protagonisti sono una generazione di giovani africani che reclama giustizia sociale e un nuovo modello economico .

Tunisia: sabato arrestata l'avvocata Sonia Dahmani

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Sabato 11 maggio Sonia Dahmani, avvocata e nota opinionista tunisina, è stata arrestata nella sede del dell’Ordine degli avvocati. È indagata per «false informazioni con l’obiettivo di nuocere alla sicurezza pubblica» e «incitamento all’odio», in base a una polemica legge “anti-fake news”, per commenti fatti una trasmissione radiofonica. Altri due giornalisti sono in fermo giudiziario. Ne parliamo con una compagna che conosce molto bene la Tunisia 

RADIO AFRICA: Ciad, Repubblica Democratica del Congo,Tunisia

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Radio Africa in questa puntata facciamo il punto sulle elezioni in Ciad cominciate il 6 maggio.Per il presidente Mahamat Deby arrivato al potere dopo la morte del padre Idriss Deby Itno, che era al potere con il sostegno dei francesi da più di un trentennio ,si tratta di legittimare un potere ottenuto con una transizione sostenuta dall'esercito e dalla Francia .Il suo avversario è Succes Masra ,prima oppositore del regime e poi primo ministro , mentre il paese soffre una fortissima crisi economica e alimentare sul piano geopolitico si assiste ad un avvicinamento alla Russia e ad una rinegoziazione della presenza militare francese e occidentale.

Congo- Un lungo rapporto pubblicato dallo studio di avvocati Amsterdam & Partners ha accusato la multinazionale americana Apple di acquistare minerali strategici per l’elettronica, come coltan, tantalio, tungsteno e stagno da fornitori che hanno sede in Ruanda peccato che il paese africano è in realtà privo di questi minerali e li ottiene saccheggiando la vicina Repubblica Democratica del Congo (Rdc), tramite il sostegno a milizie che controllano le miniere di estrazione e le vie lungo le quali i materiali vengono trasportati.

Tunisia- Il paese è diventato la “Guardia di frontiera europea” Dal febbraio 2023 e dalle prime dichiarazioni del presidente Kaïs Saïed che paragonava l’immigrazione clandestina a un tentativo di “grande sostituzione” della popolazione, è stato avviato un grande movimento di deportazione verso le frontiere terrestri meridionali, con la ricomparsa dei migranti nelle aree desertiche Tunisia e Libia e tra Tunisia e Algeria.

Radio Africa: Costa d'Avorio Tunisia Comore Ciad

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Costa d’Avorio: il 13 gennaio 2024, è iniziata ad Abidjan, la 34ª edizione della Coppa delle nazioni africane, il più importante torneo di calcio continentale per squadre nazionali maschili, detta Coppa d’Africa. Attraverso questo evento la Costa d’Avorio intende affermare la propria forza economica nella regione.

Tunisia: il parlamento discute legge su “riconciliazione penale”, ma la situazione di repressione e crisi economica continua.

Comore: sembra certa la rielezione di Azali Assoumani come Presidente della Repubblica, vincitore del primo turno delle elezioni di domenica scorsa con il 62,97% dei voti. La sua vittoria è contestata dall’opposizione, che sottolinea l’inconsistenza delle cifre annunciate dalla Presidente della commissione elettorale (CENI) e denuncia l’ennisima “mascherata elettorale“.

Ciad: l’attuale capo di Stato della transizione, il generale Mahamat Idriss Deby, detto Kaka, figlio e successore del defunto presidente Idriss Deby Itno, è stato designato futuro candidato alle presidenziali dal proprio partito, il Movimento patriottico per la salvezza (Mps).

Tunisia tra falsi allarmi e crisi interna

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La Tunisia teme un afflusso di migranti subsahariani provenienti da Niger, come conseguenza della recente eliminazione di una legge sul contrasto del traffico illecito di migranti; la crisi economica interna; le elezioni del 24 dicembre 2023; la condanna di Chaima Issa, attivista del Fronte di salvezza nazionale (Fns), principale coalizione di opposizione contro il presidente Kais Saied, ad un anno di reclusione, con la condizionale, da un tribunale militare perchè ritenuta colpevole di aver "offeso" il presidente Saied in base al decreto 54 che punisce la falsa informazione.

Ne parliamo con una giornalista ed attivista italo-tunisina.

Radio Africa: Tunisia RDCongo Turchia

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Oggi a Radio Africa parliamo di Tunisia e di come il presidente tunisino Kais Saied utilizza quello che sta avvenendo in Palestina per risolvere problemi interni; della RD del Congo, dove è in atto una vasta operazione delle forze armate congolesi contro i ribelli M23, che da ottobre hanno intensificato i loro attacchi nel Nord-Kivu, nell’est del Paese; della Turchia che aumenta la vendita di armi ai paesi africani.