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Milano, corteo a via Imbonati uno dei ragazzi è stato spostato al CIE di Modena

Data di trasmissione
Durata 5m 10s

Nel tardo pomeriggio del 2 dicembre, dopo quasi un mese, Marcelo e Abder sono scesi dalla torre di via Imbonati. Abder è stato prelevato dall'ospedale - dove era ricoverato per una colica renale - e portato al CIE di via Corelli. LE ultime notizie appena arrivate in redazione e raccolte dalla trx silenzio assordante, confermanoche abder da corelli è stato trasferito presso il CIE di Modena. Questa mattina alla 11 c'è stata l'udienza di convalida.

 

28 giorni in cima ad una torre con l’inverno alle calcagna. Alla fine erano rimasti solo in due, Marcelo ed Abder. Volevano arrivare almeno a sabato, ma non ce l’hanno fatta: una colica renale ha obbligato Abder a scendere, dopo poco è venuto giù anche Marcelo.

Abder aveva in tasca la ricevuta della sanatoria, ma sapeva che la sua domanda era stata respinta: la questura si era premurata di farglielo sapere il giorno prima. Abder è uno dei tanti che aveva sperato nella sanatoria “colf e badanti” per emergere dalla clandestinità: aveva pagato i contributi ma il suo padrone, presi i soldi, non si era mai presentato in questura per la conferma.

Poteva starsene tranquillo, in silenzio, nel limbo di vita sospesa di tutti i senza carte: con un po’ di fortuna non l’avrebbero preso. Ma in quest’autunno di ghiaccio gli immigrati alzano la testa, lottano per la libertà di muoversi, per la dignità, per una vita fuori dal margine in cui è stretta dalle leggi di questo paese.

La vendetta dello Stato non si è fatta attendere. Dopo un breve ricovero al Niguarda, Abder è stato preso in fretta e furia e portato di filato al CIE di via Corelli. I compagni hanno provato inutilmente a mettersi in mezzo.

Un corteo spontaneo è partito dal presidio sotto la torre verso la questura di via Fatebenefratelli. Ma per Abder è ormai tardi: quando lo rintracciano al telefono è già oltre il muro. Il presidio davanti alla questura, dopo lunghi momenti di tensione, si scioglie. Marcelo, essendo italo-argentino, ha la doppia nazionalità e può andarsene a casa.

A Milano, come già a Brescia, il governo non fa sconti. Hanno paura, paura che la lotta contro la sanatoria truffa si estenda, paura che nei campi del meridione, nei magazzini del nord, nei cantieri delle grandi opere, nelle fabbriche e nei mercati generali, qualcuno alzi lo sguardo verso una gru, verso una torre e si faccia coraggio. È andata male. A noi tutti il compito di rendere più solide le reti di sostegno intorno a chi lotta.

No DDL Gelmini: Corteo e cariche a Milano e aggiornamenti

Data di trasmissione
Durata 9m 1s
Durata 6m 49s

Nonostante le numerose cariche e la repressione dei carabinieri, il corteo continua a sfilare, compatto, determinato e selvaggio, conquistando il percorso metro dopo metro.

La situazione e' abbastanza concitata, i cordoni della celere sono schierati a bloccare nuovamente il corteo. Continuano le cariche e i fronteggiamenti. Altre cariche stanno avvenendo in piazza del Duomo. Nel secondo aggiornamento il compagno ci racconta che le cariche si sono fermate dopo che la polizia e' stata accerchiata da un altro pezzo di corteo proveniente dalla Bicocca. Il cordone della celere si apre e il corteo riesce a ricompattarsi.

 

Milano a sostegno dei migranti

Data di trasmissione
Durata 8m 14s

Diverse centinaia di persone si sono riunite sotto la Torre ex Carlo Erba, sulla quale da 16 giorni sono asserragliati un gruppo di immigrati, per partecipare ad un corteo di protesta a sostegno della lotta dei migranti contro quella che è stata definita 'una sanatoria truffà. Ad aprire il corteo due striscioni con le scritte 'Regolarizzazione per tutti' e 'Siamo tutti passeggeri del mondo.

Audio con Marcello, uno dei tre migranti sulla torre.

Durata: 8'15''

 

Altre info: http://lombardia.indymedia.org/node/33720

Milano-Malpensa: presidio contro la vendetta dello stato su Mimmo.

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Durata 6m 24s

“Le autorità non hanno seguito le procedure. O meglio: hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”, commenta l'avvocato Pietro Massarotto, presidente del Naga. Il provvedimento di espulsione era stato adottato il 15 novembre e solo ieri, in tarda serata, c'era stata la convalida. “Mi ero dato la giornata di domani come termine per presentare ricorso al Tar e alla corte europea per i diritti umani - aggiunge Massarotto - ma era impossibile farlo in 24 ore”.

Alcuni manifestanti si sono spostati verso Malpensa cercando di impedire la deportazione di Mimmo.

 

 

durata 5'09''

Milano: aggiornamento, dopo la deportazionie di Mimmo

Data di trasmissione

Aggiornamento in diretta dalla torre ex Carlo Erba, dopo la deportazione subita da

"Mimmo".

Mohamed, il ragazzo egiziano che da lunedì si trovava nel Cie di via Corelli di Milano dopo la protesta sotto il consolato egiziano, è stato espulso oggi.

Da questa sera a Brescia partirà un nuovo presidio permanente in via San Faustino: aggiornamenti su Radio Onda d'Urto.

 

 

durata 3'00''