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Verità e giustizia per Ramy e Fares

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Nella notte fra sabato 23 e domenica 24 novembre al termine di un inseguimento da parte dei carabinieri Ramy Elgaml di 19 anni ha perso la vita. Mentre Fares Bouzidi di 22 anni dopo 5 giorni di coma famacologico si trova attualmente ai domiciliari, dopo che era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale ed indagato per concorso in omicidio stradale. L'incidente è avvenuto al termine di una fuga di 8 km a bordo di uno scooter, dopo che i due ragazzi non si sono fermati all'alt dei carabinieri. Il carabiniere alla guida della volante è attualmente indagato per omicidio stradale in concorso, accusa arrivata dopo una notte di tensioni all'interno del quartiere di Corvetto. Proteste che si sono susseguite per i giorni a venire e che hanno visto sabato 30 Novembre una partecipata fiaccolata per le strade del quartiere.

Ne parliamo ascoltando la voce di Elio, un compagno del collettivo Off Topic, che ci permette di descrivere i fatti accaduti e analizzare le reazioni che questi hanno portato. Grazie al suo contributo, inoltre, siamo riusciti a descrivere le politiche istituzionali che hanno trasformato il quartiere di Corvetto a partite da Expo 2015.

Ascoltiamo anche un'ex docente di Ramy che l'ha conosciuto durante i primi due anni delle scuole medie, con la quale parliamo del ruolo della scuola nei quartieri popolari. Inoltre riprendiamo da Radio Onda d'Urto le voci di amici di Ramy e Fares e di abitanti del Corvetto.

 

 

Aggiornamento dal presidio di Milano per Seif

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Due compagne ci aggiornano dal presidio in solidarietà a Seif Besouibat di Milano.

Nel secondo audio è Seif a parlare.

Seif, di cui abbiamo parlato più volte in questi mesi è un rifugiato politico di cittadinanza algerina arrivato in Italia 13 anni fa che lavorava come educatore al liceo Chateaubriand di Roma da cui è stato licenziato per alcuni commenti in una chat privata dove Seif esprimeva la sua rabbia e il suo dolore per il genocidio nella Striscia di Gaza. La linea dura del liceo direttamente collegato all'ambasciata francese ha trovato subito sponda nella repressione portata avanti dallo Stato italiano per cui nei confronti di Seif è stato aperto un procedimento con sospensione e revoca del permesso di soggiorno.

Il 16 maggio poi è stato rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria, dopo 4 giorni e numerose manifestazioni di solidarietà a cui hanno partecipato anche studenti, lavoratori e lavoratrici e genitori del liceo francese, è stato liberato: il giudice della convalida ha sentenziato che non c'erano i presupposti per la detenzione.

Giovedì 3 ottobre a Milano si terrà l'udienza per la revoca dello status di rifugiato a Seif, ne parliamo con Enrica Rigo, della legal Clinic di Roma 3 che con Asgi sta seguendo la vicenda.

Sotto il Tribunale civile di Milano, in Corso Vittoria, a partire dalle 10,30 si terrà un presidio in solidarietà con Seif di cui parliamo con una compagna di Milano per la Palestina.

In memoria di Andrea Piazzi " il tartaro"

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Un altra triste notizia ci ha rincorso per tutta la giornata di ieri: Andrea Piazzi " il tartaro" non è più tra noi, stroncato da un infarto.

Compagno tra i più attivi di Milano , giovane animatore del centro sociale Garibaldi, nelle occasioni delle grandi mobilitazioni antifasciste e contro i vari cicli repressivi dell'agibilità politico-sociale nella metropoli lombarda, lì ci siamo conosciuti e abbiamo cominciato a frequentarci.

Poi la costante partecipazione nella epopea antinucleare in Puglia e Calabria, e  nella risolutiva vincente battaglia post Cernobyl di Montalto di Castro che pose fine al nucleare in Italia dal 1987.

Con Andrea, Nicola  Delussu, Paolo Arado e altri, il sodalizio umano e politico che ci ha trovati ancora nel luglio 2001 a Genova contro il G8 e nelle molteplici iniziative in Val Susa a dare man forte alla sfida NO TAV.

Quella di Andrea una vita difficile. Trascurata a causa dei mutevoli e malsani lavori precari, da cui trovava riparo nella nostra amicizia e nelle sorprese dell'improvvisazione.

Un compagno burbero, generoso e instancabile, uno di quelli su cui ci si poteva contare e di cui avvertivi oltremodo la mancanza ad ogni lascito.

Ora ci lascia sgomenti la sua prematura dipartita. Con Paolo Arado si erano incontrati a Genova questo 20 luglio 2024 per il 23° anniversario di Carlo Giuliani, non c'erano segnali di quanto sarebbe accaduto da lì a poco !

 

Addio caro Andrea,

ti aggiungi alla lunga schiera degli indimenticabili, di cui si mantiene alta la memoria nei conflitti presenti.

La nostra amicizia vive.

Vincenzo

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Da Cobas sanità Milano

Andrea Tartaro ci ha lasciato
Nella notte del 30 luglio ci ha lasciato
Andrea Piazzi, per tutti noi il Tartaro. Lo
conoscevamo da sempre, dalle lotte del
movimento antinucleare in poi, era
sempre in prima fila a manifestare la
sua rabbia contro le ingiustizie sociali e
la repressione, a testimoniare una vita
di antifascismo militante, di
internazionalismo solidale.
Andrea ha attraversato tutti i
movimenti da Comiso a Genova 2001,
fino al suo sostegno ai NO TAV, senza
mai tirarsi indietro, anche quando il suo
fisico non riusciva più a supportarlo.
Per Andrea la vita è stata una battaglia senza sosta anche per sopravvivere a tante difficili stagioni
di precariato già da quando era un giovane dei Centri Sociali.
Lo ha fatto a modo suo, con passione e cocciutaggine, con spigolosità e determinazione. Da Tartaro
per l’appunto. Era così che il suo vocione rimbalzava nelle manifestazioni, incurante della grazia con
cui si esprimeva e della sincronia con gli eventi.
Ha sempre amato gli incontri conviviali, le bevute in compagnia, le discussioni interminabili anche
quando si è fatto travolgere dal fatalismo.
Con Andrea abbiamo condiviso le grandi giornate di lotta del movimento contro la globalizzazione
di Genova 2001 che hanno segnato un’intera generazione, non solo per i livelli repressivi messi in
atto contro chi manifestava ma per la cruda brutalità con cui si è cercato di cancellare le ragioni di
chi manifestava. Non c’è mai stato un 20 luglio in cui Andrea non fosse a Genova per testimoniare
la sua convinzione in quelle idee.
Il nostro ricordo più recente rimane quello delle sue partecipazioni alle manifestazioni NO TAV nelle
quali arrancava ma voleva essere presente perché non voleva rinunciare al suo sogno di ragazzo
ribelle che voleva dare l’assalto al cielo.
Vogliamo ricordarlo nel suo appoggio costante alla lotta di resistenza del popolo Palestinese, come
in precedenza aveva sostenuto la lotta di indipendenza del popolo Basco e prima ancora quella del
popolo Nicaraguense.
Ma prima di tutto Andrea aveva fatto una scelta radicale di essere sempre e comunque un
antifascista militante, difendendola anche fisicamente quando è stato necessario.
Andrea se né andato incazzato con una vita che con lui è stata avara di soddisfazioni e questo non
può che lasciarci grande amarezza, perché perdere un compagno di lotta rimane sempre una
tristezza enorme.
Ciao Andrea, ci mancherai


I compagni del COBAS Sanità di Milano

15/16/17 giugno: Disability pride Milano 2024

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Durata 6m

Torna nelle date di 15, 16 e 17 giugno l’appuntamento con la Terza edizione del Disability Pride Milano 2024 !!

Il PROGRAMMA:

– Sabato 1 giugno dalle ore 11:30 – 12:30
Conferenza stampa del Disability Pride Milano 2024 – Terza Edizione. Appuntamento presso la Biblioteca Chiesa Rossa (Via S. Domenico Savio, 3, 20141 Milano MI) per scoprire in anteprima tutto il programma e i temi dell’evento!
Sarà trasmessa e disponibile la diretta dal canale ufficiale facebook di Disability Pride Milano.
Vi aspettiamo in numeros*


– Sabato 15 giugno: Plenaria a seguire i tre tavoli di discussione.
– Domenica 16 giugno: Corteo e Village in Piazza del Cannone presso Parco Sempione – inizio mobilitazione ore 18:00
– Lunedì 17 giugno: Cascina Torchiera piazzale del cimitero maggiore n°18 – Cena con presentazione di “Ognuno ride a modo suo” con l’autrice Valentina Perniciaro della Fondazione Tetrabondi.

Stay Tuned per maggior informazioni in arrivo sul progetto.

Altri canali sui quali seguire gli aggiornamenti dell’evento:
– Instagram: https://www.instagram.com/disabilitypridemilano/
– Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=61559205407673
(link evento: https://facebook.com/events/450110014268718 )
– Telegram: https://t.me/accessibilitaDPM

Dal Presidio di Milano per Ilaria e la liberazione di Gabriele

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Durata 6m 20s

Al telefono con il presidio per Ilaria Salis a Milano, commentiamo anche la notizia della liberazione di Garbiele, coindagato con Ilaria, che era ai domiciliari da novembre. La Corte D'appello ha sentenziato che non sarà consegnato all'Ungheria. Gabriele era stato infatti arrestato a Milano sotto mandato di arresto europeo partito dall'Ungheria.

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Due commenti sul corteo contro l'inceneritore e qualità dell'aria a Milano

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Durata 48m 1s

Nella trasmissione odierna ospitiamo una corrispondenza dai Castelli Romani per fare il punto sui piani di costruzione dell'inceneritore di Roma.
Nella seconda parte della trasmissione commentiamo la bagarre mediatica che ha tenuto banco sulla carta stampata e non riguardo ai livelli di inquinamento di Milano e della pianura padana.

24 Febbraio, Milano: corteo nazionale per la Palestina

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Durata 8m 1s

Sabato 24 Febbraio ci sarà il corteo nazionale a sostegno della Palestina, abbiamo sentito un compagno palestinese di Milano che ci ha raccontato come sarà strutturata la giornata e quali saranno le componenti del corteo.

Di seguito il comunicato:

 

FERMIAMO IL GENOCIDIO A GAZA E IL COLONIALISMO SIONISTA

SOSTENIAMO LA RESISTENZA DELLE MASSE PALESTINESI

A 2 anni dall’inizio del conflitto Nato-Russia in Ucraina, riilanciamo la mobilitazione contro le guerre imperialiste e la corsa al militarismo a scala mondiale.

Costruiamo l’opposizione di classe al governo Meloni e alle sue politiche antioperaie e guerrafondaie.

VENERDI 23 FEBBRAIO SCIOPERO NAZIONALE

SABATO 24 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO

Da oltre 3 mesi prosegue senza sosta la mattanza nella Striscia di Gaza condotta da Israele col sostegno del “democratico” occidente: oltre 25 mila morti palestinesi, in larga maggioranza bambini, donne e anziani.

Intere città letteralmente rase al suolo; scuole, ospedali e luoghi di culto bombardati senza pietà; centinaia di giornalisti ed operatori sanitari uccisi: questo il “messaggio di civiltà” lanciato dal sionismo e dal macellaio Netanyahu in tutto il mondo.

A dispetto della propaganda dei media asserviti, in queste settimane le immagini strazianti del genocidio a Gaza hanno destato le coscienze di milioni di lavoratori, delle masse povere, che ai quattro angoli della terra si sono mobilitati e sono scesi in piazza per chiedere un immediato cessate il fuoco e la fine della pulizia etnica antipalestinese, degli arresti indiscriminati e delle violenze dei coloni tuttora in corso anche in Cisgiordania.

Questa mobilitazione di massa, unita alla tenace ed eroica resistenza in atto nei territori occupati, sta determinando una crisi politica sempre più evidente del campo israeliano nel quale la crisi economica accentua i contrasti sociali, da un lato lontano da un immediato successo militare, dall’altro screditato sia sul piano interno a seguito della mancata liberazione degli ostaggi, sia sul piano internazionale, al punto di trovarsi imputato per genocidio di fronte alla stessa Corte internazionale di giustizia dell’Aia.

In Italia, oltre alle manifestazioni, lo scorso 17 novembre il SI Cobas ha indetto uno sciopero nazionale in tutto il settore privato, affinché i lavoratori prendessero la parola e ponessero con forza la necessità di un iniziativa di classe e internazionalista a sostegno delle masse oppresse palestinesi e contro il bellicismo imperialista in atto su scala mondiale, a cui è seguita il giorno successivo una partecipatissima manifestazione a Bologna in sostegno della resistenza palestinese: un’iniziativa legata a doppio filo con lo spirito e con i contenuti, anticapitalisti e internazionalisti, che abbiamo messo in piazza lo scorso 21 ottobre fuori alla base militare di Ghedi.

Lo scorso 10 dicembre a Bologna si è svolta un assemblea pubblica nazionale, la quale, grazie anche alla spinta e alla determinazione dei giovani palestinesi, ha ribadito la necessità di dare continuità a questo percorso di lotta e di mobilitazione, e ha assunto l’impegno di lavorare alla costruzione di un nuovo sciopero contro il genocidio sionista, auspicando la convergenza più ampia possibile delle forze sul piano sindacale e politico del movimento.

Nelle scorse settimane i GPI e alcune reti e comitati di palestinesi in Italia hanno lavorato in questa direzione, promuovendo vari incontri sul tema e chiedendo alle realtà del sindacalismo di base di indire una giornata di sciopero per il prossimo 23 febbraio e una manifestazione nazionale per il giorno successivo a Milano: una richiesta che il nostro sindacato ha immediatamente fatto propria, e sulla quale auspichiamo che a breve si registrerà l’adesione di altri settori del sindacalismo di base.

La data del 24 febbraio assume altresì una valenza simbolica particolare, poiché coincide col secondo anniversario della guerra aperta in tra Nato e Russia sul suolo ucraino (in realtà in corso già da un decennio “a bassa intensità” sui territori del Donbass), che ad oggi ha lasciato sul campo centinaia di migliaia di morti da ambo le parti: la necessità di ribadire l’opposizione di classe a tutte le guerre e a tutti gli schieramenti imperialisti sta spingendo anche sul piano internazionale (attraverso un lavoro di collegamento proposto dal SI Cobas e dalla TIR) molte organizzazioni sindacali, sociali e politiche (dall’Argentina alla Germania) a indire per quella giornata mobilitazioni nei rispettivi paesi.

Una risposta di classe organizzata e coordinata a livello internazionale contro la carneficina in corso a Gaza, contro il colonialismo sionista e più in generale contro le guerre delle grandi potenze imperialiste in una fase di crisi generale del capitalismo, diviene ogni giorno più evidente e più stringente.

Per questo, nel recepire l’appello del giovani palestinesi e di gran parte delle comunità arabe in Italia, il SI Cobas assume l’impegno a indire una giornata di sciopero nazionale per venerdì 23 febbraio, e a costruire una manifestazione nazionale nella città di Milano nel quadro di una iniziativa internazionale che vede coinvolte piu forze politiche (in una trentina di paesi) in questa giornata per sabato 24 febbraio.

Al fianco delle masse oppresse Palestinesi, contro il colonialismo sionista d’Israele.

Contro tutte le guerre imperialiste.

SI Cobas nazionale

Riflessioni sull'Antifascismo verso il corteo di Milano

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In un primo audio, proviamo a ragionare con una compagna di Milano sulle derive autoritarie dei governi in Europa. In particolare, a partire dai fatti di Budapest che hanno coinvolto compagni e compagne, proviamo a declinare un contesto discriminatorio generale e sistemico.

 

Nella seconda parte, diamo spazio a riflessioni sulla base di quanto detto prima. In particolare, abbiamo parlato di repressione governativa, individuazione politica del nemico interno ed oggettivo, e delle politiche securitarie nei confronti delle lotte nei territori.

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