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Reggae

Fondamentale#7

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Fondamentale nasce dall’esigenza di comunicare e condividere messaggi di lotta, indignazione, rabbia e amore. Utilizzando come principale veicolo
la musica sviluppatasi nei centri sociali durante il movimento delle posse, plasmatasi nelle trame di un tessuto sociopolitico divisivo, crudele, clientelare ed ancora troppo attuale.

Musica specchio delle paure e delle speranze di intere generazioni che si sostanzia in una presa di coscienza collettiva necessaria per vincere le sfide quotidiane della vita e le grandi battaglie del nostro tempo.

Il venerdì alle 20:30

Call this Dub

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Trentaduesima puntata, della Stagione 24/25, di Militant Dub Area ssul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Un'altra volta in tre, con la compagnia di Bob (outta Skankin Tree), abbiamo proposto una puntata nella quale, durante la prima ora, ci siamo concentrati sull'informazione e le testimonianze provenienti da Gaza per continuare a denunciare il genocidio che porta avanti lo Stato sionista d'Israle contro il popolo palestinese. Sempre nella prima metà, abbiamo anche commentato alcune notizie su casi di abusi in divisa da parte della polizia a Genova e di repressione istituzionale contro manifestanti antimilitaristi in Sardegna. Poi, il nostro caro Bob ci ha riferito alcune notizie che parlanno di sport ma anche di politica e solidarietà internazionalista attraverso lo sport popolare.

Nella seconda parte della puntata, Barabbas, prima delle sue selections di chiusura, ci ha presentato alcune nuove produzioni inna dubplate style di Alfredo Youthman, aka King Tomato.

Buon ascolto!

 

La Playlist:


Wareika Hill Sounds - I & I Know Bunny
Augustus Pablo - Silent Satta
Roman Stewart - Rice and Peas
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Carlman Scott - Devil in the city
Sah Hugh - Devil man skank
Barrington Levy - A Yah We Deh
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Lion Youth - Rat a cut bottle
Dennis Brown - Revolution
Cornel Campbell - I'm the General

King Tomato - Call this sound
King Tomato - Comma Comma
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Initty Salgado - Antifa warriors
Danman - Chant down Babylon Kingdom
Kanka - Dub salute
Dubzoic feat. Mannaroman - Bun out vampire
Danny Red - It's not a crime
Ago riddim dubplate

Dub for Palestine

Data di trasmissione

Trentunesima puntata, della Stagione 24/25, di Militant Dub Area ssul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Un'altra volta con la ciurma al ridotto, Samer e Barabbas ci hanno proposto una puntata con tanto di informazione nostrana e del mondo durante la prima ora. In questa opportunità abbiamo parlato di abusi in divisa in Italia, gay pride e priot antisionista a Roma, e delirio sionista da parte dello Stato d'Israele, fatto di pinkwashing ma anche di repressione contra la Freedom flotilla e bombardamenti "preventivi" contro l'Iran. 

Durante la seconda mettà abbiamo presentato alcune tracce di Trodding on Jah road, un Lp risultato dalla collaborazione tra il cantante francese Junior Roy e la band Dub Shepherds. Di seguito abbiamo commentato la serata Dub for Palestine, con la partecipazione di Lion's Way Sound System e Dubass Sound System ospitando a Ghetto Pawa, Freddie Stork feat Amparito, Linea di Massa e Radio Torre al LOA Acrobax il 13 giugno. Certo che poi non sono mancate le selections del nostro Barabbas che ci hanno accompagnato fino alla fine della puntata.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

Jackie Mitoo - Jump for joy
The Skatalites - Coconut rock
Ken Boothe - You're no good
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Big Youth - All nations bow
Brigadier Jerry - Conscious time
Jacob Miller - Too much commercialization of Rastafari
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Junior Roy - Trodding on Jah road
Junior Roy - Problems
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Horace Andy - Do you love my music
Aba Ariginal - Fidel Castro
Mikey General - Chariots & horses
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Rod Taylor - Mr. money man
Ranking Joe - Jah children
Errol Bellott - Militant Souljah
King Stanley - Rumours
Kibir La Amlak ft. I Jah Salomon - Born for a purpose
Jah Version - Credentials
Ranking Joe - No chemical food

Third Dub

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Trentesima puntata, della Stagione 24/25, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Ancora in tre nello studio di Via dei Volsci, Samer e Barabbas hanno proposto una puntata nella quale, durante la prima ora, abbiamo commentato alcune notizie di eventi di solidarietà con il popolo palestinese e ricordato alcune ricorrenze, come l'anniversario della scomparsa di Valerio Verbano, insieme al nostro bredda Bob (outta Skankin Tree Sound System).

Nella seconda metà, come di solito, abbiamo presentato una nuova tune produzione di Michael Exodus. In questo caso si tratta di Third eye, un featuring con Rob Symeonn

Buon ascolto!

 

La Playlist:

The Officinalis - Winter in Napoli
Marcia Griffith - Feel like jumping
The Mayttals - School days
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Twinkle Brothers - Jah Jah gonna get you
Lloyd Parks  - Slaving
Vin Gordon - Hit Maker (Sentry Horn version)
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Wayne Wonder & Cutty Ranks - Lampada
General Levy - Professional ganja smoker
Ranking Joe - I love Jah
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Michael Exodus feat. Rob Symeonn - Third eye

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Jobba & Neurologici - Voice of the People
Vivian Jones - Leonard Orwell
Keety Roots - Reparations
Rootsy Rebel - Up you mighty race
Galas - Mass media
Galas - Me no want no newspaper
Highet Meditation - King of glory
Uk Principal - Mistry Babylon
Kandee feat. Jahzz - Skavana
Mark Iration & Kanka - We no want dem 

"Nah go put me inna box!”

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Durata

Questa puntata di More Fire ci porta in un viaggio musicale che attraversa epoche e sottogeneri del reggae: dallo ska e rocksteady delle origini fino alle contaminazioni moderne con hip hop, dub, elettronica e soul.
Una miscela bilanciata tra classici, rarità e nuove vibrazioni, per esplorare il genere senza restare ancorati al passato, e sempre con uno sguardo rivolto al messaggio.

Si parte con tre pilastri delle produzioni Studio One: la scanzonata militanza di "Freedom Fighter" di Eddie Fitzroy e il groove immortale di "Bobby Babylon" di Freddie McGregor, sono seguite dalla ipnotica denuncia sociale  di "Skylargin", sospesa nella voce unica ed eterea di Horace "Sleepy" Andy.

Il rocksteady consapevole entra in scaletta con due capolavori: "Man Next Door" dei Paragons – diventata celebre anche grazie alla versione dei Massive Attack – e l’enfatica "Fu Man Chu" del primo hit maker dell'isola caraibica Desmond Dekker.
A questo punto, l’amore per il genere viene dichiarato senza mezze misure sul roots serrato di "I Love the Reggae" dei Gaylads:

“Every time I hear the sound
It lifts me up when I am down.”

La seconda parte della puntata si apre con alcune gemme nascoste, principalmente di produzione recente come il rare groove psichedelico di "People (Who Killed People)" di G.T. Moore & the Reggae Guitars, diretto anche nelle liriche.
Seguono il suono vintage e incisivo di "Bang Bang" nella versione dei Tomorrow Children e "Admiration" dei Frightnrs, fino ad arrivare al soul malinconico di "Sunk In The Mist" di Jr. Thomas & The Volcanos, che chiude questa sezione con atmosfere rarefatte.

Le contaminazioni moderne prendono il controllo nell’ultima parte della scaletta. Si comincia con Protoje – ambassador del nuovo reggae – e la sua "Big 45", un inno new roots alla tradizionale sound system culture dal beat attuale e ormai caratteristico di King Diggy.
Segue KA$E, meno noto ma di grande impatto, con l'incalzante "What’s The Word", digital roots ipnotico realizzato con la Green Lion Crew.

A tenere accesa la vibrazione ci pensano i francesi L’Entourloop, maestri di beat e in questo caso di "feat" con Ras Demo in "Weh U Come From" e Kabaka Pyramid in "Rock Mi Nice".
Da qui parte una staffetta Francia-Giamaica-Inghilterra che prosegue con Taiwan MC (Gunshot Again), Original Koffee (Koffee) e Little Simz (Young), a rappresentare l’urban reggae più fresco e ricco di flow..

Chiudiamo in vivacità esplosiva con due tracce fuori dagli schemi: il mashup folle di "Love Shack" dei B-52’s in versione Kingston Sound System, e il gipsy reggae carico di energia di "Box" di Shanti Powa feat. Herbert Pixner.

Them nah go put me inna box!