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Assemblea dei lavoratori a Fiumicino

Data di trasmissione
Durata 5m 8s

Assemblea questa mattina a Fiumicino di lavoratori e lavoratrici di Alitalia per discutere del futuro dell'ex compagnia di bandiera. Antonio Amoroso, della CUB trasporti, ci racconta i timori di chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro

Alitalia: piano industriale da 4.000 esuberi del governo

Data di trasmissione
Durata 17m 28s

Prende forma il piano per l’ennesimo rilancio di Alitalia: inizialmente la flotta sarà più piccola, con 7 aerei, ma poi potrà tornare a crescere, fino ad arrivare ad oltre 100 velivoli nel 2023 quando il traffico tornerà normale. La partenza in sordina ha messo però subito in allerta lavoratori e sindacati che esprimono il loro dissenso e chiedono garanzie per l’occupazione, in particolare sulla cifra di 4mila esuberi circolata in queste ore. I ministri Patuanelli e De Micheli smentiscono ma il piano presentato non dà alcuna certezza.

Ne parliamo con Antonio, lavoratore Alitalia e sindacalista della CUB Trasporti

 

Alitalia: quali insidie dietro la "nazionalizzazione"

Data di trasmissione
Durata 22m 40s

La prevista nazionalizzazione di Alitalia continua a nascondere insidie e zone oscure. La ministra De Micheli annuncia un rallentamento nella creazione della newco per colpa del coronavirus, dietro le quinte diversi mal di pancia interni alla maggioranza con il M5S che spinge per l'acquisizione e il PD che prende tempo. Quale futuro per i lavoratori in questo contesto?

Ne parliamo con Antonio Amoroso, lavoratore Alitalia e sindacalista CUB Trasporti

Alitalia: il miraggio della nazionalizzazione e la situazione di lavoratori/lavoratrici

Data di trasmissione
Durata 18m 8s

Il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli ha dichiarato, nei giorni scorsi, l'inevitabilità della nazionalizzazione di Alitalia. Nessuna specificazione su tempi, modalità ed esuberi. Intanto procede la prcedura di gara per la vendita della compagnia, con nuove proposte di acquirenti. Nel frattempo, più della metà dell'organico è in cassa integrazione e il futuro appare quanto mai incerto.

 

Ne parliamo con Daniele, operaio manutenzione di Alitalia e sindacalista CUB Trasporti.

A che punto è la vertenza Alitalia

Data di trasmissione
Durata 1h 11m 1s

Con un compagno dell'Alitalia ricostruiamo la storia di questa vertenza. Il ruolo avuto dai governi e quello dei capitali privati a cominciare dalla famiglia Benetton. Le aspettative dei lavoratori per il rilancio della compagnia attraverso l'ingresso di capitali pubblici.

Alitalia: nuovo sciopero del comparto aereo il 19 Gennaio

Data di trasmissione
Durata 21m 51s

Corrispondenza con un compagno della CUB Trasporti che ci illustra le ragioni ello sciopero Alitalia del 19 Gennaio e i retroscena della vendita della compagnia di bandiera ai privati.

 

Il comunicato di convocazione dello sciopero:

 

CALENDA CONTINUA AD ERUTTARE VELENO: IL MINISTRO NON HA DIGERITO IL VOTO DEI LAVORATORI ALITALIA AL REFERENDUM DEL 24.4.2017.
UN MINISTRO DALLA PARTE SBAGLIATA! A FIANCO DI CHI HA SACCHEGGIATO ALITALIA E CHE VUOLE VENDERLA E SMEMBRARLA

 Ecco un’altra buona ragione per i lavoratori AZ di partecipare allo:


SCIOPERO VENERDÌ 19 GENNAIO 2018 – 24 H DELL’INTERO COMPARTO AEREO-AEROPORTUALE-INDOTTO


Sono deplorevoli le continue esternazioni di Calenda contro i lavoratori Alitalia: è paradossale che un Ministro finga di non capire le ragioni e le valutazioni di migliaia di lavoratori/cittadini che, democraticamente (...votando!), hanno smascherato e respinto la stangata che Governo e le altre OO.SS avevano preparato con l’accordo del 14 aprile 2017 al Mise, in merito al futuro della ex-Compagnia di Bandiera italiana.
Se non fossero indegne certe affermazioni di Calenda, sarebbero risibili: i lavoratori non hanno respinto un piano di rilancio di Alitalia ma l’ennesimo saccheggio della categoria e del nostro Paese.

450 MLN DI EXTRACOSTI: SACCHEGGIATI I LAVORATORI E L’INTERO PAESE
Quanto è emerso sui circa 450 mln l’anno di extracosti che hanno schiantato Alitalia ha portato alla luce le RAZZIE E GLI ERRORI COMPIUTI NELLA GESTIONE DELLA EX-COMPAGNIA DI BANDIERA ITALIANA, DALL’AVVIO DELLA PRIVATIZZAZIONE: continuare ad ignorare tutto questo è iresponsabile e manifesta la complicità delle istituzioni!

CALENDA: I SUOI COMPITI E LE SUE RESPONSABILITÀ
Invece di attaccare la categoria, il Ministro Calenda si dovrebbe spendere per capire come sia stato possibile che le altre OO.SS. abbiano firmato l’intesa sui licenziamenti e sui tagli mentre la stessa compagnia dichiarava significativi extracosti (...tutti meno l’extracosto sul carburante che è rimasto ben nascosto anche in quell’occasione!), al netto dei quali il conto economico Alitalia sarebbe stato in attivo.
Invece di tentare di ridicolizzare la legittima e democratica espressione di voto dei lavoratori, il Ministro Calenda (...nominato in un Governo che si è costituito senza alcuna consultazione!) dovrebbe spiegare come abbia potuto ritenere il Piano AZ, bocciato dai lavoratori, un vero progetto industriale, nonostante il parere contrario degli esperti e l’evidente “emorragia” determinata dai suddetti extracosti.

IL MINISTRO CALENDA HA LA MISSIONE DI LIQUIDARE L’ALITALIA
Evidentemente Calenda, ieri come oggi, pretende solo di portare a termine lo smantellamento dell’Alitalia, regalando il ricco mercato del trasporto aereo italiano ai Paesi concorrenti. Il suo ridicolo attacco ai lavoratori è sferrato solo per tentare di convincere l’opinione pubblica che la colpa del fallimento di Cai e di Sai sia dei lavoratori, provando ad assolvere le fallimentari gestioni che si sono succedute, con il plauso dei Governi che si sono avvicendati (...compresi i 2 a cui ha partecipato a pieno titolo da Ministro nell’Esecutivo Renzi e Gentiloni!).
Certo è che non passerà sotto silenzio la responsabilità di Calenda di aver sponsorizzato la definizione di un Bando di vendita e smembramento di Alitalia che i Commissari stanno attuando, a partire dalla cancellazione del settore informatico e dalla imminente esternalizzazione delle attività amministrative, nonchè dalla sospensione in Cigs nella Compagnia di Bandiera dapprima di 1400 lavoratori f.t.e. fino a ottobre 2017, divenuti poi 1600 dipendenti f.t.e. fino ad aprile 2018 (..un taglio sottoscritto dagli altri sindacati che hanno tradito il voto referendario) e senza dimenticare le centinaia di precari lasciati a casa dopo 60 mesi di servizio (…altro accordo della miseria!) e che devono tornare a lavorare.

I LAVORATORI NON RESTERANNO IN SILENZIO. FERMIAMOLI!

Trasporto aereo: da Ryanair ad Alitalia il denominatore è lo sfruttamento

Data di trasmissione
Durata 30m 25s

Corrispondenza con un compagno della CUB Trasporti per parlare dello sciopero di domani, venerdi' 15 dicembre, dei lavoratori Alitalia, Ryanair, Lufthansa, Enav e personale di terra. La mobilitazione chiede maggiori tutele e diritti per i lavoratori, in particolare coloro che lavorano a terra all'interno di cooperative o in nero. La mobilitazione è venuta alla ribalta delle cronache nazionali nella giornata di ieri a causa della lettera inviata dal capo del personale di Ryanair ai suoi dipendenti, in cui si minacciano ritorsioni in caso di partecipazione allo sciopero.

Nella corrispondenza si arla anche della situazione generale del comparto aereo, della vertenza Alitalia e dell'ipocrisia del Governo che prima condanna i lavoratori di Alitalia per le proprie mobilitazioni e poi si "straccia le vesti" per la lesione del diritto di sciopero da parte di Ryanair