concerti

Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo in quarantena

Data di trasmissione
Durata 1h 17m 1s

Fermi e ferme da marzo, per alcuni il bonus da 600 euro non è arrivato e i contratti, per lo più a chiamata, scaduti.
Non solo attori, musicisti e artisti ma anche una vasta categoria di tecnici, assistenti, costumisti, operatori e maestranze, macchinisti, elettricisti i cosiddetti lavoratori e lavoratrici dello spettacolo.

Migliaia di lavoratori e lavoratrici fermi in tutta Roma, circa 340mila in tutta Italia secondo la Fondazione Centro Studi Doc, che per il mondo dello spettacolo ha stimato una perdita di 8 miliardi di euro in un solo mese di fermo.
Un mondo frammentato dal punto di vista delle tipologie contrattuali, fatto in prevalenza di intermittenti, di lavori ‘a chiamata’ (spesso una settimana per l'altra, se non un giorno per l'altro) con retribuzioni discontinue.

I contratti temporanei (a tempo determinato, a progetto e a collaborazione) interessano infatti l’80% dei lavoratori, il 10% ha un contratto stagionale e solo il restante 10% ha una posizione stabile a tempo indeterminato.

Alcuni lavorano attraverso cooperative, altri ancora vengono costretti ad aprire partita IVA (che mascherano un lavoro subordinato e tolgono ulteriormente diritti e protezioni). L’emergenza Coronavirus e il lockdown che ne è seguito oltre a mettere più a nudo la precarietà e la ricattabilità su cui da sempre si fonda il settore hanno cancellato quasi subito le loro attività lasciandoli senza alcuna forma di sostegno.

Presidio a Reggio Calabria per il processo per la morte di Matteo Armellini

Data di trasmissione
Durata 26m 1s
Matteo Armellini muore il 5 marzo 2012 durante la costruzione del palco dove doveva esibirsi Laura Pausini a Reggio Calabria. Stamani udienza del processo al Tribunale di Reggio Calabria.

Una corrispondenza dal presidio davanti al tribunale con un lavoratore e con Paola, la madre di Matteo