Revisionismo e commemorazioni
Con Giovanni dell'Associazione Storie in Movimento rivista Zapruder un contributo sul revisionismo da destra che si sta affermando e sta diventando storiografia.
Con Giovanni dell'Associazione Storie in Movimento rivista Zapruder un contributo sul revisionismo da destra che si sta affermando e sta diventando storiografia.
Nuova stagione per Le dita nella presa, ripartiamo con un nuovo ciclo sull'attendibilità dell'informazione in rete.
In particolare in questa puntata parliamo di Wikipedia con un membro del collettivo Nicoletta Bourbaki. Vediamo insieme i limiti dell'"enciclopedia libera", seguendo il metodo di indagine storiografica che il collettivo utilizza, e diamo alcuni esempi dei metodi che i revisionisti usano per presentare una lettura distorta della storia su Wikipedia.
In conclusione alcuni aggiornamenti tecnici:
Ci occupiamo con Gavino, storico della Resistenza, dell'ultima novità editoriale di Giampaolo Pansa: "Eia Eia Alalà. Controstoria del fascismo"(Rizzoli, Milano 2014).
Pansa, ormai alfiere e senatore del revisionismo storico sulla Resistenza, si occupa in questo pseudo-romanzo dalle tinte autobiografiche della storia dell'Italia contemporanea: i fatti narrati partono dalla Grande Guerra (in cui, come ci spiega Gavino, c'è un uso strumentale e falso di Caporetto) per arrivare alle soglie della marcia fascista su Roma, cercando di giustificare e salvare storicamente lo squadrismo nero. Di "squadrismo riabilitato" ha scritto Valerio Evangelisti nella sua recensione al libro (che potete leggere qui: http://www.carmillaonline.com/2015/01/30/lo-squadrismo-riabilitato/. Evangelisti ha anche stroncato le aspirazioni letterarie di Pansa.
L'uso strumentale di alcune vicende del cosiddetto biennio rosso sono rivendicate dal giornalista di "Libero" come un racconto "neutrale" delle vicende che attraversarono l'Italia in quel particolare e complesso periodo storico (si veda l'intervista di Pansa rilasciata a "Il Giornale" in occasione dell'uscita del libro: http://www.ilgiornale.it/news/cultura/vi-racconto-quellitalia-cui-tutti-o-quasi-gridavano-eia-eia-1052359.html).
Con Gavino si cerca anche di analizzare il proliferare delle tesi revisioniste che ormai hanno fatto scuola nei mass media e talvolta nelle aule universitarie.
Per una puntuale critica a Pansa si legga anche "E' tornato" dal militant-blog.org: http://www.militant-blog.org/?p=1087.
Inizierà il 1 aprile il processo nei confronti dei tre ragazzi accusati di aver imbrattato il mausoleo di Affile dedicato a Graziani. Un atto di lesa maestà che merita di essere giudicato e forse punito, dunque, per la procura di Tivoli, che nel frattempo non sembra dar molto seguito alle denunce nei confronti del sindaco di Affile. Chi era dunque Graziani? ne ripercorriamo le gesta con lo storico Davide Conti.
Sabato pomeriggio la locale sezione dell’Anpi di Como e l’Istituto di Storia contemporanea “Pier Amato Perretta” avevano organizzato un incontro pubblico con la storica Alessandra Kersevan all’interno della sala delle conferenze della Circoscrizione 1. L’incontro mirava a ricordare che “Tra il 1941 e l’8 settembre del 1943, il regime fascista e l’esercito italiano misero in atto un sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme. Il sindaco del PD di Como su pressioni di Militia ha impedito l'uso delle sale del comune.
ag