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In ricordo di Davide Dax: verso la mobilitazione

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Durata 11m 38s

Corrispondenza con un compagno di Milano per l'anniversario della morte di Davide Dax Cesare il 16 marzo di venti anni fa. I collettivi antagonisti hanno organizzato quattro giornate di mobilitazione. Venerdì 17 marzo è stata organizzata un'assemblea antifascista internazionale; sabato 18 marzo alle 14.30 è stato chiamato un corteo nazionale con concentramento a piazzale Loreto; domenica 19 marzo una giornata di sport nazionale al Parco Lambro.

16 marzo a 20 anni dall'uccisione di Rachel Corrie e Dax

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Il 16 marzo ricorre l'anniversario dell'uccisione dell'attivista dell'ISM, Rachel Corrie uccisa da un bulldozer israeliano mentre cercava di impedire la demolizione di case palestinesi a Gaza.

Con una compagna di Roma sud raccontiamo l'iniziativa che ci sarà domani a Largo sette chiese in suo ricordo e di quello di Dax ammazzato lo stesso giorno ma in Italia da mano fascista.

 

𝗣𝗥𝗢𝗚𝗥𝗔𝗠𝗠𝗔 Dalle 17.00 in piazza con: ● Live Set | Djing e Percussioni di musica dalle sonorità mediorientali ● Danze Tradizionali Palestinesi | DABKA ● Aperitivo Palestinese Benefit ● Poesie, Interventi, Racconti su Rachel Corrie ● Collegamento da Milano per aggiornamenti e racconti nel ventennale di Davide Cesare DAX ● Serigrafia di Strada e Art Attack ● Mostra su Rachel Corrie
Portiamo un Fiore da piantare nell’aiuola! Seminiamo Memoria, Coltiviamo Libertà

Giovedi 16 marzo corteo a San Basilio

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Durata 25m 48s
Con una compagna dei Blocchi precari metropolitani parliamo del corteo cittadino di giovedi a San Basilio
 
La povertà sotto attacco: organizziamoci nei quartieri, scendiamo in piazza!
Giovedì 16 marzo ore 17 corteo cittadino a #SanBasilio
Sgomberi, sfratti, riduzione delle tutele sociali e sanitarie, tagli al reddito di cittadinanza, precarietà e disoccupazione. Queste le armi di un attacco feroce ai più poveri e ad un ceto sociale impoverito a causa di una crisi economica che dura da troppo tempo. Per non parlare dei notevoli sforzi per finanziare la guerra in Ucraina a danno delle risorse necessarie a fini sociali. Questa guerra va fermata!
Gli interventi di cosiddetto ripristino della legalità, e di uscita dal degrado, sono in realtà solo operazioni mediatiche che però fanno “danni collaterali” notevoli, per usare il gergo di chi li fa. Famiglie in strada a causa di sfratti e sgomberi, tendopoli di senza fissa dimora tirate in aria, azioni di forza contro povera gente colpevole solo di non farcela a pagare i cari affitti romani e di risolvere in qualche modo la propria situazione. Con questo non intendiamo assolutamente difendere la compravendita negli alloggi popolari, ma sicuramente stiamo dalla parte di chi con ogni mezzo necessario assicura un tetto sulla testa alle proprie figlie e ai propri figli. Per questo quartieri come San Basilio possono e devono essere simbolo di lotta e resistenza.
Ripartiamo da qui. Con decisione rilanciamo la lotta in difesa del diritto alla casa e al reddito, alla salute in un momento difficile, dove il governo Meloni si appresta a ridurre, se non eliminare, il reddito di cittadinanza e non ha stanziato un euro per nuova edilizia residenziale pubblica, anzi ha tagliato qualunque strumento di tutela per gli inquilini in difficoltà. Dobbiamo agire subito perché non abbiamo tempo da perdere, la nostra vita non può diventare sopravvivenza e soprattutto gli strumenti locali risultano inadeguati e decisamente scarsi.
Dobbiamo batterci prima di tutto per una sanatoria definitiva, senza limiti né sanzioni, di chi ha occupato per necessità e per il riconoscimento della residenza nello spazio dove abita. Il Piano Casa che il Comune di Roma si appresta a varare deve cancellare qualsiasi iniziativa di ordine pubblico nella gestione del tema abitativo e avviare un processo capace di affrontare strutturalmente tutti gli aspetti dell'emergenza abitativa capitolina. Nello stesso tempo bisogna premere sulla Regione Lazio e la sua nuova giunta affinché svolga il ruolo che gli compete senza pulsioni securitarie. È chiaro che la partita maggiore la si gioca con il governo e con il suo ministro alle infrastrutture Salvini perché lo abbiamo sentito vagheggiare un ipotetico piano casa che ancora non abbiamo visto. Riteniamo necessario non consentire scappatoie di sorta perché in gioco tra case che non ci sono e reddito a perdere c'è la nostra esistenza quotidiana.
Da San Basilio verso i palazzi del potere. Questo il messaggio che deve partire il 16 marzo e deve arrivare in Prefettura e al governo, al questore e al governatore Rocca, al sindaco Gualtieri e al ministro Salvini. Gli sgomberi si devono fermare e si devono trovare gli strumenti di confronto necessari, scegliere la guerra mascherandola come lotta alla criminalità e al degrado, troverà la nostra decisa resistenza e con ogni mezzo necessario ci muoveremo per impedire che nuove persone vengano messe in strada. Allo stesso modo ci mobiliteremo in difesa di chi sta perdendo il reddito di cittadinanza o lo ha già perso.
Organizziamoci nei quartieri, scendiamo in piazza: giovedì 16 marzo, ore 17, via Fiuminata.
Fabrizio Vive| San Basilio resiste

Ora e sempre scuola antifascista

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Iniziamo la trasmissione con una corrispondenza con un compagno del Collettivo autonomo del Mamiani per raccontare dell'assemblea d'istituto che si è svolta ieri nella scuola di Prati sul 41 bis e in solidarietà con Alfredo Cospito: lo studente riferisce i tanti ostacoli frapposti dalla dirigenza per l'organizzazione dell'iniziativa, gli attacchi politici e mediatici legati alla presenza di una delle legali di Alfredo Cospito e l'ampia partecipazione degli e delle studenti.

Passiamo poi con una compagna di Non una di meno Roma e dei Clap Scuola alle iniziative verso lo sciopero dell'8 marzo che coinvolgono i settori della formazione.

Infine, sentiamo una compagna di Priorità alla scuola di Firenze in vista della manifestazione nazionale antifascista che si svolgerà nel capoluogo toscano sabato 4 marzo a seguito dell'aggressione fascista di alcuni studenti del Liceo Michelangiolo e delle affermazioni del ministro Valditara sulla circolare della preside del Liceo Leonardo Da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, che richiamava alla vigilanza antifascista.

28 Febbraio: A Don Bosco per ricordare Roberto Scialabba

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Oggi, Martedì 28 febbraio, come tutti gli anni dal 1978, le compagne i compagni ricordano Roberto Scialabba, assassinato dai fascisti dei NAR in Piazza Don Bosco, con un corteo che parte alle 17 proprio da quella piazza.

"Sono passate le undici di sera quando i fascisti si dirigono verso il palazzo occupato di Cinecittà. A Valerio Fioravanti è giunta la voce che da lì sono partiti gli autori dell’azione di Acca Larentia. Non sanno che l’edificio è stato sgomberato dalla polizia. Non si danno per vinti. Dirottano verso la vicina piazza San Giovanni Bosco. Su una panchina, nei giardinetti, c’è Roberto. Con il fratello e un amico. In un luogo di rossi. Con il look del rosso. Sbucano dai cespugli con il volto scoperto. Sparano i Fioravanti, spara Anselmi. Roberto cade a terra, ferito al torace. Giusva si mette a cavalcioni su di lui. Due colpi a bruciapelo alla nuca per finirlo. Rimane ferito anche il fratello Nicola, che riesce però a fuggire."

da larossaprimavera.org

La scuola è antifascista

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Oggi, 21 febbraio 2023, si svolge a Firenze la manifestazione Fuori i fascisti dalle scuole chiamata dal collettivo Studenti Uniti Michelangelo del liceo fiorentino dopo l'aggressione fascista di alcuni esponenti di Azione studentesca ai danni di studenti all'ingresso di scuola.

Ne parliamo con una studente del collettivo del Michelangelo e, in secondo momento, ci colleghiamo con la piazza attraverso la corrispondenza con un'insegnante in forza all'Istituto Storico della Resistenza di Firenze.

All'inizio della trasmissione promuoviamo il primo di un ciclo di incontri di autoformazione organizzati da Clap, dal titolo L'educazione come pratica di libertà, a partire dalla trilogia di bell hooks - Insegnare a trasgredire, Insegnare comunità e Insegnare pensiero critico - che si svolgerà venerdì 24 febbraio, ore 18, presso il Loa Acrobax.

Più rosso d'amor, storia di Valerio Verbano a Casale alba due

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Durata 3m 50s
"Valerio era un loro nemico giurato, stava raccogliendo un dossier sui fascisti del quartiere, chissà? Ma da quel giorno viviamo con uno scopo, scoprire la verità su nostro figlio. Dare un nome ai tre assassini che ce lo hanno ucciso davanti agli occhi. Se la sua morte rimarrà un mistero, mio figlio sarebbe ucciso per la seconda volta." Queste parole di Sardo Verbano, padre di Valerio, riecheggiano ancora nelle nostre coscienze e ci dicono quanto sia importante ricordare. Ricordare chi era Valerio, un compagno che voleva documentare e denunciare il fascismo di allora, che è lo stesso fascismo di oggi. Ed è stato ucciso proprio da quei fascisti che girano per strada tutt'ora, perché i fascisti di ieri sono gli stessi di oggi. Proprio in vista del corteo del 22 febbraio per ricordare Valerio e la lotta contro ogni forma di fascismo, noi del Casale Alba 2 abbiamo deciso di ricostruire la sua storia attraverso le immagini e le parole dedicate a lui su ANTIFA!nzine #5 , uscita nell'aprile 2021; ne parleremo con Maria Chiara Gianolla, una delle autrici. Sarà possibile acquistare la rivista, il ricavato andrà ai compagni e alle compagne che necessitano di spese legali.
Ore 20: Cena sociale
Ore 21: Proiezione documentario "Jorit e Carla", regia di Roberto Ratti + Presentazione di "Più rosso d'amor, storia di Valerio Verbano" di Maria Chiara Gianolla, a seguire dibattito
Ci sarà una mostra fotografica con alcuni degli scatti più significativi delle manifestazioni passate per Valerio Verbano, a cura di Chiara Proietti
COME ARRIVARE AL CASALE ALBA 2
Il Casale Alba 2 si trova all’interno del Parco di Aguzzano. Le entrate più vicine sono situate in via Fermo Corni e all’angolo tra via Emanuele Paternò di Sessa e via Gina Mazza. Le fermate autobus più vicine sono del 341, 350 e il 311. La metro più vicina è Rebibbia, linea B