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scripta manent

Presidio Corte d'assise d'appello Torino 19 giugno - Scripta Manent

Data di trasmissione
Durata 6m 26s

corrispondenza con una compagna dell'assemblea torinese in solidarietà ad Alfredo contro il 41bis e l'ergastolo ostativo verso l'udienza del processo Scripta Manent del prossimo 19 giugno. Il processo vede imputati Alfredo ed Anna per il reato di strage politica e in concomitanza all'udienza è stato convocato un presidio di solidarietà di fronte al tribunale di Torino.

 

Segue il comunicato di indizione:

 

Appello alla presenza solidale

Lunedì 19 giugno, presso la Corte d'assise d'Appello di Torino, si terrà l'udienza per il ricalcolo delle  condanne per gli anarchici Anna Beniamino e Alfredo Cospito, nell'ambito del processo "Scripta
Manent".

Per quanto la Corte Costituzionale abbia dato indicazioni sulla possibilità di considerare alcune  attenuanti in questo ricalcolo, Anna rischia ancora una sentenza a più di 20 anni e Alfredo l'ergastolo.  Fattore non secondario: la giudice che aveva accettato l'eccezione sollevata dalla difesa degli imputati di ricorrere ad una consulta della Corte Costituzionale (rivelando così magari una sua predisposizione a  recepire l'indicazione di tale organismo) nel frattempo è andata in pensione e non si può prevedere come il giudice che presiederà l'udienza intenda comportarsi.

Di questo processo abbiamo già detto molto, soprattutto grazie allo sciopero della fame di Alfredo e la  mobilitazione che questa sua iniziativa ha reso possibile. Innanzitutto abbiamo cercato di evidenziare  come questa operazione di criminalizzazione di alcune idee e pratiche dell'anarchismo possa rivelarsi in  prospettiva un pericoloso precedente per la persecuzione delle azioni conflittuali, da qualunque  componente sociale o politica queste vengano messe in atto.
Per farla breve: quando si procede per "strage contro l'incolumità dello Stato" per sanzionare azioni che  non hanno fatto morti, feriti e neppure danni materiali rilevanti, l'oggettiva dinamica messa in atto dallo
Stato è quella di un irrigidimento repressivo che supera non solo il buon senso ma le stesse consuetudini giudiziarie. Uno "stravolgimento" dei termini e delle conseguenze penali che, facile prevedere, a cascata riguarderà anche altre azioni simili o, in proporzione, anche fatti di portata "minore".
Ma non è questo l'unico motivo per cui riteniamo sia importante una presenza solidale significativa per  l'udienza del 19 giugno. Due altre questioni vorremmo sollevare o ricordare per evidenziare
l'importanza di questo appuntamento.
La prima è la constatazione che queste condanne non vengono dal nulla ma sono frutto anche del  disinteresse che, a parte alcune componenti anarchiche e comuniste, ha accompagnato l'andamento del
processo "Scripta Manent". Considerata da molti, anche in ambito antagonista, come l'ennesima  operazione che andava a colpire i soliti, ritenuti marginali, ambiti dell'anarchismo d'azione, la mancanza
di un'attenzione diffusa e "trasversale" rispetto alle sorti dei/delle compagn* imputat* ha lasciato la
mano libera ai vari inquirenti per "andarci giù pesante". Non è la prima volta che accade certo, ma  altrettanto certamente è una questione su cui riflettere perché in futuro non ci si debba ritrovare, a giochi ormai fatti, a sbalordirsi per la dismisura delle pene comminate. E perché, soprattutto non ci si ritrovi  con la consapevolezza che nulla o poco si è fatto per impedire che, a uomini e donne che hanno lottato,  le sbarre chiudessero l'orizzonte per decenni se non per tutta la vita.
La seconda questione che, a nostro avviso, motiva con forza la partecipazione a questo momento  solidale sta nella coerenza con quanto si è espresso mille volte durante la mobilitazione degli scorsi  mesi: non solo non avremmo mai lasciato soli gli/le compagn* che con lo sciopero della fame ci hanno  messo il loro (tantissimo), ma l'impegno collettivo a rompere il silenzio che avvolge il 41-bis, l'ergastolo
ostativo, la persecuzione dei/delle rivoluzionari*, l'inasprimento repressivo generalizzato sarebbe andato
avanti al di là della specifica iniziativa dei/delle compagn* in sciopero.
Ora che si gioca una decisiva partita per il futuro di Alfredo e Anna, non possiamo relegare ai passati  mesi di forte mobilitazione la giusta tensione per contrastare la dinamica repressiva che vuole seppellirli in una cella e per continuare la lotta per una società senza oppressione né galera.
Il 19 giugno, dobbiamo esserci, in tant*,
fuori e dentro il Palazzo di Giustizia di Torino dalle 8.30!

Per chiudere
ci sembra opportuno ricordare che il 19 giugno, ogni anno, ci si mobilita in molte zone del  globo per la Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero, data che rinnova la solidarietà a  tutt* i/le militanti imprigionat* in memoria del massacro di quasi 300 prigionier* politic* compiuto nel  1986 dall'esercito nelle carceri peruviane.


Assemblea contro il 41-bis e l'ergastolo ostativo - Torino
 

Torino - Sentenza di secondo grado del processo Scripta Manent

Data di trasmissione
Durata 21m 32s

Il 24 novembre la Corte d'Assise d'Appello di Torino ha pronunciato la sentenza di secondo grado del processo Scripta Manent. Ne parliamo in collegamento con un avvocato della difesa. In attesa di poter leggere le motivazioni della sentenza, cerchiamo di interpretare, a caldo, una pesantissima condanna per attentato terroristico e strage già scritta da tempo nei confronti di Anna ed Alfredo, ma anche le condanne per istigazione a delinquere per alcuni compagni e compagne.

23 anarchici e anarchiche a processo per l'operazione Scripta Manent

Data di trasmissione
Durata 18m 25s

A Settembre si terranno a Torino numerose udienze del processo d’appello dell’operazione “Scripta Manent”, in cui 23 anarchiche e anarchici sono imputati a vario titolo per episodi e pratiche di attacco che appartengono al patrimonio delle lotte contro l’Autorità.
Operazione su operazione, processo dopo processo,  lo Stato affina gli strumenti giuridici per criminalizzare l’agire anarchico e rivoluzionario, colpire le lotte, soffocare la solidarietà, inasprire l’isolamento carcerario per le prigioniere e i prigionieri.

Da una parte, lo Stato e il Capitale, con le discriminazioni, la repressione, lo sfruttamento, le guerre e le stragi di cui si rendono responsabili ogni giorno
Dall’altra diverse pratiche e strumenti per mettere in discussione, ostacolare, attaccare ruoli e strutture responsabili di tutto questo.
Siamo orgogliosi e orgogliose di aver scelto da che parte stare. Orgogliose e orgogliosi di lottare.

Giovedì 24 Settembre dalle 9,00
PRESENZA ALL’AULA BUNKER DEL CARCERE DELLE VALLETTE (dentro e fuori)

Sabato 26 Settembre ore 11
PRESENZA SOLIDALE IN PIAZZA BORGO DORA  (TORINO)

Domenica 27 Settembre dalle 15,00
PRESIDIO AL CARCERE DI ALESSANDRIA

Solidali con gli imputati nel processo “Scripta Manent”.
Ostili all’alienazione dei processi in videoconferenza e ai provvedimenti per impedire la presenza solidale in aula.

Contro tutte le forme di reclusione.
Per non dimenticare le proteste e le rivolte nelle carceri del Marzo scorso, represse dallo Stato con 13 morti, pestaggi e trasferimenti di massa.

Per rivendicare che lottare è giusto e necessario.

Cassa Anti Repressione delle Alpi Occidentali

Silvia e Anna iniziano sciopero della fame dal carcere dell'Aquila

Data di trasmissione
Durata 11m 29s
Durata 9m 53s

Silvia e Anna, due compagne detenute in regime di alta sicurezza (AS2) nel carcere dell'Aquila in seguito alle operazioni "Scintilla" e "Scripta Manent", hanno iniziato oggi uno sciopero della fame per contrastare le condizioni simili a quelle del 41-bis cui sono sottoposte. Obiettivo dello sciopero è il trasferimento immediato e la chiusura della sezione dove sono detenute.
Di seguito due corrispondenze da Torino e da Roma che ci aggiornano sulla situazione e sulle date di mobilitazione.

 

Scripta Manent: un commento alla sentenza

Data di trasmissione
Durata 32m 15s

Il 24 aprile 2019 si è concluso il primo grado del processo Scripta Manent con 18 assoluzioni e 5 pesanti condanne. In attesa delle motivazioni di questa “sentenza pionieristica”, che per la prima volta accoglie il 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo) in relazione alla Federazione Anarchica Informale, un avvocato della difesa ci spiega più nel dettaglio il dispositivo della sentenza e ci racconta alcune delle principali forzature alla base dell’impianto accusatorio. In apertura e in conclusione uno dei compagni assolti, da poco uscito dal carcere di Ferrara, ci ricorda a che cosa serve la Legge e a che cosa invece la Solidarietà.