la puntata di Giovedì 30 Aprile 2015 ore 15>16
Giovedì 30 Aprile 2015 ore 15>16
BLOW
di Ted Demme
Giovedì 30 Aprile 2015 ore 15>16
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di Ted Demme
Anche il Dipartimento Nazionale Antimafia (DNA) nel suo rapporto annuale critica lo spreco di risorse nel cercare di contrastare il consumo di marijuana, divenuto un comportamento talmente diffuso che, secondo stime plausibili, ciascun cittadino italiano utilizza 200 spinelli l'anno (compresi neonati e anziani). Quindi il DNA esorta il Parlamento a legalizzarla. Manconi e il suo libro: "abolire il carcere".
Nella prima parte della trasmissione si parla ancora del ddl "Buona scuola", delle lotte per il ritiro e lo stralcio delle assunzioni dal disegno di legge. Una valutazione sugli scioperi del 24 aprile e del 5 maggio.
Nella seconda parte si parla della situazione dei nidi del Comune di Roma, attraverso la corrispondenza con una compagna, madre di Geronima (Genitori Roma Nidi e Materne).
Martedì 28 Aprile 2015 ore 14
La seconda puntata della trasmissione a cura dei movimenti romani per il diritto all'abitare, andata in onda venerdì 24 aprile 2015
La trasmissione andata in onda domenica 26 aprile 2015
Corrispondenza dalla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori ISTAT, notizie dai facchini SDA, dal comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri di Marghera, notizie operai Whirpool.
Apriamo la trasmissione don una diretta dal consiglio regionale alla Pisana con un compagno dell'assemblea Stop-cemento di Marino che ci commenta l'ennesima buffonata che PD e partitume di destra stanno inscenando pur di non discutere la mozione di revoca del piano di cementificazione dell'agro romano della Polverini. Passiamo a parlare del lodo AMA Cerroni e delle ultime vicende riguardanti l'appalto per lo smaltimento della monnezza romana.
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197° puntata: collegamento con un operaio della Whirlpool, stabilimento di Carinaro, provincia di Caserta. Oggi, lunedì 27, i lavoratori sono in presidio sotto il Ministero per lo Sviluppo Economico, in concomitanza con un tavolo di trattativa: la Whirlpool è intenzionata a chiudere lo stabilimento, che conta circa 800 operai (con l'indotto si arriva a 1500). Alla minaccia di chiusura gli operai si sono immediatamente mobilitati.