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Ostia: in migliaia al corteo contro la violenza mafiosa e fascista

Data di trasmissione
Durata 12m 30s

Dopo le elezioni amministrative del X Municipio, dove ha stravinto l'astensionismo, e l'aggressione di Roberto Spada ai danni di un giornalista della trasmissione "Nemo" di Rai2, sabato 11 novembre ad Ostia è sceso in piazza un corteo per ribadire – come recitava lo striscione di apertura della manifestazione – le proprie parole d'ordine: "Casa, lavoro e dignità: no alla violenza fascista e mafiosa".

Al corteo non hanno partecipato né il Partito Democratico né le forze di centrodestra impegnate nel ballottaggio del 19 novembre. Casapound ha invece ribadito che il corteo "non serviva a niente".

Nonostante le contraddizioni della piazza, che ha visto una massiccia partecipazione della dirigenza grillina laziale e nazionale, e vista l’altissima astensione al primo turno, ogni persona scesa a manifestare è preziosa, purché si apri un processo aperto di ricomposizione delle forze sociali sul territorio.

Il corteo ha vissuto momenti di tensione con i giornalisti, pronti a strumentalizzare ogni episodio. Arrivati davanti al Teatro del Lido, gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di fermarsi e aprire un'assemblea pubblica, mentre la sindaca Virginia Raggi ha voluto terminare – come da programma – il corteo a piazza Gasparri, quartiere dove è avvenuta l'aggressione di Roberto Spada.

Nella corrispondenza ascoltiamo le conclusioni di un pezzo di corteo che ha deciso di concludere con un'assemblea in piazza.

Nell'immagine una foto dal corteo di ieri.

Elezioni amministrative ad Ostia: vince l'astensionismo!

Data di trasmissione
Durata 20m 6s

È previsto per domenica 19 novembre il ballottaggio tra il centro-destra (Monica Picca) e il Movimento Cinque Stelle (Giuliana Di Pillo).

Tuttavia, leggendo i risultati delle elezioni amministrative del X Municipio (Ostia e il suo popoloso entroterra) possiamo decretare il vincitore assoluto: l'astensionismo. Ha votato infatti appena il 36 per cento degli elettori aventi diritto. Il tasso di astensionismo ha toccato dunque la percentuale del 64 per cento circa.

La bocciatura grillina implica un ulteriore spostamento a destra dell'elettorato, con Monica Picca (Fratelli d'Italia, sostenuta da Forza Italia, Noi con Salvini e due liste civiche) che compatta il centro-destra e raggiunge il 26,6%, a pochi punti dalla candidata grillina Monica Di Pillo (30,2%).

Partendo dalla debacle pentastellata (perdono oltre 20mila voti rispetto alle elezioni comunali del 2016), analizziamo inoltre l'avanzata dei fascisti di Casapound che arrivano a toccare il 9 per cento dei consensi, triplicando così il loro risultato rispetto ad un anno fa.

Infine, con il 13,7 per cento dei voti è meno dura la sconfitta del Partito Democratico. 

 

Verona: 6 Ottobre presidio "Fuori Casapound da Veronetta"

Data di trasmissione
Durata 12m 32s

Corrispondenza con un compagno di Verona antifascista per parlare del presidio di domani 6 Ottobre alle ore 20 in Piazza Santa Toscana a Verona.

Di seguito l'appello di convocazione:

 

FUORI CASAPOUND DA VERONETTA


Basta aggressioni!!!

Sabato 23 settembre si è verificata l’ennesima aggressione neofascista a Verona, l’ultima e la più grave di una serie di episodi che sono cominciati nel quartiere di veronetta da quando la sede dell’organizzazione politica Casapound ha deciso di aprire proprio qui, cinque mesi fa. Da allora il susseguirsi di violenze e minacce è andato crescendo.

La notte di venerdì 9 giugno tre ragazzi vengono aggrediti a freddo, in via San Francesco, da un gruppo di militanti di Casapound; a supportare l’azione intervennero pochi minuti dopo altri simpatizzanti, di cui uno brandiva nella mano un coltello.
La sera di Martedì 13 giugno, due ragazzi in motorino vengono seguiti di corsa da un gruppo di neofascisti vicino all’università.
La sera dell’11 luglio tre giovani ragazzi che passeggiavano in via dell’artigliere, riconosciuti come appartenenti a movimenti libertari, vengono prima seguiti in macchina, poi a piedi e infine rincorsi e colpiti da due noti militanti dell’organizzazione.

Questi sono solo alcuni degli episodi, prima di arrivare a sabato 23 settembre.
Dopo mesi di minacce e aggressioni un gruppo di ragazzi decide di ricominciare a vivere il quartiere in maniera più attiva, anche organizzando dei concerti in una zona confinante alla sede di Casapound, in un locale dove storicamente si sono sempre trovati a suonare molti gruppi. Il primo concerto, con più di duecento partecipanti si svolge il 15 luglio, e il secondo, per l’appunto, a fine settembre.
La serata si svolge inizialmente in tranquillità, ma come in quella precedente, finito il concerto, un gruppo schierato di fascisti comincia ad avanzare verso i partecipanti. Intervengono le forze dell’ordine, che si interpongono tra i due gruppi; la situazione rimane tesa per un’ora, fino a quando i fascisti cominciano ad allontanarsi.
Poco dopo alcuni partecipanti al concerto decidono di spostarsi dal locale, ma appena imboccata via dell’Artigliere, da via Mazza, escono di corsa una dozzina di militanti di Casapound. Coprendosi il viso, aggrediscono con cinghie e bottiglie i giovani, insistendo con calci e pugni nonostante fossero già a terra.

Non c’è da meravigliarsi che anche in un quartiere come veronetta, possano succedere episodi come questo, dato che viene lasciato spazio a circoli fascisti.
Da molti anni ormai nella città di Verona grazie al razzismo e all’intolleranza verso il diverso, sempre più dilaganti, si è creato un clima favorevole a questi episodi. Giustificato anche da un processo di gentrificazione delle zone limitrofe al centro città, messo in atto dalla giunta Tosi e portato avanti dal neo sindaco Sboarina. Come sempre Verona insegna e anticipa la maggior parte delle mosse repressive, che poi si estendono su tutto il territorio nazionale, trovando perfetta applicazione con il nuovo decreto sicurezza di Minniti.
Una lotta contro il “degrado” in nome del “decoro”, iniziata sistematicamente una decina di anni fa, che continua a puntare il dito su gruppi di giovani bivaccatori, senza tetto, piccoli spacciatori, disoccupati, oziosi ecc.. conferendo sempre più potere alle forze dell’ordine, che non esitano a multare e a sgomberare violentamente i soggetti che si rifiutano di sottostare a queste imposizioni.
Ci troviamo di fronte ad un comune che censura presentazioni di libri con tematiche sessuali perchè ritenuti volgari, che recinta e impone orari a spazi pubblici e incentiva l’apertura di centri commerciali devastando zone verdi.
Chiunque protesti e si ribelli viene prontamento represso con denunce e limitazioni.
In questo contesto brevemente illustrato, sono invece liberi di muoversi svariati movimenti neonazisti, come Fortezza Europa, con la loro nuova sede nel quartiere di San Zeno, Verona ai veronesi, Casapound e Forza Nuova, poichè evidentemente contribuiscono al decoro e contrastano il degrado urbano, con metodi efficaci come: assalti e sassaiole sui migranti; ronde di intimidazione sugli autobus; presentatosi in determinati luoghi armati di cinghie e bottiglie con fare minaccioso; andando a caccia del diverso da menare, indipendentemente che lo sia per stile di vita, ideali politici, fede calcistica, o colore della pelle.

Queste sono le ragioni per cui abbiamo deciso di lanciare un primo momento di risposta forte e determinato. Un presidio aperto a tutte e tutti che scenda in piazza non solo per denunciare quanto accaduto nella notte di sabato 23 settembre, ma che possa essere l’inizio di un percorso da costruire assieme, contro tutti i fascismi.

Tiburtino III e la cacciata di Casapound

Data di trasmissione

Il 13 settembre centinaia di abitanti del quartiere, realta' sociali, cittadini e cittadine solidali da tutta Roma sono scesi in piazza per impedire il consiglio municipale straordinario delle menzogne a Tiburtino III. Il consiglio, convocato dietro intimidazione di Casapound e avallato da tutte le forze politiche, e' stato annullato grazie alla determinazione dei quartieri che non accettano la strumentalizzazione, le intimidazioni e le incitazioni alla guerra tra poveri delle compagini di estrena destra. Si sono presentati come corpo estraneo in quartiere, protetti e scortati dalla polizia, mentre al presidio antirazzista e democratico veniva impedito di assistere alla seduta pubblica. Quanto accaduto oggi e' responsabilita' di tutte le forze politiche, M5S che governa questo municipio, PD, Forza Italia e Fratelli d'Italia, che nei giorni scorsi, pur avendo la possibilita' di porre fine a questo scempio, hanno invece scelto di usare la forza contro la societa' civile, gli abitanti, le associazioni, i comitati che a gran voce avevano chiesto l'annullamento di un consiglio basato sulle menzogne rispetto al centro di via del Frantoio e non sulle reali problematiche del quartiere: case popolari, servizi sociali, disoccupazione, desertificazione delle attivita' commerciali, scarsa manutenzione dei complessi scolastici. Ribadiamo con forza che le.compagini neofasciste non sono le benvenute ne' a Tiburtino, ne' in tutta la citta'. Diamo appuntamento per un corteo questo sabato per le vie di Tiburtino III per gridare forte che non accettiamo menzogne e violenze sul centro di Via del Frantoio e per chiedere un consiglio municipale sulle vere tematiche del quartiere!

Nodo Territoriale Tiburtina

Firenze: 8 arresti e sgombero de La Riottosa

Data di trasmissione
Durata 6m 49s

8 arresti, principalmente a Firenze, ma anche a Roma e a Lecce. Per cinque persone l'arresto è scattato per una bomba carta messa a Capodanno davanti la libreria di Casapound “Il Bargello” e altri tre anarchici per l'attentato del 21 aprile scorso, quando una molotov fu lanciata contro una caserma dei carabinieri a Rovezzano. Sgomberata anche l'occupazione anarchica Riottosa, dove due degli arrestati si erano barricati sul tetto. Murato e distrutto lo squat. Ne parliamo con un compagno

25 marzo: dopo l'aggressione di Casapound, Sassari scende in piazza

Data di trasmissione
Durata 10m 16s

Sabato scorso, dopo una cena di finanziamento per le attività del "Coordinamento Ucraina Antifascista", un gruppo di fascisti di Casapound Sassari ha attaccato la sede del collettivo S'Idea Libera, a Sassari. Ne è nata una colluttazione nei vicoli del centro storico.

 

E' stato convocato un corteo per sabato 25 marzo a Sassari.

Una compagna ricostruisce i fatti e traccia un quadro del neofascismo in Sardegna.

 

Qui puoi leggere il comunicato del collettivo S'Idea Libera.

 

11 febbraio, Ostia: fermiamo Casapound, stop aggressioni fasciste

Data di trasmissione
Durata 9m 49s

Continuano le provocazioni e le aggressioni di matrice fascista ad Ostia. Qui un breve riepilogo delle ultime aggressioni, in ordine cronologico.

 

Per sabato 11 febbraio è stato convocato un corteo. L'appuntamento è alle ore 15.30 alla stazione Lido Centro per un ampio corteo che dia una risposta pubblica contro le aggressioni di Casapound.

Con un compagno di Ostia facciamo un breve quadro della situazione (qui un altro approfondimento su Ostia).

 

Per un'analisi sul neofascismo sul Litorale romano ascolta qui.

 

 

 

 

Tor Vergata: assolti tutti gli antifascisti. Condanne per Casapound

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Durata 4m 27s

Sei anni fa (marzo 2010), a Tor Vergata, alcuni antifascisti vennero aggrediti da noti esponenti di Casapound Italia durante un volantinaggio.

 

Ieri si è concluso il primo grado con quattro condanne per esponenti di "Blocco Studentesco" e "Casapound". Assolti invece tutti gli antifascisti, nonostante le testimonianze infamanti della Digos.

 

Nella foto: uno striscione di protesta contro le aggressioni antifasciste nell'università Tor Vergata.