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diritti umani

La politica dei diritti umani minacciata dal nuovo governo argentino

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La domenica 10 dicembre, giorno dell'insediamento del presidente Javier Milei in Argentina, la comunità argentina a Roma si è manifestata a Piazza del Popolo per avvertire sull'aumento della repressione sociale e la minaccia alla politica dei diritti umani che rappresenta il nuovo governo.

Un membro del Grupo de Argentinos por Memoria, Verdad y Justicia ci spiega i motivi per i quali parte della comunità argentina in Italia considera un pericolo al nuovo governo di Javier Milei per poter continuare con la politica statale dei diritti umani che cerca memoria, verità e giustizia rispetto ai crimini dell'ultima dittatura militare.

Alfredo al 41bis. Un aggiornamento sanitario, giuridico e politico

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Durata 38m 27s

Con l'avvocato Flavio Rossi Albertini, anzitutto un aggiornamento sulle condizioni di salute di Alfredo: come noto, Alfredo ha sospeso gli integratori che stava assumendo, soprattutto il potassio, ed è stato nuovamente rinchiuso nel carcere di Opera. In caso di peggioramento, non sappiamo ancora quale potrebbe essere il trattamento visto che il Comitato Nazionale per la Bioetica non si è ancora espresso in merito alla possibilità dell'alimentazione forzata. Intanto l'avvocato Rossi Albertini ha posto un'istanza al magistrato di sorveglianza perché, viste le condizioni fisiche di Alfredo, possa essere messo in una situazione diversa dal carcere perché possa ristabilire le sue condizioni di salute.

Sul piano piano giuridico, è chiaro - dice l'avvocato - che la sentenza della Corte di Cassazione del 24 febbraio ha tagliato le gambe a qualunque tentativo nei tempi plausibili per Alfredo, ma è evidente anche la grande importanza del pronunciamento del Comitato dei diritti umani dell'Onu che ha sollecitati l’Italia ad assicurare il rispetto degli standard internazionali e del Patto internazionale sui diritti civili e politici in relazione alle condizioni detentive di Alfredo Cospito citando in specifico gli articoli 7 e 10 dell’accordo che tutelano “il diritto a non essere sottoposto alla tortura né a punizioni o trattamenti crudeli, disumani e degradanti”, l’umanità di trattamento nonché il rispetto della dignità umana per chi è privato/a della propria libertà. Nel frattempo viene posta un'istanza alla Cedu, Corte Europea dei Diritti Umani.

Rimane comunque la fondamentale lotta contro il 41 bis che Alfredo, insieme a tutt* coloro che hanno voluto supportarlo, ha avuto la forza di mettere al centro.

Simonetta Crisci da Parigi per la prima giornata del Tribunale dei Popoli sulle violazioni di Erdogan

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Durata 10m 39s

Si è svolta oggi la prima udienza del Tribunale dei Popoli riguardo le violazioni dei diritti umani da parte della Turchia di Erdogan sulle popolazioni civili di tante città del Kurdistan al confine con la Siria. Dieci ore di testimonianze anche telefoniche e il racconto di situazioni che in queste ore ci ricordano anche da quanto tempo si resiste a questa guerra.

Sul reato di tortura in Italia

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Durata 29m 11s

Dopo vari richiami e condanne internazionali e un dibattito lungo oltre trent'anni, merc 5 luglio è stato approvato dalla Camera il ddl che introduce il reato di tortura in Italia. E' un testo che è stato discusso per 4 anni,  che ha subito varie modifiche rispetto alla proposta iniziale e che nella sua approvazione finale prevede "il riferimento alla verificabilità del trauma psichico e i tempi di prescrizione ordinari", dando origine ad ampie critiche.  

Ne parliamo con l'avv. Simonetta Crisci. 

Durata: 29':11''.

Per altre info: http://www.associazioneantigone.it/news/antigone-news/3064-approvata-la-legge-sulla-tortura-lontana-da-cio-che-volevamo-da-domani-al-lavoro-per-farla-applicare-nei-tribunali-e-migliorarla

Al karama.Latina.

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Durata 25m 19s

Un secondo resoconto sugli  effetti della deportazione di circa quaranta persone tra adulti e bambini e bambine in Romania e sulle posizioni che gli enti locali di Latina hanno preso  e dichiarato.Sulla strumentale richiesta di sgombero del centro di accoglienza,dopo la deportazione imposta come ''reimpatrio assistito'' il campo vede aumentare il numero dei residenti.Un luogo a due passi dalla discarica di Montebello,senza servizi igienici  e con delle strutture in amianto,quando si dice la politica dell'accoglienza...

per ulteriori aggiornamenti

 

http://ilcencio.noblogs.org/