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Onu

Alfredo al 41bis. Un aggiornamento sanitario, giuridico e politico

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Durata 38m 27s

Con l'avvocato Flavio Rossi Albertini, anzitutto un aggiornamento sulle condizioni di salute di Alfredo: come noto, Alfredo ha sospeso gli integratori che stava assumendo, soprattutto il potassio, ed è stato nuovamente rinchiuso nel carcere di Opera. In caso di peggioramento, non sappiamo ancora quale potrebbe essere il trattamento visto che il Comitato Nazionale per la Bioetica non si è ancora espresso in merito alla possibilità dell'alimentazione forzata. Intanto l'avvocato Rossi Albertini ha posto un'istanza al magistrato di sorveglianza perché, viste le condizioni fisiche di Alfredo, possa essere messo in una situazione diversa dal carcere perché possa ristabilire le sue condizioni di salute.

Sul piano piano giuridico, è chiaro - dice l'avvocato - che la sentenza della Corte di Cassazione del 24 febbraio ha tagliato le gambe a qualunque tentativo nei tempi plausibili per Alfredo, ma è evidente anche la grande importanza del pronunciamento del Comitato dei diritti umani dell'Onu che ha sollecitati l’Italia ad assicurare il rispetto degli standard internazionali e del Patto internazionale sui diritti civili e politici in relazione alle condizioni detentive di Alfredo Cospito citando in specifico gli articoli 7 e 10 dell’accordo che tutelano “il diritto a non essere sottoposto alla tortura né a punizioni o trattamenti crudeli, disumani e degradanti”, l’umanità di trattamento nonché il rispetto della dignità umana per chi è privato/a della propria libertà. Nel frattempo viene posta un'istanza alla Cedu, Corte Europea dei Diritti Umani.

Rimane comunque la fondamentale lotta contro il 41 bis che Alfredo, insieme a tutt* coloro che hanno voluto supportarlo, ha avuto la forza di mettere al centro.

Parte l'inchiesta internazionale sui crimini del regime iraniano

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Mentre non si placano le proteste, e la repressione, per le strade di tutto il territorio iraniano, il consiglio dei diritti umani dell'ONU, riunito a Ginevra il 24 novembre 2022, ha votato a favore del varo di un'inchiesta internazionale sulla repressione delle proteste nel paese. Le considerazioni di due attiviste dell'associazione dei giovani iraniani residenti in Italia.

Giustizia per Mario Paciolla

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Ieri domenica 12 dicembre il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania ha esposto uno striscione per chiedere Giustizia, per Mario Paciolla, giornalista trentatreenne che nel luglio 2020 è stato trovato morto nella sua abitazione di San Vincente del caguan in Colombia dove lavorava per l'Onu: il caso fu archiviato come suicidio ma oggi è stato aperto un fascicolo per omicidio.

Parliamo della vicenda di Mario con Claudio Silvestri, segretario del SUGC e della necessità di mantenere accesi i riflettori sulla sua morte ancora senza spiegazione.

 

Sul reato di tortura in Italia

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Durata 29m 11s

Dopo vari richiami e condanne internazionali e un dibattito lungo oltre trent'anni, merc 5 luglio è stato approvato dalla Camera il ddl che introduce il reato di tortura in Italia. E' un testo che è stato discusso per 4 anni,  che ha subito varie modifiche rispetto alla proposta iniziale e che nella sua approvazione finale prevede "il riferimento alla verificabilità del trauma psichico e i tempi di prescrizione ordinari", dando origine ad ampie critiche.  

Ne parliamo con l'avv. Simonetta Crisci. 

Durata: 29':11''.

Per altre info: http://www.associazioneantigone.it/news/antigone-news/3064-approvata-la-legge-sulla-tortura-lontana-da-cio-che-volevamo-da-domani-al-lavoro-per-farla-applicare-nei-tribunali-e-migliorarla