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Meglio un giorno da abbonato o 100 tap da Smart Citizen?

Data di trasmissione
Durata 2h 17m 57s
Durata 31m 36s
Durata 26m 56s

Apriamo la puntata di oggi parlando del cookie wall: quel pannello un po' noioso ma che vi permette di dire di no al tracciamento. Da qualche tempo, alcuni quotidiani italiani lo stanno interpretando a modo loro: per dire di no bisogna abbonarsi. Si può fare? Vediamo cosa dice la normativa.

Elon Musk si compra Twitter per farne "un agorà digitale", tempio della libertà di espressione, nell'accezione che gli dà lui stesso, cioè un esponente della destra libertariana statunitense.

Il comune di Roma annuncia il lancio di un progetto di "Smart Citizen Wallet". Ci sarebbe da parlare sul serio delle implicazioni di questo modello di città divisa tra cittadini virtuosi e non; come spesso accade, invece, l'implementazione capitolina è prima di tutto ridicola: l'unico comportamento virtuoso pare essere l'uso del tap&go. Grazie ad esso si otterranno dei punti, il cui uso non ci è ancora dato sapere.

Il tutto farcito, e concluso, con notiziole varie:

  • FB minaccia il Canada di bloccare il servizio news se deve pagare gli editori dei quotidiani per farlo
  • Parler annuncia che verrà acquistato da Kanie West (il nazista più popolare del ventunesimo secolo) e lo fa lasciandosi sfuggire gli indirizzi dei suoi associati VIP
  • Gli USA mettono il bollino per la cybersecurity sui dispositivi IoT
  • Una nuova tecnologia minaccia il copyright: i mixer con Intelligenza Artificiale. Li abbiamo provati, ottenendo versioni più compresse di canzoni che già conoscevamo.
  • La protesta contro i jet privati va a segno: ora i miliardari li noleggiano.

 

Alt! quanti siete in canale? Sì, ma che giornale leggete? ...un fiorino!

Data di trasmissione
Durata 1h 33m 28s
Durata 47m 23s
Dato che a forza di parlare sempre di app e coronavirus ci siamo annoiati, torniamo a discutere di un nostro grande classico: copyright e diffusione dell'informazione. Lo facciamo partendo dalla denuncia della Federazione Italiana Editori Giornali nei confronti di Telegram (chiedendone la chiusura!) per via della presenza di "canali" che diffondono copie piratate dei quotidiani, che, a loro dire, avrebbe causato un ingentissimo danno alle testate giornalistiche. 
Facciamo una breve analisi di quanto siano realistiche queste ricostruzioni e dei motivi per cui questa denuncia arriva in questo momento ed esclusivamente verso una piattaforma, laddove lo stesso "servizio" è presente anche in altre.
Diamo poi qualche informazione più tecnica su come distribuire contenuti in modo ragionevolmente resistente al blocco/censura utilizzando il TorBrowser. Se volete vedere com'è, provate ad eccedere a questo indirizzo con il torbrowser: http://xfmro77i3lixucja.onion/
 
Continuiamo con la rubrica "cosa fanno gli hacker in quarantena" con un audio registrato da un compagno di firenze.
In chiusura commentiamo su un articolo sull'uso fatto dei "big" data nella lotta al coronavirus in Veneto.

Top5: le peggiori statistiche sul coronavirus

Data di trasmissione
Durata 1h 38m 32s

Nel redazionale di oggi abbiamo fatto una sorta di classifica delle peggiori statistiche sul coronavirus: spesso i giornali ci presentano numeri sballati, esposti in maniera non chiara o addirittura sbagliata. Incompetenza o voglia di acchiappare click? Passiamole in rassegna, andando gradualmente dagli errori più grossolani alle osservazioni un po' più raffinate.

Esponiamo poi il modello predittivo SIR.

In chiusura, dei suggerimenti pratici per paranoico-statistici in erba: come leggere i numeri dal sito della protezione civile, fare i propri conti, utilizzando solo strumenti semplici e matematica elementare. Per facilitarvi il lavoro, vi alleghiamo anche il foglio di calcolo che abbiamo usato! (ovviamente non si tratta dell'unico modo, né del più valido, di leggere i dati; si tratta però quantomeno di un inizio, e di molto più di quello che trovate tipicamente sui giornali)