Gli studenti e le studentesse che si sono incontrati a Roma per questa giornata di grande mobilitazione sono ora riuniti e riunite all'Università La Sapienza.
Sembra che il bilancio dei fermi sia destinato a salire.
Quando è passata da poco l'ora di pranzo il corteo continua a proseguire verso Montecitorio, scontri a piazza del popolo
Aggiornamento dalla piazza.
E’ di almeno una quarantina di feriti il primo bilancio degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine a Roma. Lo riferisce il 118. Tutti sono stati medicati sul posto da ambulanze e automediche, per contusioni, tagli e ferite lievi. Al momento non risultano ricoveri in ospedale.
Roma. Nel giorno del voto di (s)fiducia al Governo Berlusconi, sono previste diverse manifestazioni con la partecipazione di molte realtà provenienti da tutta Italia. Gli studenti, una delle componenti centrali di questa giornata, si sono convocati in diverse piazze. Da piazzale Aldo Moro, all'università la Sapienza sono già in migliaia.
Raggiunti anche dagli studenti Bolognesi giunti a Roma con 8/9 pulmann, gli universitari stanno per partire in corteo.
Ascolta le corrispondenze con gli studenti di Roma, Bologna e Pisa.
A distanza di un paio di settimane, la Casa dei Diritti Sociali, luogo di accoglienza e assistenza per migranti sito a poca distanza dalla stazione Termini ha subito un altro intervento da parte della PS di zona. Un utente del centro, un rifugiato in attesa di rinnovo del permesso, è stato fermato e ha rischiato di essere portato al foto segnalamento impedito solo dai lavoratori della CDS insieme ad un avvocato.
Resistono i compagni e le compagne che si trovano al 3° giorno sull'impalcatura a 30 mt d'altezza sulla Cristoforo Colombo, convinti e determinati ad andare avanti ad oltranza con questa forma di protesta, dura ma necessaria. L'amministrazione regionale continua a chiudersi nei palazzi del potere, con la sua politica di tagli lineari nei confronti della sanità , del diritto all'abitare, del reddito minimo garantito, della formazione. Aggiornamenti e voci dal presidio. Durata 13'03'
Questa mattina blitz degli studenti della Sapienza alla sede della Fondazione Roma, che da oggi farà parte del Cda della Sapienza .
All' azione pacifica con striscioni e fumogeni la polizia ha risposto con una violenta carica e dodici fermi.
Per fare chiarezza sui fatti e per reclamare la liberazione delle studentesse e degli studenti arrestati è stato indetto un appuntamento a tutte e tutti alle ore 15:00 nella facoltà di Scienze Politiche de “La Sapienza” per una conferenza stampa.
Sette lavoratrici e lavoratori, precarie/i hanno occupato il tetto della regione Lazio al tredicesimo piano dell'edificio romano di via Rosa Raimondi Garibaldi.
Richiedono un incontro urgente con il governatore Polverini al fine di ricevere risposte alle loro condizioni.
La situazione risulta tesa,quasi una decina le camionette tra carabinieri e polizia, un dispiegamento esagerato delle forze dell'ordine.
I 7 occupanti indicano le intenzioni di resistere ad oltranza fino a quando non verranno ricevuti dal governatore Polverini.
In solidarietà sono accorse centinaia di persone sulla strada,il numero dei sostenitori aumenta anche durante l'ora di pranzo,molte le persone che lavorano nei dintorni, che sono accorse a portare sostegno alla lotta dei manifestanti.
Da pochi minuti 400 precari hanno invaso la Regione Lazio, mentre 7 persone hanno occupato il tetto esponendo alcuni striscioni, uno dei quali recita: “La Polverini ha paura di parlare con noi?” Riprende così la mobilitazione nei confronti della Regione dopo la mobilitazione del 25 novembre, che si era conclusa con lo sgombero della sala Liri e l'assenza di risposte da parte della governatrice Polverini. L'occupazione del tetto della regione Lazio andrà avanti ad oltranza, fino a quando non verranno date risposte alle vertenze poste dai movimenti.
Oggi, alle ore 14.30 presso il teatro Mongiovino di via Giovanni Genocchi 15, movimenti e sindacati di base terranno un'assemblea pubblica per sostenere e rilanciare l'iniziativa in corso. Movimenti uniti contro la crisi, le devastazioni ambientali e le nocività.
Lo scorso 25 novembre migliaia di manifestanti furono protagonisti di un corteo in cui chiedevano risposte rispetto al preoccupante stato di crisi in cui versa la regione con particolare riferimento alle vertenze relative al reddito, casa, ambiente e lavoro.