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governo

io te l'avevo detto - traslazione

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Durata 1h 47m 49s

Un ritorno in grande spolvero questa settimana con, addirittura, un cambio di giorno e ora di messa in onda. Esperimento del sabato.

Giorno diverso, ma i temi non cambiano: antifascismo, satira, rivoluzione! 

Corrispondenza con la piazza antifascista in risposta ai ruderi in congedo che sfilavano in divisa il giorno della marcia su Roma, in studio un compagno che ci ha parlato di cosa si fa per gli ultim*

Un legionario a viale Trastevere

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Tracciamo una biografia non autorizzata del nuovo ministro del ministero dal nome nuovo: Giuseppe Valditara, uomo sia della Lega sia di An, unisce federalismo, conservatorismo, riforma Gelmini, merito. Nulla di buono ci attende.

Proseguiamo con due corrispondenze che raccontano la repressione nella scuola (Istituto tecnico economico Bodoni di Parma) e nell'università (La Sapienza): con una compagna del collettivo studentesco autorganizzato di Parma e con una compagna del collettivo di scienze politiche de La Sapienza.

Alitalia: piano industriale da 4.000 esuberi del governo

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Durata 17m 28s

Prende forma il piano per l’ennesimo rilancio di Alitalia: inizialmente la flotta sarà più piccola, con 7 aerei, ma poi potrà tornare a crescere, fino ad arrivare ad oltre 100 velivoli nel 2023 quando il traffico tornerà normale. La partenza in sordina ha messo però subito in allerta lavoratori e sindacati che esprimono il loro dissenso e chiedono garanzie per l’occupazione, in particolare sulla cifra di 4mila esuberi circolata in queste ore. I ministri Patuanelli e De Micheli smentiscono ma il piano presentato non dà alcuna certezza.

Ne parliamo con Antonio, lavoratore Alitalia e sindacalista della CUB Trasporti

 

Governo spagnolo, forse ci siamo

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Durata 23m 6s

Nonostante il tentativo di boicottaggio in extremis da parte della magistratura amministrativa, che ha dichiarato destituito dalla sua carica il presidente catalano Quim Torra, il governo presieduto dal socialista Pedro Sanchez pare sia in procinto di essere varato, grazie all'astensione delle forze di sinistra catalane, basche e galiziane e all'alleanza con il partito nazionalista basco. Una coalizione anomala, che dovrà affrontare i borbotti di parte dell'establishment socialista, l'opposizione della destra istituzionale e l'ostilità di quello "Stato profondo" - composto da burocrazia, forze armate, magistratura e potentati economici - che continua ad essere emanazione diretta del vecchio regime franchista.

Contestazione al nuovo governo giallo verde

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Ieri, a Roma, i Movimenti per il diritto all'abitare, sindacati di base e delegazioni da tutta Italia hanno contestato il nuovo governo e il contratto firmato da M5s e Lega. Durante il voto per la fiducia al nuovo governo alla Camera, centinaia di persone si sono ritrovate a piazza S.S Apostoli e hanno sfilato in corteo verso il Colosseo. In maniera inedita è stata vietata Piazza Montecitorio a qualsiasi manifestazione il giorno della fiducia al governo giallo-verde. La Piazza è sempre stata un punto fondamentale per l'espressione del dissenso nei confronti delle scelte di governo o del Parlamento. Ai microfoni di Radio Onda Rossa un'attivista dei Movimenti di lotta per il diritto all'abitare presente in Piazza.

Tasse universitarie legate ai crediti formativi cumulati? Corrispondenza con il Cua di Torino

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Durata 15m 1s

Comincia ad emergere un nuovo pezzo del processo di smantellamento e di trasformazione dell'università pubblica. La legge di stabilità del 2017 ha introdotto delle nuove categorie di contribuzione suddividendo gli studenti in attivi ed inattivi. Sostanzialmente è inattivo chi non riesce ad accumulare un certo numero prefissato di crediti formativi, pena un aumento delle tasse universitarie. Uno nuovo tassello di un progetto che vuole mettere sempre più sotto ricatto i giovani che provano ad accedere agli studi e contemporaneamente ne esclude l'accessibilità ad una grossa fetta.
Ne abbiamo parlato con una studentessa del Collettivo Universitario Autonomo di Torino, che per primo ha individuato questa problematica provando a costruire dei primi passi verso una mobilitazione studentesca.

3 ottobre, Stato e migranti: non basta il ricordo!

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Durata 35m 23s

Tre anni fa, il 3 ottobre del 2013, una imbarcazione libica utilizzata per il trasporto di migranti è naufragata a poche miglia dal porto dell'isola di Lampedusa. Le vittime di quel naufragio furono circa 386 (tra morti accertate e dispersi); numeri che fanno di questa tragedia una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo.

 

Lo Stato Italiano celebra la "giornata della memoria delle vittime dell'immigrazione" ma de fact​o agisce una guerra contro i migranti, una guerra edulcorata dalla melensa retorica del ricordo. Non basta piangere e ricordare le stragi, occorre evitarle.

 

Ne abbiamo parlato con l'attivista e artista lampedusano Giacomo Sferlazzo (qui il suo blog).

 

Qui trovate le nostre corrispondenze effettuate subito dopo la tragedia del 3 ottobre 2013: 

 

 

Madrid, prove di coalizione di governo

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Durata 15m 52s

A Madrid il segretario del PSOE Sanchez prova a formare un governo, ma sembra difficile trovare i voti necessari per giungere ad una coalizione di governo sufficentemente salda.

 

Gli ultimi aggiornamenti ce li fornisce Victor, uno dei nostri corrispondenti da Barcellona.