Commentiamo con Antonio Mazzeo gli articoli di Mattia Feltri su Huffpost e Emanuele Lauria su Repubblica che sostengono che dall'8 ottobre 2023 l'Italia non fornirebbe più armi a Israele e che anzi ne avrebbe sempre vendute poche. Antonio Mazzeo parte dai fatti ossia dalla negazione dell'UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) di accesso agli atti a giornalisti che l'avevano richiesta, dopo la dichiarazione del governo di inizio anno secondo la quale l'Italia non avrebbe più venduto armi a Israele dopo il 7 ottobre.
Ha definito i miliziani di Hamas "liberatori e non terroristi", ha denunciato "crimini di guerra premeditati a Gaza", però il suo interesse strategico primario è proseguire nella normalizzazione dei rapporti con Israele e il messaggio è arrivato anche a Hamas. La sua partita è quella del mediatore interessato, come già sull'Ucraina. Che gioco sta giocando la Turchia di Erdogan? Ne parliamo con il giornalista Murat Cinar.
Il 16 marzo ricorre l'anniversario dell'uccisione dell'attivista dell'ISM, Rachel Corrie uccisa da un bulldozer israeliano mentre cercava di impedire la demolizione di case palestinesi a Gaza.
Con una compagna di Roma sud raccontiamo l'iniziativa che ci sarà domani a Largo sette chiese in suo ricordo e di quello di Dax ammazzato lo stesso giorno ma in Italia da mano fascista.
𝗣𝗥𝗢𝗚𝗥𝗔𝗠𝗠𝗔 Dalle 17.00 in piazza con: ● Live Set | Djing e Percussioni di musica dalle sonorità mediorientali ● Danze Tradizionali Palestinesi | DABKA ● Aperitivo Palestinese Benefit ● Poesie, Interventi, Racconti su Rachel Corrie ● Collegamento da Milano per aggiornamenti e racconti nel ventennale di Davide Cesare DAX ● Serigrafia di Strada e Art Attack ● Mostra su Rachel Corrie
Portiamo un Fiore da piantare nell’aiuola! Seminiamo Memoria, Coltiviamo Libertà
Israele inizia l'operazione Breaking Dawn, bombardata la striscia di Gaza. Sentiamo una testimonianza dalla Striscia di Gaza che ci racconta la situazione.
L'immagine è relativa al bombardamento del 2021, non di quello avvenuto ieri.
Con un compagno del Centro Italiano di Scambio Culturale VIK parliamo di quello che sta avvenendo a Gaza nelle ultime ore. L'esercito israeliano continua a bombardare, numerosi sono i morti, mancano acqua ed elettricità, ci racconta che si sta usando fosforo bianco nell'attacco contro i civili.
L’uomo che rubò Banksy, diretto dal regista italiano Marco Proserpio, racconta del celebre anonimo artista dei graffiti che, sotto lo pseudonimo Banksy, realizzò nel 2007 una serie di disegni a sfondo politico collocati in giro per la Palestina, veicolandoli in particolare sul muro che separa Israele dalla Striscia di Gaza. La cronaca ci racconta però che tali opere, subito dopo, furono rimosse e – all’insaputa del loro autore – vendute sul mercato.
Voce narrante del documentario è Iggy Pop.
Il regista ci presenta il suo film, in uscita in sala l'11 e 12 dicembre 2018.