Speciale Palestina
Riflessioni, aggiornamenti ed appuntamenti sulla Palestina ed un audio che ci invia una compagna da Gerusalemme.
Riflessioni, aggiornamenti ed appuntamenti sulla Palestina ed un audio che ci invia una compagna da Gerusalemme.
Con una compagna appena tornata dalla Palestina parliamo della situazione in Cisgiordania dopo l’attacco al campo profughi di Jenin, della colonizzazione che avanza in tutta la Cisgiordania ed a Gerusalemme, dell’impunità dei coloni ed il loro diritto di uccidere e di come saranno I palestinesi a pagare il prezzo della crisi israeliana sulle riforme giudiziarie.
Ancora alcune riflessioni sull'aggravarsi della situazione in Palestina, ne parliamo con una compagna che ci ricorda che sabato 15 aprile saranno 12 anni dall'assassinio di Vittorio Arrigoni e che Gaza si prepara a ricordarlo.
Notizie ed aggiornamenti dalla Palestina.
Presidio per rompere il silenzio sulla Palestina Venerdì 6 Maggio 2022 a Piazza dell' Esquilino h 18.00
Ne parliamo con Bassan,giornalista palestinese, di seguito l’appello:
GERUSALEMME TI CHIAMA!
Anche quest’anno, si è ripetuto il solito copione, con ancor più atrocità: durante il mese del Ramadan, gli oppressori israeliani hanno intensificato le violenze e i saccheggi ai danni della popolazione palestinese. Approfittando della distrazione generale, focalizzata sulla guerra in Ucraina, i sionisti hanno devastato la Moschea Al-Aqsa a Gerusalemme, sito sacro ai musulmani di tutto il mondo, invadendola e lasciandola allo scempio dei coloni ebraici, scortati da un gran numero di soldati che non hanno esitato ad esplodere granate stordenti e gas lacrimogeni. I fedeli musulmani, sono stati allontanati con proiettili di gomma e manganellate, senza distinzione alcuna tra uomini, donne, anziani, bambini, giornalisti, paramedici. Allo stesso modo, ai Palestinesi cristiani è stato impedito di raggiungere i propri luoghi di culto in città. Solo dall’inizio del Ramadan, sono stati uccisi decine di Palestinesi, e Gaza è stata nuovamente bombardata. In questo modo, lo scopo dei sionisti è quello di esacerbare gli animi, devastare il morale civile, radicalizzare la popolazione e strumentalizzare le questioni religiose, trasformando agli occhi del mondo che per loro conta l’Occidente la vittima in estremista. Rispetto alla consuetudine cui ormai siamo costretti ogni anno da molto tempo, oggi tutto questo è reso ancor più insopportabile dalla doppia morale dei nostri governi: le “vesti strappate” per le vittime innocenti in Ucraina, non sono minimamente riproposte per un’identica guerra d’invasione che si consuma da decenni, quella israeliana ai danni dei Palestinesi, tra il silenzio-assenso della stampa nostrana. Non intendiamo avallare un silenzio complice, e diciamo NO a questa scia interminabile di violenza e sopruso! Il cuore della Palestina, Gerusalemme, è ferito e non possiamo permetterci di restare in silenzio!
Vi invitiamo a rompere questo silenzio assordante e di partecipare al PRESIDIO il 6 MAGGIO 2022 A PIAZZA DELL'ESQUILINO dalle 18.00 alle 19.00 "La Resistenza di un oppresso è lotta di tutti!"
Con Michele Giorgio del Il manifesto commentiamo la nuova alleanza governativa e le proteste che continuano nel quartiere di Sheik Jarrah e Silwan per la difesa delle abitazioni palestinesi.
Un resoconto sugli arresti che continuano a Gerusalemme e in Cisgiordania da parte dell'esercito israeliano in particolare della giornalista Zeina Halawani arrestata a Sheikh Jarrah (https://qudsnen.co/?p=25361)
Israele è veramente come ci viene raccontata, patria dei diritti e unica democrazia in Medio Oriente? Un compagno ebreo che vive a Gerusalemme ci racconta un'altra Israele, sempre più a destra e ultra religiosa. E poi la pulizia etcnica che ancora continua a Gerusalemme e in altre città del 48 abitate dai palestinesi.
Con una compagna palestinese facciamo un po' di chiarezza su quanto sta accadendo in Palestina, a Gerusalemme e a Gaza dove l'esercito israeliano bombarda e uccide. La partita più grossa si sta giocando su Gerusalemme est, dove Israele vuole togliere le case ai palestinesi per darli ai coloni israeliani .
Non accenna a diminuire la tensione a Gerusalemme, all'indomani di una notte segnata da un'escalation bellica che non lascia presagire nulla di buono. La nostra corrispondenza con Michele Giorgio, inviato del Manifesto