Facciamo un aggiornamento dalla lotta di Napoli al fianco della Palestina. Una lotta che si estende a sempre più città, in Italia e non solo. Sentiamo come si sta sviluppano a Napoli, in Università ma anche in città.
Continua la solidarietà per la Palestina, in particolare qui sentiamo la voce di uno studente della Federico II di Napoli che ci parla direttamente dall'incontro pubblico con il rettore, ci aggiorna sull'occupazione di questi giorni del rettorato e della grande partecipazioni da parte degli\delle studenti. Una solidarietà sempre più forte e concreta che individua anche le Università come complici delle guerre.
DI seguito il loro comunicato:
Siamo |* student* in occupazione al Rettorato della Federico II. Sono quattro giorni che blocchiamo l'ufficio del rettore dell'università più importante del Sud Italia, mantenendo un'azione di lotta contro gli accordi che la nostra università e il nostro rettore intrattengono con Israele, attraverso attività di ricerca e cooperazione scientifica e tecnologica internazionale strumentalizzata dallo Stato assassino e sionista per finalità militari e per perseguire il genocidio del popolo palestinese. Sono quattro giorni che il rettore non vuole ricevere |* student* dell'università che dovrebbe invece rappresentare e ascoltare, chiuso nel suo silenzio complice del massacro palestinese e nei suoi palazzi del potere, fa orecchie da mercante davanti a chi tutti i giorni fa vivere e vive i luoghi del sapere. Poiché la più alta carica universitaria ha deciso di non prendere parola neanche una volta in merito all'occupazione e alle sue rivendicazioni, poiché non si è mai presentato di fronte a* ver* protagonist* di questa universita, abbiamo deciso di andarlo a cercare per la città....e lo abbiamo trovato. leri una delegazione di student* ha seguito il rettore in fuga ad una sua iniziativa, che comodamente teneva a due passi dalla sede Centrale, per pretendere una dichiarazione istituzionale che ratificasse un incontro pubblico con il Rettore e la calendarizzazione di un senato accademico pubblico in cui si discutano gli accordi che la Federico Il intrattiene con aziende belliche (come la Leonardo) e in generale con Israele. Quando diciamo solo la lotta paga non stiamo evocando uno slogan vuoto.
In apertura un compagno dell'assemblea Scuola pubblica presenta in studio il convegno "Scuola 4.0, escludere i corpi per controllare il pensiero" che si terrà sabato 11 novembre dalle ore 9 alle 13:30 al liceo Tasso di via Sicilia, 168, Roma. Il corso rientra nell'ambito della formazione docente (Sofia 88618).
Poi abbiamo sentito una compagna del Comitato Mammuth per parlare della mobilitazione iniziata dalla comunità educante di Casal de' pazzi contro il dimensionamento delle scuole: domenica 12 novembre si svolgerà una assemblea a Casale Alba 2 (parco di Aguzzano) e il 21 novembre un presidio sotto la Corte costituzionale.
Chiudiamo con la corrispondenza di una studente dell'Orientale di Napoli che ci racconta l'occupazione iniziata ieri all'Università in sostegno della Palestina.
Negli scorsi giorni, il comitato verità e giustizia per Ugo Russo, ha fatto un'iniziativa di fronte al murales dedicato ad Ugo, che è stato raccontato dai media come un'esaltazione della criminalità, mentre è soltanto un ricordo di Ugo, e un grido di verità e giustizia per il suo assassinio.
Ugo Russo, ragazzo ucciso a 15 anni da un carabiniere fuori servizio con un colpo alla nuca mentre scappava durante una tentata rapina con una pistola giocattolo.
Il 9 Marzo ci sarà la seconda udienza preliminare per il processo sull'omicidio di Ugo.
Occupazione ieri alla Federico Secondo di Napoli dopo una assemblea sul 41 bis e l'ergastolo ostativo. Oggi l'occupazione si trasforma in corteo nelle strade della città.
Corrispondenze telefoniche con il corteo di Napoli contro il 41bis ed in solidarietà ad Alfredo Cospito, arrivato al novantottesimo giorno di sciopero della fame.
ANapoli nel pomeriggio del 5 novembre si terrà la tappa campana della mobilitazione“Insorgiamo”. Il corteo partiràalle ore 14 da piazza Garibaldi contro la guerra ed i costi sociali scaricati sulle nostre vite, per la garanzia di un salario, per ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, per lavorare tutti e lavorare meno, per un piano straordinario per il lavoro, partendo dalla messa in sicurezza dei territori, finalizzato alla realizzazione di progetti necessari ai bisogni sociali! Ci saranno i disoccupati del movimento di lotta 7 novembre, il collettivo di Fabbrica ex Gkn, il Cantiere 167 Scampia, il movimento nato per far fronte al caro bollette Noi non paghiamo, il movimento per il diritto all’abitare di Roma, collettivi studenteschi e anti Terra dei Fuochi, i Fridays for Future e altre realtà in lotta. Ne parliano con due compagni.
Cominciata questa mattina la giornata napoletana di solidarietà con il Kurdistan, che si concluderà questa notte. La corrispondenza con la piazza del porto.
Con un compagno del Movimento di Lotta "7 Novembre" parliamo della manifestazione nazionale di solidarietà e lotta di sabato 13/11 a Napoli ore 14da Piazza Garibaldi a piazza del Plebiscito, per rispondere alla repressione e alla accusa di associazione a delinquere e per smascherare la politica reazionaria di Confindustria e del governo Draghi lottando sui posti di lavoro, nei quartieri, nelle scuole e nelle università. Per un fronte unico di classe da contrapporre al fronte unico dei capitalisti che governa il paese. Per una mobilitazione ampia, popolare e solidale.