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consenso informato

La censura si abbatte sulla scuola

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La trasmissione si occupa dei molteplici casi di censura che si stanno abbattendo su docenti, studenti, scuole. Iniziamo con la corrispondenza con un docente dell'Istituto Tecnico - Liceo "Mattei" di San Lazzaro di Savena (Bo) che, insieme ad altri istituti, ha aderito e partecipato con una classe ad un progetto formativo di educazione civica e di cittadinanza attiva (un webinar di due ore sulla struttura e sugli scopi dell'Onu con la relatrice Francesca Albanese). La segnalazione di un (1) genitore ha generato la montatura del caso, sfruttata prima da esponenti politici locali di Lega e Fratelli d'Italia e quindi da Valditara, che minaccia ispezioni. La reazione della scuola: alla collega direttamente coinvolta lettera di solidarietà del corpo docente (130 prof su 155), il sostegno della classe e di tutta la componente studentesca, di alcuni genitori e di molti istituti del territorio e di altre regioni: si crea così una rete in difesa della libertà di insegnamento.

Torniamo al Giulio Cesare: dopo la scritta sessista e violenta ("lista stupro") c'è una occupazione di ieri guidata da un gruppo che il collettivo Zero Alibi chiarisce e smaschera per quello che è: persone dichiaratamente fasciste, omofobe, antisemite, negazioniste. Ribadiamo: nessuno spazio per questi.

Corrispondenza con la rete di insegnanti, studenti e genitori "Scuole con la Palestina - Roma sud-est", che promuove il progetto Scuole-Tenda di Gaza: in costruzione un'assemblea cittadina per il gemellaggio e lo scambio con le scuole di Gaza e il boicottaggio delle relazioni tra il Comune di Roma e lo stato di Israele. La proposta di iniziativa popolare.

Analizziamo il testo di legge (4 articoli) sul consenso informato preventivo che il 3 dicembre la Camera ha approvato e che adesso passa al Senato: passiamo in rassegna la serie di paletti, compreso nessuno stanziamento economico, che impediranno di fatto qualsiasi seria educazione sessuoaffettiva nelle scuole, in orario scolastico o extra. I crediti di Sasso a Pro Vita.

 

La scuola in piazza contro la violenza patriarcale

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In apertura di trasmissione il giornalista Simone Alliva ci aggiorna rispetto all'iter del cosiddetto "Ddl Valditara" che a dicembre sarà votato e che ha scatenato una bagarre alla Camera e che comunque contiene tutte le richieste delle associazioni antiscelta come Pro vita e famiglia.

Si parla poi con una compagna di "Non una di meno" della preparazione della mobilitazione nazionale contro la violenza patriarcale: la torsione autoritaria del governo e la lettura della violenza contro le donne come patologia individuale: assemblee aperte in Italia oggi alle 17 per preparare sia il corteo nazionale del 22 novembre a Roma sia le piazze del 25 con al centro l'educazione sessuoaffettiva. 

Ricordiamo infine lo sciopero generale indetto per il 28 novembre dai sindacati di base. 

Coltivare il dissenso nella scuola

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Nella puntata odierna si parla di Palestina con il racconto della mobilitazione dell'istituto Salacone nel primo giorno di scuola: corrispondenza con un insegnante.

Si parla poi di Educare alle differenze: con Monica Pasquino descriviamo l'organizzazione dell'undicesima edizione, "Liber* di dissentire " a Padova, il 27 e 28 settembre. Qui programma e iscrizione.

Concludiamo con Massimo Prearo che ci aggiorna sull'iter parlamentare dei tre disegni di legge relativi a educazione sessuo-affettiva, carriera alias, consenso informato.