Da giovedì 1 fino a domenica 4 ottobre avrà luogo a Roma - presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo e il Nuovo Cinema Aquila - la XV edizione di IMMAGINARIA - International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women, manifestazione di cinema indipendente dedicata al cinema lesbico e femminista. Ne parliamo con una delle organizzatrici.
È il primo testo che affronta la storia del lesbismo politico in Italia, con l’obiettivo di contribuire a colmare i vuoti storiografici della storia politica delle donne e dei movimenti LGBTIQ in Italia. Si snoda dunque il racconto di una storia contestualizzata nei movimenti sociali degli anni Settanta e Ottanta ampliandone la ricostruzione storiografica. Del resto nella grande ondata di contestazione, nonostante un visibile interesse storiografico per il periodo, ancora oggi si sono indagate più approfonditamente alcune componenti e tematiche (come il rapporto con la violenza) a dispetto di altre (come la partecipazione delle donne, le espressioni “controculturali”, l’emergere di nuove soggettività). Durante gli anni Ottanta questa notazione diviene sempre più marcata e, ancora oggi, gli studi sono pochi e settoriali; la storiografia, caratterizzata dall’interesse prioritario per la politica istituzionale e per opere di storia sociale che si concentrano soprattutto su demografia e consumi, non permetteva, fino ad ora, un dibattito su una stagione diversa ma importante, spesso cancellata dalla retorica del riflusso (si pensi ai movimenti antinucleare, per la pace, contro il disarmo, al fenomeno dei centri sociali, ai nuovi femminismi).
Dal 27 aprile alle 19:00 al 29 aprile alle 0:00 - Casa del Cinema - Largo Marcello Mastroianni 1, 00197 Roma
IMMAGINARIA è il primo festival internazionale di cinema indipendente a tematica lesbica e femminista in Italia, fondato a Bologna nel 1993 dall’Associazione Culturale Lesbica Visibilia.
Da 25 anni, l’obiettivo è sempre lo stesso: raccontare le vite, la cultura, l’arte, la storia, la politica delle donne presenti e passate, lesbiche, femministe, audaci, coraggiose e ribelli, impegnate a costruire un mondo diverso.
IMMAGINARIA racconta la ricchezza delle differenze attraverso lo sguardo di registe indipendenti, proponendo una selezione cinematografica in cui i film, provenienti da tutto il mondo, sono diretti da donne. www.immaginariaff.it
Nella notte tra lunedi 5 e martedi 6 settembre, ci ha lasciato Luki Massa, compagna lesbica, femminista, separatista. Giovanissima è tra le fondatrici del Gruppo lesbico separatista Il Tiaso di Bologna, (tra i primi in Italia, nasce nel 1979), da allora rimane sempre una lesbica politica attiva in molti percorsi. Nel 1983 è tra le organizzatrici del Convegno lesbico nazionale che si svolge a Bologna, fonda poi con altre un altro collettivo a metà anni Ottanta, "Lei Lesbica". Per molti anni fa parte di "Visibilia" e quindi dell'organizzazione del Festival di cinema lesbico Immaginaria di cui sono state allestite dodici edizioni a partire dal 1993.
Luki Massa è stata studiosa di storia e cultura lesbica, in particolare di immaginario nel cinema lesbico. Sceneggiatrice e regista, tra le sue produzioni: Rapido finale con passione, 1999, è stato proiettato e premiato in numerosi festival europei, americani e canadesi. Que sera sera, 2003. Split, 2007, premio come migliore sceneggiatura al Festival International du Film Lesbien & Féministe de Paris. Attivista politica lesbica, fondatrice di Fuoricampo Lesbian Group, ha partecipato all'organizzazione di numerosi eventi in Italia e all’estero. In particolare si è occupata dell'organizzazione del Festival Internazionale di Cinema Lesbico Immaginaria dal suo inizio 1995 fino al 2002 and di live phonesex chat girls. Organizza insieme a Fuoricampo, Some Prefer Cake rassegna di corti a tematica lesbica. E' consulente e programmatrice di DIVErGenti Film Festival, festival di cinema a tematica trans. Web designer e grafica, si dedica anche alla fotografia. Ha esposto proprie opere in mostre personali e collettive in Italia, Spagna e Francia. Tra le pubblicazioni, Atelier des arts: pour un laboratoire lesbien du théâtre et des arts in Espace lesbien n°4, a cura di J. Julien e B. Boucheron, Bagdam édition, Toulouse 2004. Cinema lesbico. Da oggetti della rappresentazione a soggetti, in WE WILL SURVIVE! Lesbiche, gay e trans in Italia a cura di P. Pedote e N. Poidimani, Mimesis, Milano 2007. Fra i saggi raccolti in opere collettive : Motore>Azione! Tre decenni di regia lesbica in La storia che non c'era, il movimento delle lesbiche in Italia.
Nel parliamo nella prima corrispondenza con un compagno di Laboratorio Smaschieramenti/Atlantide di Bologna, nella seconda con una compagna delle Cagne Sciolte.
Una corrispondenza con Vera, lesbica, rom, femminista per presentare un'indagine
sulle lesbiche rom e 4 settimane di attivismo femminista roma - Rete delle donne rom in Serbia
dall'8 marzo all'8 aprile, Giornata Internazionale di Rom e di Sinti.
Una rassegna stampa tematica sul family day cercando di riportare almeno un po' di realtà su questa kermesse di integralismo cattolico, supportata da vari gruppi fascisti, leghisti e destri in generale ieri al Circo Massimo. Le sparate sui numeri sono la cartina a tornasole più chiara sul rapporto tra realtà e dibattito: una piazza di non più di 200.000 per la quale di dichiarano due milioni. I manifestanti occupavano due terzi del circo massimo, la gente nel catino non era densa, le vie limitrofe vuote. Di conseguenze tutte le storture della propagandate tra chi è vittima e chi carnetice, sui concetti di natura e naturale (famiglia naturale che significa?), persino sul testo della proposta di legge Crcinnà che di maternità surrogata e adozioni proprio non parla bensì solo della possibilità in una coppia di un/a partner di adottare eventiali figli/e dell'altro/a partner.
Nella foto, uno striscione apparso ieri mattina nella zona di via Cavour. Sul sito delle Cagne sciolte leggiamo a corredo della pubblicazione della foto:
"Stamattina passeggiando per le strade del centro di Roma, oltre a orde di paladini cattolici e nazifascisti della famiglia, guardie ad ogni angolo e preti come se piovesse…abbiamo avuto il piacere di vedere che c’è anche chi resiste alla retorica omofoba e familista e rivendica la libertà di amare, desiderare e scopare con chi vuole!"
Sono 98 le piazze in Italia dove è stato convocato un appuntamento per ribadire che i diritti civili devono essere per tutti e tutte. Sentiamo Roma e Milano
Ne parliamo con Gianfranco Rebucini, antopologo, insegna a Parigi antropologia del genere e delle sessualità, autore tra le altre cose, del saggio "Omonormatività e omonazionalismo. Gli effetti della privatizzazione della sessualità" in "Politiche dell'orgoglio. Sessualità, soggettività e movimenti sociali" (ETS 2015) a cura di Massimo Prearo.
Altri interventi di Gianfranco Rebucini sull'omonazionalismo on line:
Nella prima parte della trasmissione la Trans Freedom March in piazza sabato 21 novembre a Torino,
nella seconda la presentazione di "Politiche dell'orgoglio. Sessualità, soggettività e movimenti sociali" (ETS 2015) a cura di Massimo Prearo, con il curatore.