Colombia, Cile e un mese dall'omicidio di Daniela Carrasco.
Il primo audio dal Paro Nacional in Colombia
Il secondo dal Cile con Marcelo Garay
Il terzo è il ricordo di Daniela Carrasco 'la mimo' a un mese dal suo omicidio.
Il primo audio dal Paro Nacional in Colombia
Il secondo dal Cile con Marcelo Garay
Il terzo è il ricordo di Daniela Carrasco 'la mimo' a un mese dal suo omicidio.
Tre audio, il primo con la traduzione dell'intervista ad Adriana Guzmàn, femminista comunitaria, che ci aiuta a capire come si è arrivati a questo golpe fascista razzista, ma anche dichiaratamente in opposizione violenta contro le organizzazioni sociali e i popoli indigeni, dopo tanti eventi che lo hanno preceduto.
Il secondo audio è la sua intervista orginale in spagnolo
Il terzo audio è tutta la trasmissione a cui ci ha raggiunto Mariano, e con lui abbiamo commentato gli eventi tra la Boilvia e il Cile sottolineando la violenza estrema della repressione ma anche il coraggio della permanenza nelle piazze e del livello di lotta e resistenza.
Marcelo Garay torna a raccontarci, dopo una settimana, come continua la mobilitazione di tutto un paese che ha ricominciato a parlarsi oltre che a scendere in piazza e difendersi. Mentre Pinera e il suo governo, senza una agenda e un programma, stanno promulgando la nuova legge per la sicurezza che viene dal popolo ricevuta con una risata.
Nel secondo audio abbiamo invece chiamato Geraldine da Milano, compagna della Rete Internazionale in Difesa del Popolo Mapuche, un popolo che porta avanti la propria resistenza davanti allo stesso nemico da decenni e vede nelle piazze di questi giorni un nuovo alleato, che si unisce a quei compagni e compagne figli e figlie della dittatura che non hanno mai smesso di lottare e discendere in piazza.
Abbiamo nuovamente contattato Marcelo Garay, compagno e giornalista dal Santiago che ci aggiorna sulle mobilitazioni che seguono il ridicolo rimpasto di governo e la goffa manovra del presidente Piñera seguite alla maestosa marcia del 26. Un racconto che ci ha trasmesso la forza, l'emozione, la dignità e l'energia del popolo cileno,dai pagliacci al modo del sex wok e delle monoranze sessuali, dagli operai alle pensionate, dai giovani fai prigionieri politici che anche da dietro le sbarre solidarizzano e e accolgono i prigionieri e prigioniere delle ultime due settimane. I racconti sono di ingiustizie giuridiche e sociali devastanti, di violenze che riportano le immagini di una dittatura spitata. Ma la determinazione a tornare in piazza è forte e si esprime da tutti i settori del paese. 'Se al presidente è piaciuta la marcha di un milione mezzo la rifaremo tutte le settimane'!
Abbiamo colto al volo i Marmotas en el Bar in tour europeo per i loro 10 anni per portarli in studio prima del concerto al CSOA Forte Prenestino.Insieme a loro i veri complici per la realizzaione di questa iniziativa, ovvero i compagni del collettivo milanse della Rete in Difesa del Popolo Mapuche. Una bellissima trasmissione tra rap libertario, racconti , musica, libri e resistenza.
Grazie mille Marmotas!
Ospite Giovanni del Nido di Vespe che ci racconta il suo viaggio in Argentina e la proiezione di Roma allo Spazio in via de ciceri.
Susy Shock
Tremenda Jurìa
Sudor Marika
Molotov Live con Ana Tijoux
Tita Print
e non mi ricordo perché sono andata a braccio :)
Sull'estradizione di Facundo Jones Huala in Cile.
Nella giornata di ieri si è svolta l'udienza del processo per l'estradizione del Lonco Weichafe Faunco Jones Huala richiesta dal Cile. Trasportato da Esquel a Bariloche con uno schiramento di forze dell'ordine da stato di guerra ad accoglierlo, il processo si è svolto, per motivi di sicurezza, nella palestra un liceo statale di Bariloche. La sentenza si terrà lunedì prossimo.
Torniamo a parlare delle indagini sulla morte di Santiago Maldonado che non sono slegate da un certo clima politico in Argentina. Le elezioni no hanno aiutato la serenità di una storia già molto difficile dal punto di vista delle indagini e della ricerca della verità. Nello stesso momento arriva la notizia che finalmente vengono assolti dalle accuse del caso Luschinger Mackay la Machi Linconao e gli altri imputati dopo 15 mesi di carcere preventivo.