Oggi ricordiamo Thomas Sankara, Presidente del Burkina Faso, ucciso trentaquattro anni fa, il 15 ottobre del 1987, quando un commando armato irruppe nel palazzo in cui si stava svolgendo una riunione di gabinetto del Consiglio Nazionale della Rivoluzione e aprì il fuoco su Sankara e sui suoi uomini e dell' accordo tra la giunta militare del Mali e la compagnia paramilitare russa Wagner, una compagnia di sicurezza privata legata al Cremlino.
Radio Africa ,oggi parliamo della strage avvenuta nel villaggio di Sohlan nel nord est del Burkina Faso dove sono state uccise 160 persone in un attacco jihadista,approfondiamo il ruolo delle milizie territoriali dei volontari per la difesa della patria volute dal governo burkinabè,la debolezza dell'esercito,le condizioni di vita delle popolazioni locale e la presenza dei fondamentalisti nell'area dei cosidetti tre confini.
In Namibia si riparla del genocidio degli Herero e dei Nama perpetrato dai colonizzatori tedeschi tra il 1904 e il 1908,il primo genocidio del xx secolo,un accordo tra il governo tedesco e Windoek prova a mettere una pietra sopra il massacro ,fra le proteste dei discendenti delle vittime che reclamano ancora giustizia.
Un rapporto delle ONG Greenpeace Africa e Changing Markets ,mette a fuoco il saccheggio delle richezze ittiche della costa che si estende dal Senegal alla Guinea , dove la pesca selvaggia allo scopo di ricavare farina di pesce per aumentare le proteine nel cibo per cani e gatti e la produzione di olio di pesce per scopi cosmetici e farmaceutici sta depauperando i mari della costa di Guinea ,togliendo cibo e lavoro alle popolazioni locali che vivono della pesca.
Uganda, il 14 gennaio paese al voto in un clima di repressione, di uccisioni di manifestanti, attacchi contro i sostenitori e i militanti dell’opposizione, intimidazioni contro difensori dei diritti umani, rappresentanti della società civile e giornalisti.
Niger Mali strage di civili nell'area del Sahel
Dal 1 gennaio 2021, con l’entrata in vigore dell’ African Continental Free Trade Area (AfFTA), l’Africa diventa l’area di libero scambio più grande del Pianeta: 1,2 miliardi di persone e un PIL complessivo di 2.500 miliardi di dollari.
Un ricordo di Patrice Émery Lumumba assassinato il 17 gennaio 1961, primo politico liberamente eletto della Repubblica Democratica del Congo. Fu primo ministro tra il giugno ed il settembre del 1960.
Radio Africa oggi parla delle mobilitazioni e dell'aumento della repressione in Mali, ad un mese dal colpo di Stato; delle proteste in Algeria e dell'attacco alla libertà di stampa.
Oggi Radio Africa parla del Colpo di Stato in Mali, della gran confusione che regna ancora a Bamako, la capitale del Mali, e dell'intervista ad ACHILLE MBEMBE, filosofo camerunese, considerato uno dei più importanti teorici del post-colonialismo pubblicata su: https://www.jeuneafrique.com/mag/1033801/culture/achille-mbembe-la-memo….
Parliamo della grave crisi politica e sociale in Mali, approfondiamo la situazione di Cabo Delgado in Mozambico, dove gli investimenti delle multinazionali fanno aumentare la povertà e la militarizzazione del territorio.
Parliamo del movimento contro l'aumento delle bollette elettriche e per il controllo delle risorse petrolifere in Senegal; delle proteste antifrancesi e del fallimento dell'Operazione Barkhane in Mali; dello sfruttamento delle risorse e corruzione da parte di ENI nel Congo Brazzaville.
Parliamo di Algeria e le manifestazioni contro le elezioni farsa del prossimo 12 dicembre. Scontri in Mali. Burkina Faso grande manifestazione, Mozambico esiti elettorali ed in finale alcune note di coòore su ex Swaziland, ora Eswatini e Sud Africa.
- delle mobilitazioni in Liberia contro il governo Weah, che è stato eletto a gennaio 2018. In Liberia una parte della popolazione vive senza i servizi essenziali, come acqua corrente e energia elettrica, in parte riconducibile alla corruzione endemica;
- cosa si cela dietro i cosiddetti scontri etnici e religiosi in Mali;
- Sudan: è ripreso il negoziato tra i gruppi di opposizione e i militari, effetto della repressione del 3 giugno in cui l'esercito ha sparato sui manifestanti uccidendo più di 100 persone.
Mali: sabato 23/03 massacro in un villaggio di una zona centrale del paese, uccise dalle milizie Dogon e Bambara più di 160 persone del popolo Peul.Le milizie assunte in funzione anti-jihādista sono diventate bande incontrollate che compiono massacri della popolazione. Il governo ha ordinato lo scioglimento della milizia, in questa situazione si mescolano anche la mancanza delle risorse e la mancanza e la debolezza di un governo.
Zimbabwe e Mozambico: Catastrafo causata dal ciclone IDAI ha causato più di 300 morti e devastato paesi che hanno infrastrutture assolutamente deboli.