Torino - Aggiornamenti sul Centro di espulsione di Corso Brunelleschi
Dopo l'ennesima morte di stato in un centro di espulsione ci aggiorniamo sulla situazione e le mobilitazioni a Torino
Dopo l'ennesima morte di stato in un centro di espulsione ci aggiorniamo sulla situazione e le mobilitazioni a Torino
La Rete Antirazzista catanese in piazza contro la presenza di Frontex in città, contro le politiche europee di respingimento delle e dei migranti che ancora oggi uccidono nel Mediterraneo
Continuano le deportazioni dall'Italia e le proteste nel CPR di Ponte Galeria dove il 31 dicembre, dopo un tentativo di fuga un grosso contingente di Forze dell’Ordine è entrato nell’area maschile utilizzando gas lacrimogeni. In seguito i reclusi sono stati costretti a dormire fuori al gelo in gravissime condizioni.
Corrispondenza telefonica con una persona che è stata reclusa nel CPR di Ponte Galeria e da poco deportata in Tunisia. Partendo dalla sua esperienza, dal viaggio verso l'Italia alla quarantena e alla reclusione, parliamo della situazione nel CPR di Ponte Galeria e di come stanno funzionando le deportazioni, con uno sguardo sulla situazione economica e politica in Tunisia.
Buon Ascolto!
In collegamento telefonico con una compagna, proviamo a raccontare la situazione all'interno del CPR torinese di Corso Brunelleschi. Le deportazioni continuano a pieno ritmo, soprattutto verso la Tunisia, paese con il quale l'Italia ha stretto ormai da tempo accordi bilaterali per incentivare i rimpatri forzati. Nel frattempo, le condizioni di reclusione nel centro restano disastrose, come riportato dagli stessi prigionieri. Chiudiamo, infine, con le prospettive di lotta e solidarietà.
Partendo da un articolo comparso su Macerie riguardo le navi-quarantena e la situazione attuale nel Mediterraneo abbiamo discusso con un compagno in corrispondenza.
In collegamento con una compagna da Milano, ripercorriamo le vicende del CPR milanese che è stato da poco riaperto. La percezione in città e le prossime mobilitazioni.
Due corrispondenze sulla vicenda di un compagno attualmente rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria. Sulla vendetta dello stato contro chi non vuole abbassare la testa, le espulsioni e la situazione nel CPR di Ponte Galeria.
Buon Ascolto!
In collegamento telefonico con una compagna impegnata nella lotta contro i CPR, un aggiornamento sul lager di Gradisca d'Isonzo, dove da pochi giorni è morto un detenuto.
No CPR e No frontiere del Friuli Venezia Giulia ci parlano della situazione nel CPR di Gradisca d'Isonzo dove si sono riscontrati due contagi da coronavirus
La storia dei Centri di reclusione per immigrati (prima Cpt, poi Cie, ora Cpr) è una storia segnata da una conflittualità permanente di cui si sono fatti carico in prima persona i reclusi e che, di rivolta in rivolta, era giunta alcuni anni fa a compromettere seriamente la macchina della “detenzione amministrativa” e delle espulsioni. Negli ultimi mesi, mentre si procede al riallestimento di nuovi o rinnovati lager (“uno per ogni regione”, secondo i progetti che la Lega ha ereditato dal Pd), si sono verificate diverse esplosioni di rabbia in quei luoghi infami. Alcuni spunti di riflessione a partire da una chiacchierata con alcuni compagni e compagne di Torino.