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Leonardo

Aggiornamenti sulle mobilitazioni nell'università di Palermo, solidali con Luigi

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Corrispondenza con un compagno del collettivo studentesco Scirocco dell'Università di Palermo sulla contestazione a Leonardo dello scorso giovedì 18 aprile, giorno del Career day. Inoltre il compagno ci riporta il legame tra la mobilitazione e la solidarietà nei confronti del compagno Luigi, attualmente detenuto nel carcere di Alessandria.

COMUNICATO DEL COLLETTIVO SCIROCCO IN RISPOSTA ALLE MENZOGNE DELL’ A.D. CINGOLANI SULLA CONTESTAZIONE A LEONARDO AL CAREER DAY DELL’UNIVERSITA’ DI PALERMO

Rispondiamo a Roberto Cingolani e alla ministra Bernini in merito alle loro parole di ieri, ricostruendo prima i fatti accaduti durante la contestazione e poi il quadro politico che ci ha spinti alla contestazione. Abbiamo scelto di contestare la Leonardo spa al Career day della nostra università. Ci siamo organizzat3 per bloccare lo svolgimento del seminario della Leonardo, spingendoli a smontare il loro banchetto informativo, perché non possiamo tollerare che dentro i luoghi che attraversiamo ogni giorno vengano accolte a braccia aperte le aziende che sono in prima linea nella progettazione di tecnologia bellica di ultima generazione. Tecnologia che ha un uso sia militare, come i droni che permettono la guerra da remoto, che civile, come ad esempio i più moderni sistemi di controllo attraverso intelligenza artificiale. Non potevamo restare in silenzio mentre ci venivano a raccontare che il nostro sudore e i nostri sacrifici fatti per studiare sarebbero dovuti servire a progettare nuove macchine infernali con le quali combattere le guerre del presente e del futuro. Riconosciamo e abbiamo riconosciuto la differenza tra il gruppo dirigente della Leonardo spa e chi, invece, lì vi si trovava per lavorare. Così - ci sono video e foto a dimostrarlo - nessuna aggressione a danno di "tecnici e impiegati" è avvenuta né sarebbe mai potuta avvenire. Parlare ad un megafono e distribuire volantini è ben altra cosa. Abbiamo portato avanti un atto di democrazia, di informazione verso l3 nostr3 collegh3 e di contrasto ad un'azienda che specula sulla morte di interi popoli. Siamo studenti e studentesse che portano avanti una lotta giusta, quella contro la guerra sui popoli. Per noi, giovedì al Career day abbiamo scritto una grande pagina di democrazia portata avanti dagli studenti e delle studentesse, che sin dall'inizio dell'evento hanno trovato dentro i luoghi del sapere un preoccupante e grave numero di agenti della Digos politica, che hanno ripreso con le loro videocamere tutta la protesta della mattinata. Non abbiamo aggredito nessuno, come dichiarato dal Rettore Midiri dopo essere stato contattato dalla Ministra Bernini, e non l'avremmo mai fatto perché si tratta di lavoratori e lavoratrici, che sicuramente non vedranno neanche un euro dei 15 miliardi di utile netto che la Leonardo spa fa dall'escalation militare. Il nostro intervento ha avuto l'obiettivo di rovinare la loro presentazione, dando volantini che rivelano le operazioni militari della Leonardo, per informare l3 student3 interessat3. Il danno d'immagine però era diventato evidentemente troppo grosso, e così, quando divers3 student3 hanno fatto marcia indietro cambiando opinione sulla Leonardo e mostrandoci solidarietà e complicità, i tecnici e l3 lavorator3 hanno deciso sarebbe stato meglio allontanarsi dall'università. Ministri e gruppi dirigenti della Leonardo da ormai troppo tempo stanno cercando di criminalizzare coloro che si battono per la pace e che chiedono lo stop al genocidio. È avvenuto a Napoli, Roma e nelle altre università d'Italia, tra cui adesso quella di Palermo. Questo è quello che avviene in un momento di escalation militare: chiunque provi a far passare un messaggio opposto a quello governativo viene tacciato come terrorista, ironia della sorte anche chi lotta per chiedere lo Stop al Genocidio dell3 Palestinesi. Per questo giovedì abbiamo cacciato via Leonardo dalla nostra università, e per questo continueremo a lottare perché vengano rescissi anche tutti gli accordi di collaborazione con Israele. Oltre a questo pretendiamo che il professore Antonello Miranda, membro della fondazione Med-Or, si dimetta dal suo ruolo in questo braccio "culturale" di Leonardo.

Ma critichiamo anche più in generale che l'università neoliberale sia diventata inevitabilmente e ancora più di prima una vetrina costruita sulla base delle esigenze delle aziende con le quali si stabiliscono rapporti di collaborazione, normalizzando la retorica bellicista e guerrafondaia. E a pagarne il prezzo più di tutt3 è il popolo palestinese. La terra di Gaza in questi mesi è stata e continua ad essere macchiata dal sangue versato nel nome del colonialismo e dell'apartheid sistematica da parte dell'entità di Israele che, nei confronti del popolo palestinese, sta compiendo in questo momento un vero e proprio genocidio sotto l'egida dell'ideologia sionista. In un quadro di venti di guerra che imperversano in giro per il mondo abbiamo voluto poi ancora una volta gridare anche il nome di Luigi, Ali, Mansour, Anan e di tutt3 le compagn3 che in questo sono colpit3 dalla repressione. Vogliamo dire forte e chiaro che per noi Luigi, che si trova nel carcere di massima sicurezza di Alessandria a causa della violenta repressione dello Stato, è un esempio da seguire per il suo impegno antifascista e per la pace e che anche noi ci schiereremo contro la guerra con tutte le nostre forze, perché vogliamo che le spese militari vengano cancellate e vengano finanziati invece servizi sociali, scuole, ospedali. Noi non saremo mai il peso morto della storia, e per questo continueremo a lottare nei nostri luoghi di studio e di lavoro per chiedere la liberazione di Luigi e la cessazione di ogni rapporto di collaborazione accademica con Israele e con le fabbriche di morte come Leonardo. Giovedì abbiamo ottenuto una prima vittoria, Leonardo spa fuori da tutte le università italiane per almeno un mese. Continuiamo a testa alta a fare rete e ad organizzarci, per ribadire il nostro No alla guerra e al Genocidio palestinese, per far interrompere ogni accordo tra Unipa e Israele. Martedì 23 assemblea universitaria sul No alla Guerra, alle 17.30 all'edificio 1312 (di fronte all'ed. 19)
 
COLLETTIVO SCIROCCO Palermo,
20/4/2024

Sapienza: senato accademico pilatesco sul genocidio a Gaza

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Oggi alla Sapienza si è riunito il senato accademico che ha votato un documento che sancisce la distanza dalle richieste degli e delle studenti che nel frattempo manifestavano nell'ateneo per chiedere l'annullamento degli accordi con Leonardo, delle collaborazioni con le università israeliane e per le dimissioni della rettrice dal consiglio scientifico della fondazione Med-Or.

Un a prima corrispondenza racconta la mobilitazione studentesca  del pomeriggio , la seconda l'aumento della tensione fino al fermo di due studenti in seguito trasformati in arresti.

Le Università contro la guerra

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In questo redazionale abbiamo affrontato il tema della collaborazione da parte delle Università italiane con le industrie belliche. Da mesi si susseguono mobilitazioni da nord a sud, oggi abbiamo sentito una compagna di Milano che ci racconta la situazione del Politecnico, della Bicocca e della Statale; successivamente abbiamo avuto contatto con una compagna della Sapienza di Roma dove oggi si svolgerà un presidio dalle 15.30 in attesa della risposta da parte del Senato accademico riguardo la questione palestinese.

Nasce l'osservatorio contro la militarizzazione della scuola

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Nella prima parte della trasmissione riflettiamo sulla manifestazione antifascista di sabato 4 marzo a Firenze e sul lancio mediatico della triade Schlein-Conte-Landini.

Introduciamo poi la corrispondenza con una docente che ci illustra il nuovo "Osservatorio contro la militarizzazione della scuola" destinato a contrastare la sempre più pervasiva presenza delle Forze armate negli istituti scolastici: pcto, didattica, orientamento post diploma, fino alla vera e propria repressione, esercitata addirittura all'interno delle assemblee studentesche.

Le attività dell'osservatorio verranno presentate in conferenza stampa giovedì 9 marzo alle ore 12 a Montecitorio.

Nessuno mi può valutare

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Confronto in studio tra docenti vecchi e nuovi sulla questione della valutazione: dova va un sistema scolastico fondato su voti, "oggettività", "merito", prestazioni e test?

In conclusione corrispondenza con Antonio Mazzeo che deve affrontare un processo per diffamazione nei confronti di una dirigente scolastica in merito alla militarizzazione della scuola. Riflessione sull'invasione militare nella scuola italiana, ultimo caso il liceo targato Leonardo.

NO ALLA COLLABORAZIONE MILITARE TRA ITALIA E ISRAELE

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Durata 38m 27s

Con un compagno Palestinese parliamo del Presidio di sabato 29 ottobre a Roma davanti la sede di Leonardo e della situazione esplosiva in Cisgiordania, dove un nuovo movimento rivoluzionario sta crescendo tra l’immobilismo della classe politica palestinese, il collaborazionismo dell’Autorità Palestinese e la risposta violenta, razzista e coloniale da parte dell’occupazione sionista. Il nome di questo movimento di Resistenza è Areen al-Usood, ovvero Fossa dei Leoni.

PRESIDIO PER LA PALESTINA

NO ALLA COLLABORAZIONE MILITARE TRA ITALIA E "ISRAELE"

- In solidarietà con i prigionieri politici palestinesi

- Contro la collaborazione militare tra Italia e "Israele"

- Contro la politica guerrafondaia italiana e la guerra imperialista

- Contro il carovita e la crisi, la guerra la paghino i padroni

Sabato 29 OTT 2022 - H10:30

Piazza Monte Grappa (Roma)