Il viaggio neanderthaliano nelle lotte ambientali del Sud Italia.
Audio-report dell'incontro 'Resistere al Sud' tenutosi al Terzo Piano Autogestito della facoltà di Architettura. A seguire concerto del trio free folk "Turcos meet the little Devils".
Durante la nostra conduzione del Ponte radio e in occasione della manifestazione nazionale di NUDM del 23 novembre a Roma e Palermo parliamo di autodifesa femminista presentando due libri: L'autodifesa delle donne delle storiche Simona Feci e Laura Schettini e Avrei voluto da giovane solo vivere della poeta Nadia Alba Augustoni.
Quanta parte di noi è petrolio? Tanta. Dai vestiti ai cibi che consumiamo. ENI, eccellenza del colonialismo italiano, con il suo fatturato da 154 miliardi di dollari nel 2023 è stata portata a processo da Greenpeace e REcommon. Nel frattempo in Sud Italia si mobilitano contro ENI, Shell e Total che devastano l'ambiente lucano e i rapporti fra gli abitanti della Val d'Agri. Intervistiamo Re:Common e un compagno di Ape Salerno sui processi a Greenpeace e Re:Common e sul Petrolgate in Basilicata e riprendiamo il materiale di Mimmo Nardozza, film maker independente che cura il progetto Maldagri con il quale abbiamo parlato.
Restiamo con la mente, col cuore e i microfoni in Medioriente.
In questa puntata del Ponte Radio seguiamo ancora da vicino la situazione in Palestina e in Libano. Ascoltiamo gli aggiornamenti sulla Palestina dalla giornalista e scrittrice Cecilia Dalla Negra, quelli sul Libano dalla responsabile d'area di Cospe Francesca Annetti, un punto di vista macroeconomico e geopolitico sulle guerre di Israele da Davide di Dazibao. E ancora: un intervento della attivista palestinese Shatha Abou Srour, da Betlemme, che ci dice del dramma nel dramma delle persone portatrici di handicap a Gaza e della dolorosa condizione dei prigionieri palestinesi; un'intervista a un attivista israeliano dissidente, membro dell'organizzazione Ta'yush, che ci parla della condizione di esistenza e della possibilità di resistenza oggi in Israele; un contributo degli Studenti per la Palestina, che raccontano la vittoria ottenuta con la loro lotta di boicottaggio accademico e denunciano gli accordi tuttora in corso fra università, ministero della Difesa e complesso militare-industriale, in Italia e Israele.
La formalizzazione di tecniche repressive è l'ennesimo effetto della strategia di controllo nella società occidentale. Il viaggio neanderthaliano divora il disegno di legge sicurezza 1660 e lo vomita con il racconto delle lotte più accese in citta. Non è la democrazia ad essere in pericolo, ma il suo fantasma che continua a provare a schiacciarci.
Nella puntata di oggi, collegata al tema del DDL 1660 come tutte quelle di questo mese, facciamo una genealogia dei provvedimenti di sicurezza urbana. Partiamo dal 2001, passiamo per il femminicidio di Giovanna Reggiani - strumentalizzato tanto dalla destra quanto dal centrosinistra in ottica securitaria, gli sgomberi dei campi rom, l'aumento dei poteri ai sindaci e alle polizie locali.
Tutto in nome di una sicurezza urbana che concretamente significa l'allontanamento di ogni devianza dai luoghi per bene delle nostre città.
Ponte Radio, seconda puntata a tema DDL 1660: un contributo da Alessandro dei SiCobas di Milano, uno da un compagno del CALP di Genova e uno da una compagna toscana sulla giornata del 5 ottobre a Roma.
Il DDL sicurezza 1660, approvato a settembre nella Camera e ora in esame al Senato, continua la tendenza degli ultimi decenni a far rientrare ogni fragilità sociale in un'ottica punitiva. Introduce una trentina di modifiche al codice penale, formulando venti nuovi reati, estendendo sanzioni e aggravanti, e andando così a reprimire le proteste secondo il paradigma del dirittopenaledelnemico.
Dopo la cartolina tratta da Boza! Diari dalla frontiera, parliamo con Enrico Gargiulo, sociologo e coautore di Polizia. Un vocabolario dell'ordine, con cui approffondiamo i concetti di Sicurezza e Ordine Pubblico. Segue un intervista a Riccardo Ronchi e Antonio Mancino, avvocato dell'associazione Mutuo Soccorso per la Libertà di Espressione di Imola (Bologna), che ci parlano di panpenalizzazione e fanno una disamina di alcuni degli articoli.
COn Nonunadimeno Roma e l'Assemblea dei consultori del Lazio parliamo della giornata del 28 settembre dove in tutta Italia si scenderà in piazza per continuare a ribadire che vogliamo l'aborto libero e gratuito. Apriamo con Silvana Agatone dell'associazione Laiga e poi diversi contributi da varie realtà in Italia che scenderanno in piazza domani: Marche, Pavia e Alessandria.
In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato, tramite la voce di Alessandro Orsetti, delle mobilitazioni di Ottobre per chiedere il rilascio di Öcalan capo spirituale della rivoluzione Curda nel Rojava, raccontando brevemente della storia del confederalismo democratico.
E' iniziato poi uno strano viaggio in cui abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.
Gli investimenti dell'Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull'alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all'immigrazione dell'EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell'accoglienza per ingraziarsi l'Europa. L'operazione Open Balkan fallita che mostra l'inutilità di calare soluzioni dall'alto come fa L'EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell'acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.