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l'aquila

L'Aquila, a dodici anni dal terremoto

Data di trasmissione
Durata 27m 45s

Il 6 aprile 2009 un terremoto metteva in ginocchio L'Aquila e l'Abruzzo, a dodici anni di distanza il processo di ricostruzione prosegue fra luci e ombre, mentre la mobilitazione popolare non accenna per fortuna a scemare e le giovani generazioni diventano protagoniste. Un'attivista del comitato 3e32 ci racconta l'atmosfera che si vive nel capoluogo.

Per maggiori informazioni:

https://www.3e32.org/

https://opendataricostruzione.gssi.it/home

 

Concluso con una condanna il primo grado del processo contro 3 compagne a L'Aquila

Data di trasmissione
Durata 6m 4s

Si è concluso il primo grado del processo per diffamazione da parte dell'avvocato Antonio Valentini nei confronti di tre compagne del movimento di solidarietà femminista

Il giudice ha raddoppiato la pena chiesta dal PM in €1000 derubricando la diffamazione da a mezzo stampa a semplice

La vicenda riguardava l'invito da parte dell'associazione Ilaria Rambaldi Onlus all'avvocato Valentini presso la casa internazionale delle donne di Roma. Le femministe si opposero perché l'avvocato Valentini aveva difeso in maniera ignobile lo stupratore Francesco Tuccia. E da qui è partita la denuncia per diffamazione.

Durata 6' ca.

SCIOPERO DELLA FAME: aggiornamenti sulle compagne e i compagni - PRESIDIO AL CARCERE DI L'AQUILA [domenica 23/6]

Data di trasmissione
Durata 25m 17s

DOMENICA 23 GIUGNO – ORE 15:00

TUTTE E TUTTI A L’AQUILA, ANCORA UNA VOLTA!

PRESIDIO AL CARCERE DI PRETURO

Anna e Silvia, anarchiche rinchiuse nella sezione di Alta Sicurezza 2 del carcere di Preturo, il 29 maggio hanno intrapreso uno sciopero della fame.

Chiedono il trasferimento in un altro carcere e la chiusura della sezione A.S.2 de l'Aquila.

Altre anarchiche ed altri anarchici prigioniere/i le hanno affiancate in questa lotta entrando a loro volta in sciopero della fame nelle carceri di Ferrara, Alessandria, Sollicciano (Firenze), Lucca, Uta (Cagliari).

Numerose azioni di solidarietà sono state compiute in Italia e in altri paesi.

Ora tutti sanno che il trattamento a cui le due compagne sono sottoposte nel super-carcere de L’Aquila è emanazione diretta delle regole imposte nelle sezioni immediatamente prossime alla loro, quelle a regime di 41bis, che qui contengono circa 150 persone.  

Ora tutti sanno che il regime di 41bis regolamentato dal D.A.P. per conto del Ministero della Giustizia dello Stato Italiano istituzionalizza la tortura.

La notizia della prosecuzione dello sciopero della fame, in seguito ad alcune azioni che hanno costretto media e TG a parlarne, ha raggiunto anche le celle del 41bis del carcere di Preturo. Lunedì 17 giugno è iniziata una battitura nella sezione femminile, che è andata avanti nei giorni, per la durata di mezz’ora. La sua eco è arrivata fino alle sezioni di 41bis maschili, dove si è rafforzata, perché altri detenuti hanno iniziato a battere sulle sbarre.

Il 20 giugno, un’altra anarchica è stata portata nella stessa sezione A.S.2 per la cui chiusura Silvia, Anna, gli altri - tra cui Marco e Alfredo anche loro ancora in sciopero della fame - e noi tutti/e ci stiamo battendo. Si tratta di Natasha, arrestata un mese fa in Francia, portata a Roma-Rebibbia in seguito all’estradizione e tradotta infine nel carcere de L’Aquila.

Al suo arrivo ha formalizzato la sua adesione allo sciopero della fame in corso, iniziato da lei due giorni prima a Rebibbia.

Il medico che da settimane sta facendo richiesta di entrare a visitare Silvia e Anna non ha ancora ricevuto l'autorizzazione.

Alla 4° settimana di sciopero della fame dobbiamo, e vogliamo, tornare sotto le mura del carcere de L’Aquila.

Al fianco delle nostre compagne. Al fianco di tutti e tutte le detenute in lotta.

I Compagni e le Compagne

21 giugno 2019

Social network & diffamazione: giornalista a tua insaputa

Data di trasmissione
Durata 1h 36m 42s

Il 25 gennaio si terrà a L'Aquila la prossima udienza di un processo per diffamazione ai danni di 3 compagne. Facciamo un approfondimento non tanto sul merito del processo ma sugli aspetti relativi all'utilizzo dei social network per far circolare informazioni. Se legalmente qualunque messaggio sui social network può essere considerato una "pubblicazione a mezzo stampa", questo è percepito in maniera molto diversa nel pensiero comune.

Intanto, l'uso di tutti i social network, ma soprattutto di Facebook, continua a crescere, malgrado scandali quali il caso Cambridge Analytica.