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Palestina

Palestina: assemblea territoriale e studentesca a Marino

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Le manifestazioni che si sono tenute in tutta Italia circa due mesi fa, culminate nel corteo oceanico del 4 ottobre a Roma, hanno dimostrato come l’opposizione al genocidio sia ormai penetrata nella coscienza popolare. Non hanno fatto eccezione i Castelli Romani, dove diverse scuole si sono mobilitate in modo massiccio. A distanza di qualche settimana, risulta però evidente che le grandi scadenze centrali non bastano. L’annuncio della tregua ha diminuito l’attenzione mediatica sulla Palestina, senza tradursi nella sospensione dei massacri né della lotta di liberazione. La resistenza palestinese si oppone al colonialismo d’insediamento sionista da un secolo e non potrà che proseguire in futuro. Il movimento di solidarietà deve quindi diventare, a sua volta, una realtà politica di lunga durata, capace di radicarsi nelle lotte sociali e nella nostra vita quotidiana. La mobilitazione per la Palestina non va separata dai conflitti di classe, dalle vertenze in difesa dei nostri territori (come quelle contro gli inceneritori o la speculazione edilizia), dalle lotte di genere, dall’esigenza di conquistare spazi liberi dalle logiche del profitto . La Palestina ci riguarda cioè in prima persona, anche perché lo stato italiano è legato a doppio filo a quello sionista . Gli interessi che vincolano l’imperialismo di casa nostra a Israele sono gli stessi che impongono il riarmo in Europa, nel tentativo di preservare il declinante predominio occidentale sul resto del mondo. Sia per cercare di incidere sulle profonde complicità italiane, sia per collegare il sostegno alla resistenza palestinese con le altre istanze sociali, dobbiamo trovare forme di coordinamento territoriale che siano capaci di attecchire anche nelle periferie e nelle province, non solo in occasione dei cortei nazionali. Sostenere la lotta di liberazione anticoloniale della Palestina significa rifiutare il futuro di sfruttamento e guerra in cui vorrebbero costringerci. Significa contrastare un sistema che produce morte e lottare per la nostra stessa liberazione.

Su tutto questo, Assemblea territoriale e studentesca A Marino - Sabato 6 dicembre, ore 16:00 - Centro Sociale Ipò, Via Capo d'Acqua 2

Parlami di Gaza a Terni

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Parlami di Gaza è arte, musica e testimonianza in un'unica esperienza. E' la cultura viva di tre giovani palestinesi che ti arriva addosso. Una cultura che è memoria resistente, è un archivio vivente che attraversa generazioni e frontiere nonostante tentativi sistematici di cancellazione. Da oltre 77 anni il popolo palestinese porta una storia ferita che ci riguarda e che oggi più che mai ci spinge ad impegnarci nei modi più diversi per smascherare le logiche genocidarie che cercano di cancellare un intero popolo. La cultura come gesto politico, come forma di responsabilità collettiva è sicuramente uno dei tanti insegnamenti del popolo palestinese che abbiamo deciso di fare nostro e sostenere, sperando che tante altre persone si lasceranno contagiare.

Vi aspettiamo a Terni, sabato 6 dicembre a Palazzo Gazzoli in Via del teatro Romano 13  alle ore 18:00 avrà inizio lo spettacolo teatrale. Lo spettacolo è gratuito. L'ingresso sarà libero fino esaurimento posti. Info e prenotazione (non obbligatoria ma gradita): visionihandala@inventati.org

Anzio, Nettuno e Aprilia per la Palestina libera

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Siamo felici di invitarti all'evento di solidarietà con il popolo Palestinese, organizzato dal Coordinamento di Solidarietà con la Palestina di Anzio-Nettuno-Aprilia, che si terrà l'8 Dicembre presso La Fattoria Riparo. Sarà una giornata speciale dedicata a cibo, musica, artigianato, libri e interventi di volontari tornati dalla Cisgiordania, con l'obiettivo di sostenere le famiglie palestinesi. Per aiutarci a organizzare al meglio, è utile prenotare la tua partecipazione. Puoi farlo tramite il QR code presente sulla locandina, oppure utilizzando il link: https://forms.gle/cLtWora1ZFMuyDscA.

I hear your silence - viaggio fotografico nelle vite di persone queer arabe

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Oggi abbiamo presentato la fanzine "I hear your silence" che racconta la vita e la resistenza di attivist* queer in Libano, Giordania e Tunisia. In studio con noi Daniela Sala, giornalista e fotografa (Fada Collective) che ha curato la fanzine, e Hasan Kilani, attivista queer e scrittore giordano palestinese. Con Hasan parliamo anche di come lottare contro il pinkwashing israeliano e di come creare pratiche di lotta queer internazionalista e decoloniale.
 

Campagna BDS, bilancio e rilancio

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Con un compagno del movimento BDS, facciamo un bilancio del boicottaggio allo stato sionista dopo l'assemblea nazionale che si è tenuta la scorsa settimana. La campagna BDS non si ferma: tante le campagne che verranno lanciate nei prossimi tempi e che seguiremo dai microfoni di questa radio.

Sassari: contro l'ampliamento della fabbrica di morte RWM

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In Sardegna tra Domusnova e Iglesias, gli stabilimenti della Rwm, fabbrica di armi della multinazionale tedesca Rheinmetall sono stati contestati molte volte nei 1 anni che ci separano dall'apertura come fabbrica di morte, per le nocività che subiscono lavoratori e lavoratrici sia all'interno e chi lavora la terra nelle vicinanze. La protesta oggi porta anche il segno della lotta contro il genocidio nella Striscia di Gaza visto che le armi di questa multinazionale vengono usate da Israele.

L'Assemblea per la Palestina di Sassari oggi era nuovamente in piazza contro il genocidio ed anche per denunciare una novità ancora poco nota ossia la decisione del governo italiano e della giunta odde di ampliare lo stabilimento.

Prossimamente ci saranno altre manifestazioni, a partire da domani 29 novembre e poi 4 dicembre con un sit in sotto il Consiglio regionale a Cagliari, la partecipazione chiamato per il 12 dicembre da Cgil e un corteo sotto la fabbrica RWM il 13 dicembre. 

Ne parliamo con un compagno dell'Assemblea per la Palestina di Sassari

Prossimi appuntamenti di lotta per la Palestina

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Domani 29 novembre 2025 manifestazione nazionale per la Palestina a Roma, appuntamento alle ore 14 a piazza San Paolo.

Oltre a questo importante appuntamento, tante iniziative in solidarietà con la popolazione palestinese, a fianco della resistenza, di denuncia del genocidio e delle complicità occidentali con questo nei giorni 28, 29, 30 novembre e 1 dicembre

Salerno: nessun porto per il genocidio. Presidio

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Questa mattina ancora una manifestazione della campagna No Harbour for Genocide davanti al porto di Salerno, insieme ai portuali SI Cobas in sciopero, per denunciare e bloccare l'uso del terminal per il trasporto di armi dirette a Israele. E' la terza manifestazioni a partire dal 22 settembre quando circa duemila persone occuparono il porto e riuscirono a imporre un colloquio con la società terminalista a cui fu posta la richiesta poi ribadita il 3 ottobre e portata anche oggi in strada: basta uso dei porti per le armi del genocidio. Ne parliamo con una compagna della campagna No Harbour for Genocide.

Roma: corteo per lo sciopero da piazza Indipendenza a Barberini

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Oggi sciopero generale indetto da COBAS, CUB, ADL Varese, CUB SUR, SGB,
SBM, ADL COBAS, CLAP, SIAL COBAS, COBAS, Cobas Scuola, S.I, USI, USB,UNICOBAS. Il corteo è partito da piazza Indipendenza (da cui potete ascoltare la prima corrispondenza) diretto a piazza Barberini. Una seconda corrispondenza quando la manifestazione ha raggiunto il ministero dei trasporti.