Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa

Palestina

Novità sulla seconda udienza per Anan, Ali e Mansour

Data di trasmissione

Abbiamo parlato, direttamente dalla Corte di Appello l'Aquila, con un compagno solidale che ci ha raccontato alcune novità della seconda udienza del processo contra Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh per esercitare il loro diritto alla resistenza. Lui ci ha riferito anche come si è svolta l'assemblea del martedì 15 aprile, all'aula “Majorana” alla Facoltà di Fisica della Sapienza, per organizzare il 25 aprile antifascista e antisionista.    

Nella seconda corrispondenza un commento dell'avvocato di Anan 

Che vuol dire fare la giornalista in Egitto

Data di trasmissione

Hadeer viene da una famiglia molto politicizzata che da sempre si è occupata di informazione e giornalismo. Suo nonno ha anche pagato con il carcere scrivere denunciando la realtà repressiva egiziana. Ma cosa vuol dire oggi fare la giornalista in Egitto? Di questo parliamo con Hadeer ma anche di femminismo, di Palestina, della repressione e della vita in un paese sempre più difficile da vivere. L'intervista è in arabo e italiano. 

12 APRILE TUTTE E TUTTI IN PIAZZA! CON LA PALESTINA NEL CUORE!

Data di trasmissione
Durata

12 APRILE CORTEO NAZIONALE A MILANO per una PALESTINA LIBERA!

ore 14.30 Piazza Duca D’Aosta

PER fermare il genocidio e la deportazione del popolo palestinese a Gaza e Cisgiordania.

PER fermare il riarmo e l’economia di guerra come soluzione alla crisi di un sistema economico basato sullo sfruttamento di classe e la depredazione di ogni risorsa del pianeta.

PER fermare il decreto sicurezza – NO allo stato di polizia.

Ne parliamo con un compagno del CSA Vittoria

per maggiori informazioni:  https://www.csavittoria.org

Roma: sabato 12 aprile a Montecitorio per la Palestina

Data di trasmissione
Durata

(S)VEGLIA PER LA PALESTINA   Sabato 12 aprile h 21.00 a Piazza Capranica

Il genocido e la pulizia etnica in Palestina continuano e si intensificano giorno dopo giorno. Con la rottura della finta tregua a Gaza, da parte d' Israele, le violenze contro i civili, giornalisti, sanitari e contro tutto il popolo palestinese si sono intensificate a Gaza e in Cisgiordania. Inoltre, Israele sta portando avanti il progetto sionista espandendo la guerra in tutto il medio oriente, continuando a bombardare-violando il cessate al fuoco-in Libano, Siria e Yemen; con l' obiettivo di raggiungere il progetto della "Grande Israele". Crediamo sia importante continuare a muoversi e mobilitarsi in solidarietà con il popolo palestinese e con tutti i popoli oppressi dal colonialismo sionista non solo nelle piazze ma anche dinanzi alle istituzioni responsabili e complici del genocidio del popolo palestinese.

Dobbiamo chiedere:

-l'immediata rottura dei rapporti con Israele, -l'embargo sulle armi, -sanzioni -rottura dell'accordo UE-Israele -presa di posizione delle istituzioni italiane ed europee contro il genocidio e in solidarietà con il popolo palestinese.

RETE ANTISIONISTA PER LA PALESTINA ROMA.

I passi più urgenti per interrompere il genocidio in Palestina

Data di trasmissione
Durata

In un mondo che va sempre più veloce vogliamo prenderci 90 minuti per fermarci a riflettere. Vogliamo interrompere per 90 minuti quel ritmo caotico e frenetico che contraddistingue la metropoli, così come l'informazione digitale.
Questa trasmissione ha l'ambizione di essere uno strumento di approfondimento che ci permetta di superare l'opinionismo in favore di un'elaborazione più sfaccettata e collettiva, a partire da esperienze individuali e da voci che nel dibattito pubblico sono delegittimate.
Chiacchiere al bar vuole conservare la leggerezza colloquiale e il valore esperenziale del bar, lasciandosi alle spalle invece sedie, tavolini e la superficialità della chiacchiera. Con questa trasmissione ci piacerebbe approfondire tematiche di attualità a partire dai punti di vista che in genere non trovano spazio negli strumenti canonici di trasmissione del pensiero.
Concretamente, la trasmissione vorrebbe fare largo utilizzo delle voci di persone che vengono registrate prima della diretta. Il momento della diretta sarà uno spazio per introdurre il tema, le voci e per esprimere le nostre riflessioni.
La radio oltre la radio; il bar ma senza il bancone.


In questa seconda puntata ci interroghiamo su che possibilità ci sono, e abbiamo, per interrompere il genocidio in atto in Palestina. Ne parliamo con diverse voci raccolte sia in bar a Roma ma anche da altre parti d'Italia. Nella parte finale della trasmissione sentiamo anche la voce di un palestinese e di un ragazzo italo-marocchino.

I falsi miti biblici inventati dal sionismo

Data di trasmissione

In questo redazionale abbiamo parlato con Paolo De Prai, militante comunista e laureato in teologia, sulla strumentalizzazione dei testi religiosi che realizza il sionismo per giustificare il genocidio contro il popolo palestinese.

De Prai parteciperà, insieme a Moni Ovadia, all'incontro "Terra di Palestina: smascherare i falsi miti biblici inventati dal sionismo", che si terrà il sabato 5 aprile a partire delle ore 10 nella Palestra Popolare Baccelli (Trullo), organizzato dal Collettivo Palestina Roma Trullo.

Lo Stato italiano processa la resistenza palestinese

Data di trasmissione

In comunicazione diretta dall'Aquila, abbiamo parlato con Vincenzo sull'inizio del processo contro Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh. Abbiamo anche parlato con un compagno dei Giovani Palestinesi Italia sul fatto che, con questo processo, lo Stato italiano cerca di condannare il diritto internazionale alla resistenza.

Antisemita: una parola in ostaggio

Data di trasmissione

Con la professoressa e semiologa Valentina Pisanty presentiamo il suo ultimo libro, Antisemita, una parola in ostaggio. Partiamo iniziando a parlare dell'ultima Conferenza organizzata a Tel Aviv che per la prima volta ha visto la presenza di tantissime personalità politiche di destra che hanno diffuso l'antisemitismo come pratica politica. 

Tanto che il CEO della Lega Anti-Defamazione Jonathan Greenblatt e il filosofo francese Bernard-Henri Levy - entrambi originariamente programmati per tenere i discorsi di apertura - insieme al rabbino capo britannico Ephraim Mirvis, sono stati tra coloro che hanno annullato la loro partecipazione all'evento proprio per la preoccupazione che ospistare politici di estrema destra avrebbe legittimato i loro movimenti che hanno una lunga storia di antisemitismo, negazione dell'Olocausto e razzismo.

Tornando alla parola la Professoressa ci dice che "è  stata sequestrata dal lessico, è stata prelevata su sollecitazione delle destre israeliane che negli ultimi decenni con la collaborazione di istituzioni americane ed europee ne hanno cambiato significato in un senso conveniente all'agenda perseguita dai recenti governi israeliani. Stravolto il senso originale  della parola antisemita che si era consolidato negli ultimi secoli. L'eterno ebreo contro il quale si accaniscono gli antisemiti, un cospiratore, un doppiogiochista, qualcuno che trama nell'ombra,  qualcuno che contemporaneamente  è comunista o bolscevico e capitalista, disgregatore della società occidentale". Questa parola oggi invece finisce per essere usata con lo scopo di  indicare qualsiasi critica radicale alla politica israeliana e così antisemitismo e antisionismo sono andate a collassare in un unica categoria. Operazione pericolosissima che sta portando ad incriminare chiunque sostenga la Palestina.