Regno Unito e la guerra in Ucraina
La guerra vista dal Regno Unito: governo cinico, rifugiati, oligarchi e Westsplaining
I siti ucraini (in inglese) di cui si è parlato durante la trasmissione:
La guerra vista dal Regno Unito: governo cinico, rifugiati, oligarchi e Westsplaining
I siti ucraini (in inglese) di cui si è parlato durante la trasmissione:
Un mese di guerra e a noi sembra di leggere un copione già scritto.
Grande è la confusione sotto il cielo e nemmeno noi potremmo averci capito granché, sarà per questo che dal futuro ci arrivano macabre rivelazioni...
Abbiamo parlato con un compagno che ci ha aggiornato sulle moblilitazioni NO-MUOS della scorsa settimana in Sicilia.
Contestazioni a Sigonella, base americana in Sicilia, da dove partono e vengono comandati i droni che vengono usati nel conflitto in Ucraina dalla Nato.
Arriviamo sempre tardi.
Ma ci vedremo lungo?
Corrispondenza estratta dall'assemblea radiofonica del 20-03-2022.
Contattiamo Maurizio Vezzosi, un giornalista freelance inviato a Donetsk che ci parla della sua esperienza diretta a Mariupol, dandoci qualche aggiornamento ed esponendoci il punto di vista russo sull'invasione dell'Ucraina.
Seconda assemblea radiofonica sul tema della guerra in Ucraina.
Abbiamo cercato di fare il punto, tra le altre cose, sulle iniziative contro la guerra che si stanno organizzando in tutto il territorio nazionale.
Varie corrispondenze tra cui quella di Maurizio Vezzosi direttamente dal Donbass e dai compagni di A Foras dalla Sardegna
Disertiamo la guerra!
La prima parte della puntata di oggi è dedicata alla crisi dei chip. Da un paio di anni, infatti, buona parte dell'industria dei chip non riesce a tenere testa alle richieste. Analizziamo i motivi di questa situazione, toccando questioni di tecnologie produttive, industriali, ma anche di carattere geopolitico per quanto riguarda l'estrazione delle materie prime. A proposito: l'Ucraina fornisce la metà del neon mondiale; il neon, tra le altre applicazioni, ha la produzione di laser di precisione per l'industria dei chip.
Nella seconda parte raccontiamo alcune notizie sulla disinformazione ormai dilagante.
Microfoni aperti per discutere del clima belligerante ce impera sui mezzi di informazione mainstream e nelle piazze del Pd e per analizzare più approfonditamente le motivazioni scatenanti del conflitto in Ucraina. Tante le telefonate anche sul ruolo dei compagni e delle compagne in questo momento in cui bisognerebbe scendere in una grande piazza contro tutti gli eserciti e le armi.
Come potevamo esimerci dal mettere la nostra zampetta nel marasma bellico? Anche questa volta ITLAD ha miseramente fallito nell'obbiettivo di capirci qualcosa nonostante l'aiuto preciso e puntuale di chi ne sa più di noi su questo bel casino in terra ucraina.
Scherzi a parte, abbiamo cercato di dipanare questa astrusa matassa tentando di dare una chiave di lettura più vicina a noi. Siamo partiti dalle radici di questo conflitto, dagli 8 anni di guerra in Donbass, fino ad arrivare ad oggi, a questa guerra assurda tra potenze imperialiste e a ribadire che la Nato è uno strumento fuori dal tempo e dalla storia che va immediatamente abolito.
Poi un compagno addentro alle questioni russe, ha rischiarato le nostre ingarbugliate visioni del conflitto, facendo chiarezza sulla situazione e fornendo una fotografia del momento attuale in quelle zone e delle possibili evoluzioni.
Ovviamente non sono mancate amenità e sciocchezzuole che vi invitiamo a saltare a piè pari!
Intervista a Lorenzo Lamperti giornalista corrispondente per La Stampa ed il Manifesto da Taipei, capoluogo di Taiwan. Gli abbiamo chiesto quale tipo di narrazione si sta dando in Asia Orientale del conflitto in Europa, delucidazioni sul ruolo e le volontà di Pechino e le reazioni del governo di Taiwan.