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autodeterminazione

RU486: nelle Marche la giunta di destra vieta l'aborto farmacologico

Data di trasmissione
Durata 20m 7s

La regione Marche segue le orme dell'Umbria: no alla somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori, non applicando le linee guida del Ministero della Salute. Ennesima occasione di attacco all’autodeterminazione e alla libertà di scelta delle donne. Ne parliamo con una compagna di Non Una di Meno Marche.

Sul mio corpo decido io! Parliamo seriamente di RU486 con Elisabetta Canitano

Data di trasmissione
Durata 30m 43s

Accelera l'odiosa campagna di Pro Vita & Famiglia contro l'aborto e la Ru486. Nei giorni scorsi in molte città italiane è apparso un loro manifesto che paragona la pillola RU486 ad un veleno e ad un crimine l’assunzione sui cui è scritto “Prenderesti mai del veleno? Stop alla pillola abortiva, mette a rischio la salute” e rappresentata una donna apparentemente morta a terra, con una mela morsa vicino, presumibilmente un frutto avvelenato che avrebbe dovuto simboleggiare la pillola RU 486. Contro la disinformazione e chi vorrebbe negare l'autodeterminazione e la libertà di scelta delle donne questa mattina con la ginecologa Elisabetta Canitano proviamo a dare contezza di cosa sia realmente la RU486, di come agisce, di come la sua assunzione sia regolata nel nostro paese.

I cimiteri dei feti e l'attacco alla libertà e all' autodeterminazione delle donne

Data di trasmissione
Durata 0m 11s

Con Elisabetta Canitano commentiamo la denuncia su Facebook da parte di una donna residente a Roma che, sette mesi dopo aver subìto un aborto terapeutico presso l’ospedale San Camillo, ha trovato il proprio nome e la data dell’operazione associati alla tomba di un feto presso il cimitero Flaminio. Contro la sua volontà e senza il suo consenso.

Fuori l'obiezione di coscienza dai consultori!

Data di trasmissione
Durata 23m 44s
11 settembre h 16:00 presidio alla Regione Lazio, piazza Olderico da Pordenone
 
È ora di cambiare musica: fuori l'obiezione di coscienza dai consultori
Aborto farmacologico con la RU486

Autodeterminazione

Il Coordinamento delle Assemblee delle Donne e delle Soggettività LGTBQIPA+ dei Consultori del Lazio ha da anni intrapreso una lotta in difesa dei Consultori e, fin dalla scrittura del primo documento inviato in Regione nel luglio del 2018, ha chiesto il rispetto della legge che non riconosce la possibilità di obiezione nei consultori. Le nuove linee guida del governo, che allargano fino alla nona settimana la possibilità di assunzione della RU486 indicando che questa assunzione possa avvenire anche presso i consultori pubblici come sempre abbiamo richiesto, sono una grande vittoria, frutto delle mobilitazioni del movimento femminista e transfemminista. Si potrà finalmente, come già avviene in molti altri paesi, abortire senza ricovero e senza inutili interventi chirurgici!

Ma tutto questo non ci basta. Dalle parole bisogna passare ai fatti! L'obiezione di coscienza non può essere tollerata all'interno dei consultori

VOGLIAMO RISPOSTE CHIARE E IMPEGNI PRECISI:

il trasferimento in altre strutture di tutto il personale obiettore ad oggi presente nei consultori in conformità con la legge 194 e il Decreto 152/2014 della Regione Lazio

 l'applicazione immediata delle nuove Linee Guida sulla 194 emanate dal Ministro della Salute Speranza e che si individui nei consultori la sede privilegiata per l'aborto farmacologico (RU486)

la riapertura dei consultori chiusi e le assunzioni necessarie a garantire equipe al completo

programmi di educazione alla contraccezione, alla sessualità, all'affettività e alle differenze di genere nelle scuole e all'interno dei consultori

programmi partecipati e condivisi dalle donne e dalle libere soggettività, senza limiti di età per l'autodeterminazione sul proprio corpo, sul proprio genere e orientamento sessuale.

Coordinamento delle Assemblee delle Donne e delle Soggettività LGTBQIPA+ dei Consultori del Lazio

Aggiornamenti da Non Una di meno Verona

Data di trasmissione
Durata 18m 1s

Da Verona aggiornamenti sul convegno che si terrà dal 29 al 31 marzo 2019 (XIII World Congress of Families) a cui donne, lesbiche, soggettività LGBTQI, transfemministe, antifasciste, antirazziste di Verona risponderanno proponendo durante quelle giornate, una serie di eventi, dibattiti, incontri performance che convergeranno in una piazza transfemminista e resistente. Poi aggiornamenti sulla mozione antiabortista

Senti qui le vecchie corrispondenze:

https://www.ondarossa.info/newsredazione/2019/01/verona-contro-linternazionale

Manifestazione Agitazione Permanente - Verona Sabato 13 Ottobre ore 15

Data di trasmissione
Durata 12m

Con una compagna di Verona parliamo del corteo di Sabato 13 Ottobre e del clima nella città di Verona.


 

ECCO PERCHE' SAREMO TUTT* IN PIAZZA.

Non Una Di Meno lancia lo stato di agitazione permanente

Con i nostri corpi resistenti daremo inizio allo stato di agitazione permanente lanciato da Non Una di Meno. Sabato 13 ottobre ci mobiliteremo a Verona per l’aborto libero, sicuro e gratuito, una presa di parola contro il governo giallo-verde e parte della battaglia delle femministe di tutto il mondo.

La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha approvato una mozione che proclama Verona “città a favore della vita” e che finanzia progetti e associazioni cattoliche per la cosiddetta “adozione del feto”. Nelle prossime settimane tornerà probabilmente in discussione al consiglio comunale di Verona anche un’altra mozione, che prevede la sepoltura automatica dei feti senza il consenso della donna coinvolta. Le premesse e il contesto politico da cui nasce tale proposta sono le stesse, punitive e vendicative nei confronti delle donne, che ritroviamo in Parlamento e al governo del paese con il Ddl Pillon e con i continui attacchi all'aborto del ministro Fontana. La saldatura tra destra e movimenti per la vita trova come sempre il supporto del Papa che torna a attaccare l'aborto criminalizzando le donne. La lotta per l'aborto garantito, sicuro e gratuito è una lotta globale di liberazione dal potere di controllo sociale, politico e religioso sui corpi delle donne.

Contro la cultura patriarcale e sessista che ci confina in ruoli di genere prestabiliti, minacciando la nostra salute e limitando la nostra possibilità di autodeterminazione, rivendichiamo #moltopiùdi194! Sappiamo che la 194 è già svuotata nella sua efficacia dall'obiezione di coscienza, dai tagli ai consultori e dalle limitazioni all'uso della pillola abortiva RU486. L'autodeterminazione che rivendichiamo non è solo individuale, ma afferma la forza collettiva di un movimento globale. Per questo noi vogliamo: educazione sessuale per decidere, contraccezione gratuita per non abortire e aborto accessibile per non morire.

Verona è la città che da decenni si è imposta come laboratorio di ciò che ora vediamo in opera al governo. L'azione della giunta Sboarina riassume in sé tutta la violenza che in questi anni ha contraddistinto il clima politico della città contro donne, gay, lesbiche, trans, migranti.

Per queste ragioni la nostra lotta sarà oltre i confini delle organizzazioni tradizionali: Non Una di Meno sarà in piazza per riprendere parola insieme a movimenti LGBTQI e studenteschi, ai collettivi universitari e alle altre associazioni che lavorano per aprire spazi di libertà. La data di Verona segna l'inizio dello Stato di agitazione permanente lanciato da Non Una Di Meno verso il 24 novembre, manifestazione nazionale a Roma, e lo sciopero globale dell’8 marzo.

Ci vediamo a Verona sabato 13 ottobre alle ore 15.00 Stazione Porta Nuova (Piazzale XXV aprile)

#AgitazionePermanente - #moltopiùdi194!

 

8 agosto Pañuelazo internacional! Anche a Roma in piazza per l'aborto libero e gratuito

Data di trasmissione
Durata 14m 59s

Con una compagna di Non una di meno vi parliamo dell'appuntamento previsto domani alle 19:00 davanti l'ambasciata argentina (piazza esquilino).
Nel giorno in cui il senato argentino dovrà votare per la depenalizzazione dell'aborto, milioni di donne saranno in piazza in tutto il mondo.
In risposta alla chiamata del movimento delle donne argentine sono infatti previste numerose mobilitazioni, anche in Italia è una lotta, quella per l'autodeterminazione, da portare avanti senza sosta.
Ne parliamo con chi si organizza da tempo a Roma.