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Roma - conclusa la mobilitazione di fronte al Campidoglio contro il Bilancio 2010

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In occasione dell'approvazione del bilancio 2010 del comune di Roma, i movimenti si sono mobilitati dalle 15,00 di questo pomeriggio. Già due settimane fa si erano ritrovati in massa sempre di fronte alla sede del Comune, contro l'approvazione di questo bilancio lacrime e sangue. Ascolta una corrispondenza che traccia le conclusioni della giornata di mobilitazione.

Palermo: sgombero Casa Guzzetta

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E' avvenuto ieri lo sgombero di Casa Guzzetta, edificio nel centro di Palermo dove vivevano sette famiglie. Il pretesto sarebbe l'inagibilità della Casa. Ieri sera si è tenuto un sit-in di protesta davanti al Comune. Questo pomeriggio alle 15:00 si terrà un tavolo tecnico in prefettura per trovare una soluzione abitativa per le famiglie di occupanti. 

 

Crisi. Bliz dei Movimenti per il Diritto all'Abitare alla festa di Architettura

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COMUNICATO STAMPA   «Abitare a Roma, cambiare le periferie»?
Nella vetrina della Festa dell'Architettura si materializzano i fantasmi della metropoli e prendono parola
«Abitare a Roma: cambiare le periferie»: questo il titolo della tavola rotonda fra architetti, istituzioni accademiche e amministrazioni locali in programma stamattina nell'ambito della “Festa dell'Architettura". L’ennesimo convegno, grandi “archistar” a raduno accanto ad architetti emergenti in cerca di gloria, insieme per discutere il futuro di Roma. Per dare logica e lustro alle mirabolanti uscite del Sindaco di Roma e soprattutto ai suoi desideri ormai non più tanto nascosti: servire ancora una volta Roma su un piatto d’argento al gran banchetto della rendita e della speculazione, i soli che fanno “festa"; S/VENDERE insomma la città e il suo oro, cioè le sue risorse pi&ugra ve; preziose, nel grande circo globale.
In lungo in largo o in alto… con il saccheggio dell'Agro o con l'attacco ai cieli, la Fiera del cemento è ripartita. Dal GP di Formula 1, ai parchi a tema del vicesindaco Cutrufo, dalle troppe cubature private piazzate nell’area della ex Fiera di Roma, al lungomare di Ostia con annessi grattacieli, isole artificiali e deportazioni all’idroscalo; dalle piscine scandalo dei mondiali annegate nel vortice della speculazione, all’aggressione dell’agro romano mascherata da housing sociale, fino alla valorizzazione /svendita che si profila sulle aree demaniali.
   Ma dove sono finiti i reali problemi della città e delle periferie? E soprattutto: è importante solo decidere come realizzare o cosa? E, magari, per chi? E inf ine: chi DECIDE?
Per questo siamo qui a dire che non lasceremo seppellire la realtà sociale di Roma insieme alle «emergenze» ora oscurate dall'ombra dei grattacieli sognati da Alemanno, che dimentica ancora una volta le aree dismesse, caserme in testa, e chiarisce definitivamente d'avere in testa una sola soluzione: il CEMENTO. Per questo vogliamo dire al Sindaco che il nostro REFEReNDUM DAL BASSO è già partito: movimenti, comitati, reti sono già in cammino, per ribaltare un disegno del territorio che diffonde nocività e moltiplica disagio e conquistare invece parchi, trasporto pubblico e mobilità ciclabile, spazi sociali e culturali, scuole e servizi pubblici; per resistere a sfratti e sgomberi, agli aumenti degli affitti e alle dismissioni mentre l'enorme patrimonio pubblico è gettato alle ortiche, per battere disoccupazione e precarietà e conquistare invece reddito, diritti e dignità.
Per questo vogliamo dire ad architetti ed urbanisti che non si può essere complici di nuovi scempi, non ci si può nascondere dietro dorate conferenze ed un dibattito sterile sulle forme: se vogliono ragionare sul futuro di Roma lo facciano a partire dalle esigenze e dalle proposte di chi la città la abita, delle cittadine e dei cittadini, prima di tutto ascoltando. E chiediamo loro di rispondere; di farci capire se si vuol essere parte della soluzione, o del problema.


Roma, 11 giungo 2010

Movimenti per il Diritto all’Abitare – Coordinamento di Lotta per la Casa e Blocchi Precari Metroplitani,
Multivercity – libera università dal basso,
Acrobax - Laboratorio del precariato metropolitano,
Generazione Precaria,
Rete delle e degli Indipendenti

 

Giornale radio serale

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sono 11 i giorni di sciopero della fame del cobas della scuola

Il rifiuto dell’abrogazione delle leggi Moratti, richiesta da tutto il popolo della scuola pubblica, è l’asse di un’operazione gattopardesca: cambiare la forma per conservare la sostanza della scuola-azienda, della precarizzazione, della frantumazione della scuola pubblica. Tale operazione è particolarmente odiosa rispetto al gravissimo problema della democrazia sindacale nelle scuole, anche in vista delle elezioni RSU di dicembre, il cui meccanismo, già di per sé aberrante (si misura la rappresentanza nazionale dei sindacati non su liste nazionali ove tutti/e possano votare, ma su liste RSU di scuola: così docenti ed ATA non possono dare il voto ad un sindacato se esso non ha un candidato/a all’RSU di quella scuola) è aggravato dal divieto ai COBAS e ai “non-rappresentativi” di tenere assemblee nelle scuole per cercare i candidati e fare campagna elettorale. Fioroni si era impegnato a restituire le assemblee ma, pressato dai sindacati concertativi che detengono il monopolio dei diritti, non ha fatto niente. insieme, hanno tempestato di circolari e ammonimenti quei pochi capi di istituto che hanno continuato, malgrado tutto, a concedere le assemblee ai cobas. Per rivendicare il diritto di parola nelle scuole per tutti, dal 2 ottobre Ferdinando Alliata, Nicola Giua e Antimo Santoro, membri dell’Esecutivo Nazionale dei COBAS, sono in sciopero della fame davanti al Ministero della Pubblica Istruzione

CORRISPONDENZA

PALERMO: PER LA CASA, OCCUPATA LA CATTEDRALE

Una cinquantina di persone, aderenti al "Comitato di lotta per la casa - 12 luglio " ha occupato la cattedrale di Palermo. Per risolvere l'emergenza che riguarda centinaia di famiglie senza alloggio il comitato chiede che il Comune assegni ai senza tetto immobili confiscati alla mafia e rimasti finora inutilizzati. Su questa vicenda la trattativa tra i cittadini e l'amministrazione va avanti da mesi. Elisabetta, centro sociale ex carcere di Palermo

CORRISPONDENZA

ESTERI

VIOLENZA IN IRAQ, “UNA SPIRALE SENZA CONTROLLO” SECONDO ONU

Cento persone uccise ogni giorno, 1 milione e 500.000 sfollati interni, oltre 1 milione e 300.000 profughi nei paesi circostanti (ogni giorno 2000 iracheni attraversano il confine con la Siria e il numero è segnalato in crescita costante), 315.000 civili che negli ultimi 8 mesi sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni a causa delle violenze o delle operazioni militari della coalizione: sono solo alcuni dei dati snocciolati ieri a Ginevra dal vicesegretario delle Nazioni Unite. “La violenza in Iraq è entrata ormai in una spirale senza controllo e nessun segmento della società ne è immune” ha detto Egeland sottolineando che gli omicidi compiuti dagli squadroni della morte, da milizie settarie o i più recenti “omicidi d’onore” (vendette private o vere e proprie faide tra famiglie) non risparmiano nessuno e coinvolgono “poliziotti, giudici, avvocati, giornalisti e sempre di più donne”. Una violenza in continuo aumento che spinge larghe fette di popolazione ad abbandonare i propri villaggi, le proprie città e il proprio paese. Un’emorragia umana che rischia di avere serie conseguenze sulle possibilità di ricostruzione del paese, dal momento che la fuga di personale altamente qualificato sarebbe in continua crescita.

OAXACA: NUOVE VIOLENZE, IN ARRIVO COMMISSIONE INCHIESTA DEL SENATO

È durata meno di 24 ore la tregua a Oaxaca, dopo il raggiungimento di un primo accordo a Città del Messico tra rappresentanti di maestri e contadini in sciopero da quasi 5 mesi e governo federale. Nonostante l’intesa che prevede la sostituzione con funzionari federali dei vertici della polizia locale, sospettati dalla popolazione di corruzione, i manifestanti di Oaxaca ieri hanno eretto nuove barricate per impedire alla polizia l’accesso al centro della città e hanno tentato di occupare alcuni edifici pubblici, riaperti dopo un mese di chiusura forzata dal governatore Ulises Ruiz. Colpi di pistola sono stati sparati da sconosciuti dalle finestre di uffici dei ministeri federali dell’Economia, delle Finanze e dello Sviluppo sociale presi d’assalto da centinaia di giovani, provocando due feriti. Nei prossimi giorni una sottocommissione del Senato si recherà a Oaxaca per valutare se Ruiz detenga ancora i poteri costituzionali per governare città e stato o se invece, come previsto dalla Costituzione, possa essere rimosso. Dallo scorso 22 maggio, la protesta ha provocato una perdita di almeno 150 milioni di euro di introiti a Oaxaca, località turistica, causa della lotta sociale in corso.

INCURSIONE A GAZA, RAID ANCHE IN CISGIORDANIA

Sei palestinesi sono stati uccisi stamani all’alba in un’incursione dell’esercito israeliano nei pressi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo il quotidiano ‘Haaretz’, 5 vittime appartenevano alla stessa famiglia: 3 erano membri del movimento di Hamas, gli altri due sarebbero rimasti coinvolti loro malgrado negli scontri tra miliziani e militari dello Stato ebraico. Truppe israeliane sono entrate nel villaggio di Abassan con l’appoggio di elicotteri da guerra. Fonti militari di Israele hanno confermato l’attacco, finalizzato – a detta di un portavoce – a individuare tunnel usati per il contrabbando di armi. In risposta all’incursione, l’ala armata di Hamas ha lanciato sei ordigni artigianali in territorio israeliano. Un sesto palestinese, un militante di 23 anni, è stato ucciso alcune ore dopo a Barakha. Secondo il dottor Hassinen Mouawia, direttore generale dei servizi di pronto soccorso nella Striscia di Gaza presso il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), dall’inizio della violenta offensiva israeliana nella Striscia di Gaza lo scorso 25 giugno – in seguito al rapimento di un sottufficiale, tuttora sequestrato - sono stati uccisi 292 palestinesi e oltre 4.200 feriti.

Peru.INDIGENI ACHUAR PROTESTANO CONTRO AZIENDA PETROLIFERA ARGENTINA

Un gruppo di indigeni di etnia Achuar ha occupato tre pozzi petroliferi nelle selve settentrionali del paese appartenenti alla società petrolifera argentina ‘Pluspetrol’, accusata di aver contaminato le acque del fiume Corrientes, provocando danni alla salute delle comunità che abitano lungo le sue rive.

Da oggi chi in Francia nega il genocidio armeno è perseguibile per legge

L'Assemblea nazionale ha approvato, con 106 voti a favore e 19 contrari, la norma che dichiara punibile chi nega che tra il 1915 e il 1923 il governo turco Ottomano perseguitò la minoranza armena e sterminò un milione e mezzo di persone. Nonostante le pressioni e le proteste del governo di Ankara, e le paure espresse dai mercati nazionali, il Parlamento francese ha dunque approvato la legge, che ora deve essere ratificata dal Senato. La Turchia ha già fatto sapere che la decisione di Parigi minerà i rapporti con gli alleati della Nato. Ankara respinge infatti l'accusa di genocidio sostenendo che gli armeni furono vittime della guerra civile che si scatenò in conseguenza della disgregazione dell'Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale. In un comunicato ufficiale, il ministero degli Esteri turco ha dichiarato che la legge provoca "un danno grave" alle relazioni tra i due paesi.

Omicidi di ceceni, Mosca condannata a risarcire i familiari con 250 mila euro

La Corte europea per i diritti degli essere umani ha condannato il governo russo a risarcire i famigliari di cinque ceceni uccisi dai militari russi a Grozny nel 2000. Mosca dovrà versare oltre 250mila dollari di indennizzo per quello che è stato definitio come un abuso di violenza. Le vittime, di età compresa fra i dieci e i 72 anni, facevano parte della stessa famiglia.

ITALIA

Tredici cittadini del Bangladesh e cinque afgani, tra cui due minori, sono stati intercettati e fermati oggi dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza a Santa Maria di Leuca (Lecce). È probabile che i clandestini abbiano viaggiato lungo la rotta che passa per il Mare Egeo, alternativa a quella usata di solito dalla Libia per raggiungere le coste italiane in direzione della Sicilia. Da gennaio circa 20.000 migranti irregolari sono sbarcati sui litorali italiani, 18.000 dei quali a Lampedusa.

dopo anni proprietario vuole sfrattare senegalesi dal pigneto

era stato fissato per oggi un presidio in via CAMPOBASSO AL PIGNETO per impedire lo sfratto di decine e decine di ragazzi e ragazze senegalesi. Una comunita' immigrata con regolare permesso di soggiorno vive da molti anni in una palazzina di via campobasso al pigneto.Da qualche anno hanno cominciato a chiedere al proprietario un regolare contratto locativo e di fare alcuni lavori dato che gli appartamenti cadono a pezzi e c' è muffa ovunque,CI SONO cavi elettrici scoperti e servizi igienici insufficienti che creano malattie. MA il proprietario INTASCANDO OGNI MESE I SOLDI IN CONTANTI DA ORMAI ANNI SI RIFIUTA DI FARE TUTTO CIO.INOLTRE VUOLE AUMENTARE L'AFFITTO. ALCUNI DEI RAGAZZI ALLORA HANNO DECISO DI NON PAGARE L'AUMENTO IMPOSTO DAL PROPRIETARIO, CHE DI CORSA HA SUBITO IMPOSTO LO SFRATTO IMMEDIATO PER MOROSITA'. IERI POMERIGGIO LA GUARDIA DI FINANZA SENZA UN REGOLARE PERMESSO E' ENTRATA NELL'INTERNO 18 E HA SEQUESTRATO MATERIALE E SOLDI DEI RAGAZZI.NELL'INTERNO 16 NON E RIUSCITA AD ENTRARE.

CORRISPONDEZA

domani al cs la torre una inziativa sulla colombia

non si muore di sola coca cola: multinazionali assassine

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