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codice penale

Questione rifiuti..anche radioattivi e mobilitazione contro la cementificazione

Data di trasmissione
Durata 47m 16s

Cominciamo con gli aggiornamenti sulla questione rifiuti del Lazio, in particolare sui problemi di fondi dell'inceneritore di Colleferro . Il sito risulta in difficoltà per la carenza di liquidità versata dai comuni e di CDR. Il noto Manlio Cerroni, tornato recentemente in libertà, è stato appena condannato a un anno di carcere per le irregolarità nell'originario progetto dell'inceneritore di Malagrotta. Passiamo all'analisi del recente disegno di legge in corso di approvazione in parlamento, che prevede l'introduzione di nuovi reati in campo ambientale, con pene elevate ma difficilmente applicabili. Sempre in Italia, le recenti disposizioni prevedono l'individuazione di un sito unico per lo smaltimento delle scorie radioattive provenienti dalla dismissione di centrali nuclearie e siti di stoccaggio. Una legge statunitense minaccia di provocare l'esportazione di gas prodotto con le devastanti tecnologie del fracking in Europa. Infine ci colleghiamo con un compagno dell'Assemblea contro la Cementifiicazione di Marino che ci aggiorna sugli investimenti fatti dall'INPS nei progetti di edificazione nell'agro romano e ci invita al presidio sotto alla sede dell'ente mercoledì 30 aprile. Infine ricordiamo gli appuntamenti NO TAV a sostegno degli imputati Chiara, Niccolò, Mattia e Claudio e per organizzare il corteo di Torino del 10 maggio: domenica 4 aprile dibattito alle ore 18 e cena dalle Cagne Sciolte in via Ostiense 137; lunedì 5 maggio alle ore 17 No TAV-Tour al dip. di fisica a La Sapienza; mercoledì 7 maggio alle 17.30 presentazione del libro Utopie letali e incontro con l'autore Carlo Formenti al Lucernario occupato a La Sapienza (a seguire cena NO TAV).

A sarà dura!

Contro il carcere 6/2

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

L'intervento del giurista Antonio Bevere, dalle pagine del Manifesto, riporta il problema del carcere al nocciolo del problema: l'esistenza di un codice fascista e l'operare dei giudici produce una sproporzione enorme tra reato e pena inflitta. In particolare si nota la pesantezza delle condanne per reati lievi, quelli contro il patrimonio. Sarebbe bene che i giudici conoscessero l'inferno del carcere dove sbattono, con troppa facilità, delle persone. E' saltata completamente la "proporzionalità" tra reato e pena, le condanne hanno tutte l'obiettivo di terrorizzare: è dunque terrorismo di stato.