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Il megaprogetto del porto crocieristico di Fiumicino

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Ospitiamo i compagni del Bilancione occupato e di Scienza Radicata, organizzati all'interno dei comitati dei "Tavoli del Porto", che si oppongono alla devastazione del territorio di Fiumicino e di tutto il litorale nord di Roma, per la realizzazione del megaprogetto del "Porto della Concordia".
Affrontiamo l'argomento da più punti di vista, dalla storia del progetto, dal porto di lusso di Caltagirone all'attuale megaprogetto del polo crocieristico del Mediterraneo di proprietà della Royal Caribbean.
Parliamo poi dell'impatto ambientale: dalla cementificazione della costa, alla necessità di continui dragaggi, l'inquinamento atmosferico, l'appesantimento dei flussi di traffico, le necessità energetiche e l'aumento di carico del sistema fognario del comune e, infine, dei rischi per i siti naturalistici protetti.
Chiudiamo con un approfondimento sulle organizzazioni territoriali e le forme di lotta messe in campo per contrastare questo ennesimo ecomostro regalatoci dalla possibilità di aggirare qualunque norma e legge per via del Giubileo.

Fiumicino: un porto per i pellegrini croceristi

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Con un compagno del Bilancione occupato di Fiumicino facciamo un punto sull'accelerazione che sta avendo il progetto di Royal Catribbean di costruzione di un nuovo terminal crociere a Isola Sacra, Fiumicino.

La nuova stazione marina pur essendo essenzialmente tutta finanziata da privati (439 milioni di euro), beneficerà delle procedure autorizzative accelerate, in modo da esser pronto per i pellegrini-crocieristi in arrivo nel 2025. Il progetto verrà realizzato su aree demaniali ma fuori dalla giurisdizione della port authority. 

Aggiornamenti da Fiumicino sulla lotta No Porto

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In collegamento con Fiumicino parliamo delle lotte in questa città che rischia di trovarsi schiacciata tra un Aeroporto internazionale e un grande porto.

Di seguito il comunicato:

Ci avete negato la memoria di Fiumicino.

Avete messo ancora piu' in pericolo il Faro.
Avete recintato spiagge pubbliche.
Le avete sporcate e devastate e chiuse a tutt@.
Avete costruito barriere di cemento sul mare ed ora cadono a pezzi.
Avete gonfiato i vostri portafogli e avete abbandonato tutto quando le sirene della procura di Civitavecchia si facevano più vicine.
Avete mentito ai cittadin@ pensando ai vostri interessi e non a quelli della comunità.
Avete la presunzione di ricominciare da dove avete lasciato.
e Ancora volete fare 'sto maledetto PORTO? NOI NO!

Riqualificazione dell'area dal punto di vista dei cittadini e non di iniziative portuali.

Omnia sunt communia.

L'unica grande opera è la difesa del territorio.

Collettivo No Porto

Fiumicino: Resistenza No Porto

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LA STAGIONE RESISTENTE
Il Bilancione inaugura oggi 19 marzo una nuova stagione: la Resistenza No Porto dopo l'assegnazione della zona del Bilancione alla multinazionale Royal Caribbean.

Parliamo con un compagno del Bilancione occupato della stagione resistente e della giornata di oggi che ha in programma una passeggiata resistente nell’area del cantiere, un'assemblea al Bilancione occupato e a seguire
un  pranzo a sottoscrizione libera accompagnato dalla musica di Radio Risacca live show.
"Il primo di tanti sabati in cui esserci per dare vita al futuro che immaginiamo".

Fiumicino, assemblea No Porto sabato 5.

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Durata 10m 4s

IL PORTO TURISTICO E' ANCORA UNA MINACCIA PER FIUMICINO

Negli ultimi mesi è trapelata la notizia che l'asta per la concessione demaniale dell'area costiera di Fiumicino sud, dove si doveva realizzare il porto, è stata aggiudicata alla società Royal Caribbean.

Dopo le prime due aste di marzo e di luglio andate deserte il prezzo della concessione è stato ridotto a pochi milioni di euro rispetto alle centinaia del valore iniziale; tutto questo tramite un meccanismo di aste al ribasso e di svendita dei patrimoni pubblici che le grandi società finanziare sanno sfruttare molto bene.

Ad oggi, Royal Caribbean propone una variazione del progetto: da porto TURISTICO a porto CROCIERISTICO. Sappiamo però, che la variazione in questione richiede una nuova valutazione ambientale da parte del ministero dell'ambiente per dare via libero alla multinazionale.

Il sindaco di fiumicino e la giunta comunale, purtroppo, si limitano solo a fare da spettatori di quanto sta accadendo sul territorio senza prendere posizioni, se non facendo ambigue e sporadiche dichiarazioni sulla loro impossibilità a intervenire.

La realtà è che il porto crocieristico non è ancora una certezza, ed è per questo che crediamo fortemente sia NECESSARIO incontrarci per aggiornarci sullo stato attuale delle cose e ricordare tutte le criticità che un'opera di queste dimensioni produrrebbe, ambientali e sociali, specialmente in un contesto cosi delicato.

INVITIAMO TUTTI e TUTTE a partecipare all'assemblea popolare che avrà luogo:

SABATO 5 FEBBRAIO, a PIAZZA GRASSI, FIUMICINO.

Dove sarà presente il coordinamento dei "tavoli del porto" e i comitati e le associazioni che ne fanno parte, per confrontarci e discutere sullo stato attuale del progetto, dei lavori e dei prossimi passi da intraprendere insieme.

A SABATO 5 FEBBRAIO.

COLLETTIVO NO PORTO

 

Assemblea dei lavoratori a Fiumicino

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Durata 5m 8s

Assemblea questa mattina a Fiumicino di lavoratori e lavoratrici di Alitalia per discutere del futuro dell'ex compagnia di bandiera. Antonio Amoroso, della CUB trasporti, ci racconta i timori di chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro

Roma: preoccupazione per le lavoratrici e lavoratori dell'Aviation Services di Fiumicino

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Durata 16m 13s

Parliamo con una lavoratrice dell'Aviation Services di Fiumicino che esprime preoccupazione per la decisione dell'azienda di non anticipare i soldi per la cassa integrazione obbligatoria dovuta al Corona virus e che porterà lavoratrici e lavoratori a non avere stipendio per chissà quanto tempo.

 

 

Sciopero Alitalia, dal presidio a Fiumicino

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Non solo Alitalia. Nell'aeroporto di Fiumicino le vertenze occupazionali si moltiplicano da anni, dopo la svendita e le privatizzazioni. Licenziamenti di massa, aziende fallite (soprattutto nel settore dei servizi di terra), ricorso massiccio alla cassa integrazione e alla mobilità ma l'imperativo è sempre lo stesso: privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

Alitalia è stata, nel frattempo, costretta ad annullare oltre 200 voli. Massiccia l'adesione allo sciopero.

In diretta con un iscritto CUB dal presidio di Fiumicino.