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lotta per la casa

Montagnola: speculatori, politica e polizia

Data di trasmissione
Durata 22m 29s

Un compagno cel coordinamento cittadino di lotta per la casa racconta cosa sta succedendo alla montagnola dopo lo sgombero e le cariche di pochi giorni fa. Il silenzio della politica, le violenze della polizia, gli appetiti degli speculatori edilizi di fronte a migliaia di persone in lotta per i diritti fondamentali.

https://archive.org/details/140422cristianocasa

Roma, via Castiglione: il farsi di una comunità che lotta per la casa

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Durata 11m 17s

Procede l'occupazione del grande immobile abbandonato preso lunedì mattina. I primi giorni, come sempre, sono quelli più duri e complicati, dato il carico di problemi da risolvere, ma anche quelli in cui si instaurano legami e amicizie, un tessuto solidale che può contribuire a modificare, in meglio, le sorti di un intero quartiere.

Bologna: nuova occupazione di Social Log

Data di trasmissione
Durata 3m 2s

Il comunicato di Social Log di seguito, la corrispondenza con un compagno dall'occupazione.

 

Dopo un percorso iniziato all’incirca tre mesi fa con il progetto "Social Log- La logistica delle lotte", questa mattina dodici nuclei composti da famiglie con  bambini piccoli, ragazze madri e donne incinta insieme a Social Log, hanno deciso di riprendersi una delle tante palazzine vuote a Bologna (e precisamente  all’interno del quartiere Bolognina), in questo caso di proprietà di una società per azioni.

Dopo che tutti e tutte abbiamo avuto accesso alla struttura e stavano iniziando i lavori di sistemazione e riqualifica degli spazi per adibirli all’uso abitativo, sono intervenute otto volanti con tanto di digos e  un primo tentativo , dopo varie provocazioni, di intromettersi negli immobili.

La determinazione delle famiglie e dei solidali giunti sul posto, hanno impedito questo ingresso ed il primo tentativo di sgombero. In un secondo momento, a lavori ripresi dopo l’allontanamento delle forze dell’ordine, ecco  l’arrivo degli azionisti della società per azioni proprietaria dell’immobile con la loro arroganza e prepotenza nel rivendicare la proprietà e il suo utilizzo, gli ha portati a sferrare,  a loro dire, qualche  “ceffone”.

L’immediata prontezza e resistenza degli occupanti ha colto impreparati gli azionisti, che con una catena tentavano di chiudere gli ingressi. Un finto malore poi, di uno degli irruenti proprietari, ha costretto l’ambulanza ad intervenire sul posto per il trasferirlo in ospedale dal quale è stato subito dimesso senza nessuna prognosi.

Di fronte ai fatti di stamattina, la nostra determinazione non può che aumentare e realizzare quella che è la vera grande opera composta da tre fattori: casa, reddito, dignità. Sono sempre più gli studenti, i precari e gli immigrati senza un tetto sopra la testa, persone che si ritrovano di fronte ad un caro vita dettato dai ritmi sempre più battenti della crisi e delle forme di austerity che stiamo attraversando. Ed è in questo contesto che possiamo vedere, giorno dopo giorno, come la problematica del diritto all’abitare è un problema per cui lottare quotidianamente, appoggiandosi appunto alle pratiche di lotta e riappropriazione, come l’occupazione, che sappiamo saper ottenere, e subito, una vera risposta ai bisogni  di chi lotta, senza passare dalle istituzioni, come il comune, che non sanno, né mai hanno saputo dare, una risposta concreta e immediata alle necessità della gente.

Diamo quindi il benvenuto a questa nuova occupazione bolognese in via Mario de’ Maria, un ulteriore esempio della riconquista a spinta di diritti, riappropriazione di piccole fette di reddito che ci appartengono. Queste sono le parole che vogliamo trasmettere agli abitanti  del quartiere Bolognina, lanciando un appello alla Bologna solidale alle nostre lotte e invitando tutti e tutte a partecipare all’assemblea che si terrà domani nel nuovo stabile occupato a scopo abitativo alle ore 18, per confrontarci insieme sulla questione del diritto all’abitare.

#STOPSFRATTI!

I movimenti per il diritto all'abitare occupano la piramide verso il corteo del 27 febbraio

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Durata 3m 2s

Una corrispondenza dall'assemblea che si è tenuta al presidio permanente intorno alla piramide cestia occupata.

 

Clamorosa iniziativa, questa mattina alle 12 in punto, dei Movimenti per  il Diritto all'Abitare. Mentre alcuni attivisti provvedevano a issarsi  sulle impalcature erette intorno alla Piramide, centinaia di persone si  stringono in presidio permanente intorno al monumento.
Il senso dell'operazione è chiaro: comunicare la solidarietà dei  Movimenti ai diciassette militanti che lo scorso 13 febbraio sono stati  colpiti da severe misure restrittive e sostenere con la lotta lo  sciopero della fame che, ormai da sei giorni, è stato scelto da Luca Fagiano e Paolo Di Vetta come unico strumento in grado di spezzare il silenzio improvvisamente calato sulla tematica dell'emergenza abitativa.
La manifestazione in corso oggi, naturalmente, si collegherà al grande corteo previsto per il 27 febbraio proprio a partire da Piramide e proprio per imporre alle istituzioni il rispetto degli impegni presi con
la recente delibera dedicata all'emergenza abitativa, che però, dopo le iniziative giudiziarie, sembra essersi arenata. Un fatto gravissimo, sia nei confronti delle migliaia di famiglie che a Roma aspettano risposte concrete sul terreno della casa, sia in rapporto alla sempre più evidente intenzione di trattare le tematiche sociali come problemi di ordine pubblico, reprimendo e tentando di negare agibilità politica a chi da anni si batte sul fronte dei diritti e in difesa del patrimonio pubblico e dei beni comuni.
Attualmente le persone arrampicate sulle impalcature restano ai loro posti, mentre la Piramide, adornata di striscioni, grida a tutta la città lo scandalo senza precedenti che si sta consumando ai danni della degna rabbia di un'opposizione popolare sempre più determinata a riconquistare i propri diritti.

IL 31 OTTOBRE C'ERAVAMO TUTTI
I DIRITTI SI CONQUISTANO A SPINTA
TUTTI LIBERI

Domani assemblea all'occupazione di p.zza Indipendenza

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Durata 10m 50s

Avvenuta il 12 ottobre scorso, l'occupazione di piazza Indipendenza rappresenta la risposta viva e reale dei movimenti sociali di fronte a questioni cruciali, come l'accoglienza e le politiche per i rifugiati e i richiedenti asilo. Da esclusi a protagonisti del conflitto sociale, sono i migranti in prima persona a rivendicare l'importanza di questa esperienza, e lanciano un'assemblea cittadina che si svolgerà domani pomeriggio alle 17.