Continuano le proteste nel CIE di Ponte Galeria: una testimonianza
Al contrario di quello che scrivono i media, continuano le proteste dentro il CIE di Ponte Galeria. I reclusi e le recluse chiedono libertà.
Al contrario di quello che scrivono i media, continuano le proteste dentro il CIE di Ponte Galeria. I reclusi e le recluse chiedono libertà.
In occasione della giornata internazionale dei migranti, un corteo meticcio attraverserà le strade di Roma. Richiedenti asilo, migranti, rifugiati, insieme alle realtà antirazziste e in lotta per il diritto alla casa, reclameranno con forza la fine delle stragi in mare, la chiusura dei Cie, l'abolizione della Bossi Fini, la libera circolazione di uomini e donne, per una società inclusiva, egualitaria e senza sfruttamento. Appuntamento a piazza dell'Esquilino ore 16.30.
Avvenuta il 12 ottobre scorso, l'occupazione di piazza Indipendenza rappresenta la risposta viva e reale dei movimenti sociali di fronte a questioni cruciali, come l'accoglienza e le politiche per i rifugiati e i richiedenti asilo. Da esclusi a protagonisti del conflitto sociale, sono i migranti in prima persona a rivendicare l'importanza di questa esperienza, e lanciano un'assemblea cittadina che si svolgerà domani pomeriggio alle 17.
Occupati a Roma stamattina due stabili a Piazza Indipendenza dai movimenti per l'abitare ,una corrispondenza dall'occupazione .
Sono stati accolti con cartelli e grida ("Vergogna" "Politici a casa" e "Assassini") gli esponenti dell'UE e del Governo italiano giunti in mattinata a Lampedusa. La popolazione dell'isola ha inteso così rimarcare lo sdegno nei confronti delle istituzioni e dei governi responsabili di guerre, sfruttamento, militarizzazione delle frontiere e stragi dei migranti.
Maxi rissa al CARA di Bari che ha portato alla morte di un kurdo irakeno. Ma nessuno parla delle condizioni disumane e di sovraffollamento del CARA che dovrebbe contenere 600 persone e che invece ne vede la presenta del doppio. Tante in questi anni le rivolte e le manifestazioni di protesta. Sentiamo un compagno della rete antirazzista di Bari.
Una corrispondenza con una madre dell'Assemblea dei genitori sulla situazione della scuola di via dell'Acqua Bullicante in attesa dell'iniziativa che l'assemblea stessa ha organizzato per sabato prossimo, 18 maggio, all'ex Snia, via Prenestina, 173
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato rivolto all'amministrazione del CIE di Ponte Galeria, nel quale i detenuti lanciano lo sicopero della fame:
Noi tutti di questo centro abbiamo deciso di dare inizio ad una protesta pacifica iniziando il rifiuto del cibo che ci viene consegnato per tutto il tempo necessario finchè non vengano esaudite le nostre richieste sotto indicate: 1. Chiediamo che le procedure siano molto più rapide 2. Che il servizio sanitario sia molto più efficiente 3. Che non venga più usata violenza, fisica o psichica, contro di noi (giorni fa è stata somministrata una puntura di psicofarmaci ad un ospite, contro la sua volontà, che ha avuto una reazione dannosa alla salute provocandogli gravi danni. Ancora oggi non può parlare e ha la faccia gonfia) 4. Che venga accolta la richiesta di chi chiede l'espatrio il prima possibile senza trattenimenti di lungo periodo 5. Che le notifiche vengano tradotte nella lingua di origine 6. Che le visite dall'esterno vengano facilitate senza tanta burocrazia 7. Che i tossicodipendenti vengano accolti in un'altra struttura adatta alle loro esigenze di recupero 8. Che chiunque abbia uno o più carichi pendenti possa presenziare al suo processo in modo che non venga condannato in contumacia 9. Per queste e molte altre motivazioni i centri come questo di Ponte Galeria schiacciano la dignità delle persone e andrebbero chiusi per sempre Noi motiviamo il nostro sciopero della fame, ora voi motivateci il perchè dobbiamo espiare una pena senza aver commesso un reato.