Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

armi

Genova: considerazioni sulla mobilitazione dei portuali contro il traffico di armi

Data di trasmissione
Durata 24m 2s

Oggi giornata di mobilitazione contro il traffico di armi. I lavoratori hanno cercato di fermare il passaggio di una nave che porta armi all'esercito Saudita. Le operazioni non sono potute essere bloccate, anche per la mancata proclamazione dello sciopero da parte delle organizzazioni sindacali, ma la partenza della nave ha subito alcune ore di ritardo.

Con un compagno del porto di Genova facciamo alcune considerazioni sulla riuscita della giornata.

Patrick Zaki e la repressione in Egitto

Data di trasmissione
Durata 1h 46m 43s

Patrik Zaki è uno studente egiziano che segue un master all'Università di Bologna, il 7 febbraio rientrando in Egitto viene arrestato e torturato, viene accusato di istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione. Ad oggi delle sue condizioni fisiche si sa pochissimo. La prossima udienza è fissata per il 22 febbraio. Zaki è un attivista e frequenta un master internazionale in Studi di genere, forse queste le sue colpe, ad oggi ancora non si sa il motivo del suo arresto, così come non si sa il motivo del sequestro, delle torture e della morte di Giulio Regeni.

L'accademia bolognese si mobilita, i rappresentanti governativi sembrano occuparsi del caso. Ma le sparizioni, le torture, gli arresti non sono nuovi in Egitto, ad oggi Al Sisi ha costruito da quando ben 18 nuove carceri. 60 mila le persone detenute per aver criticato una dittatura militare o per aver scritto il proprio pensiero. 

L'ipocrisia in Italia è feroce: non solo gli Atenei continuano ad avere rapporti con l'Egitto ma l'Italia continua a vendere armi al governo di Al Sisi.

Parliamo di tutto questo con Giorgio Beretta della Rete Disarmo, con un compagno portuale di Genova dove domani mattina è prevista l'ennesima manifestazione per bloccare l'attracco di navi che trasportano armi, con una compagna egiziana e con un compagno studente dei CUA di Bologna.

La lobby delle armi sempre più potente

Data di trasmissione
Durata 44m

Da venerdì 14 settembre in Italia diventa meno restrittiva la normativa sulle armi. E non c’è bisogno di avvisare la famiglia che in casa ci sono le armi. La Gazzetta Ufficiale, infatti, ha pubblicato il decreto legislativo 104 dello scorso 10 agosto, che recepisce, prima nazione a farlo, la direttiva europea 853/2017 (che modifica la precedente direttiva Ue 477/1991) rendendo meno restrittiva la normativa sul possesso di armi legalmente detenute. In pratica tra le altre cose sarà più facile detenere armi di derivazione militare (categoria B9/A7) come il Kalashikov Ak-47 e il fucile semiautomatico Ar15, spesso utilizzato nelle stragi nelle scuole americane. Sarà in pratica più facile avere un porto d'armi per uso sportivo che una patente di guida. Ne parliamo con Giorgio Beretta de la rete disarmo.

Stamani presidio davanti all'ambasciata dell'Arabia Saudita

Data di trasmissione
Durata 4m 45s
Durata 9m 30s

Questa mattina alle ore 11 a Roma, via Pergolesi, 9, davanti all'ambasciata dell'Arabia Saudita, per denunciare la speculazione dei produttori di armi dietro al genocidio saudita in Yemen:  in Sardegna RWN produce bombe vendute quasi esclusivamente all'Arabia Saudita che le sgancia sullo Yemen.

Una prima corrispondenza questa mattina con  un compagno che stava raggiungendo Roma, poi altri interventi dalla piazza.

Il regime egiziano di Al Sisi usa armi italiane (e francesi)

Data di trasmissione
Durata 17m 37s
“Non siamo disposti ad accettare verità distorte e di comodo e se non ci sarà un cambio di marcia da parte degli inquirenti e delle autorità dell’Egitto, il governo potrà ricorrere a misure immediate e proporzionate”. Inizia con questa dichiarazione pronunciata il 5 aprile 2016, intervenendo al Senato sul caso di Giulio Regeni, dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni l'approfondimento di Antonio Mazzeo sulla parte che riguarda le armi della consolidata partnership politico-militare-industriale: trasferimenti di sistemi d’arma pesanti e leggeri alle forze armate e di polizia del sanguinario regime di Al-Sisi da imprese italiane, soprattutto del gruppo Finmeccanica.
 
Parliamo con Mazzeo della produzione e vendita di armi italiane in particolare all'Egitto.
 

Qui l'articolo Missili, satelliti e fucili italiani per i torturatori d’Egitto:

http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/