Lo studio della lingua si basa sempre di piu' sull'utilizzo di corpora, collezioni di testi parlati o scritti annotati con informazioni linguistiche. Come tutte le tecnologie pero', chi le costruisce ci infonde i valori che sceglie (e i bias che non decostruisce). In un'altra puntata dedicata alla scienza, oggi parliamo delle tre fasi di costruzione di un dataset linguistico e di tutte le questioni politiche associate a ogni step.
Puntata 14, terza del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di Palantir, controversa azienda statunitense, fondata e diretta da Alex Karp, che incarna in maniera emblematica i dettami ultra-liberisti e le distopie del capitalismo della sorveglianza. Gli ambiti operativi di Palantir afferiscono alle pratiche di analisi dei Big Data (Big Data Analytics) e si articolano su prodotti software piuttosto controversi che vengono fornit a 3 industrie principali: i) l'industria dell'intelligence (sistemi di polizia predittiva), ii) la finanza e iii) l'industria della guerra. Il carburante di tutto questo è fornito gratuitamente da tutti e tutte noi e sono ovviamente i dati. Nella terza parte facciamo anche un follow-up sui dispositivi normativi dell'Unione Europea per la protezione e riservatezza dei dati personali, come l'AI Act e il Data Act, spiegando quali obiettivi si propongono, cosa prevedono e quando entraranno in vigore, con lo scopo di aumentare la consapevolezza di tutti e tutte noi sulle implicazioni sociali e politiche profonde dell'economia dei dati.
Minutaggio:
[00:00-10:40] Palantir Technologies: "intelligence", finanza estrema, guerra. Deriva o paradigma dell'odierno capitalismo digitale?
[10:41-22:00] Big Data Analytics: i software (controversi) di Palantir in questo periodo storico ed i software comuni che usiamo noi
[22:01-26:43] Pausa musicale
[26:44-32:44] Alex Karp, CEO di Palantir, capitalista digitale guerrafondaio e paladino delle libertà e dei diritti digitali? Ambiguità voluta?
[32:45-41:24] Palantir: Ucraina, Israele e...sistema sanitario nazionale pubblico inglese!
[41:25-47:12] Big Tech che "confonde le acque", noi e una presa di coscienza di diritti digitali per il futuro
[47:13-53:47] Pausa musicale: "The robots", Kraftwerk
[53:48-78:40] Protezione e riservatezza dei dati personali: un follow-up sui dispositivi normativi nell'Unione Europea a tutela dei diritti digitali
Nella puntata di oggi, un'ospite speciale ci aiuta a capire meglio le implicazioni più sottili dell'approccio "big data" (basato cioè sull'accumulazione di archivi di dati caratterizzati dalla quantità prima che dalla qualità) nello specifico della linguistica.
Oggi ci concentreremo sui problemi più prettamente linguistici, osservando come i modelli di intelligenza artificiale che generano testo (insomma i vari ChatGPT) creano a tutti gli effetti la lingua; la raccolta di dati "a strascico", lungi dall'essere un metodo per ascoltare tutte le voci si dimostra un modo per selezionare le voci legittime; così, quello che poteva sembrare un problema semplice per un algoritmo innocuo apre il problema, per niente banale, della rappresentazione.
Lo facciamo seguendo, in parte, l'articolo che è costato il licenziamento di Timnit Gebru e accompagnati da musiche centroasiatiche.
Una puntata piena di argomenti che, come al solito, abbiamo affrontato male e approssimativamente. Però ci siamo divertiti e va bene così!
Almeno c'è tanta musica buona e l'intervento serio del compagno bravo che ci spiega quanto e come google e compagnia bella, tentino sistematicamente di appropriarsi dei nostri dati.
Puntata 6 di EM, seconda del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di Cloud Computing. Quali sono le tecnologie abilitanti? Con quali obiettivi sono state sviluppate? Un viaggio nell'efficienza capitalistica applicata al mondo dei sistemi distribuiti, tra sprechi, inganni, accentramento di potere e rastrellamento dei dati. Con un finale alternativo ancora da scrivere, tra teoria e pratiche di autonomia digitale.
Ottava puntata del ciclo Tecnologia e automazione dedicata a "Il Capitalismo della Sorveglianza", libro di Shoshana Zuboff attraverso il quale stiamo progressivamente conoscendo le tecniche estrattive e produttive di questa nuova forma di capitalismo e analizzando i suoi possibili esiti verso una dittatura globale.
Sesta puntata del ciclo Tecnologia e automazione, la prima di una serie dedicata al libro "Il capitalismo della sorveglianza" di Shoshana Zuboff. Affinità e divergenze tra il capitalismo della produzione di massa e il capitalismo della sorveglianza. La nascita del capitalsimo della sorveglianza con Google. La segretezza come metodo dei pionieri del capitalsimo della sorveglianza. Di quali dati stiamo parlando? Riguarda tutti e tutte noi oppure qualcuno può dirsi immune? Il dato come materia prima: l'estrazione e l'analisi dei dati, volta alla creazione di prodotti predittivi da vendere sul mercato dei comportamenti futuri.
Arretramento delle libertà personali in epoca di Coronavirus, pericolo di superare il punto di non ritorno.
Valore monetario dei dati e ipotesi di loro svendita ai Big Tech: discussione sugli schemi di data dividend e pay-for-privacy recentemente proposti e che vedono la richiesta di denaro ai Big Tech in cambio della possibilità di sfruttare i nostri dati a loro piacimento.
Quarta puntata del ciclo sulla tecnologia e l'intelligenza artificiale. Parliamo dei rischi di estremizzare le disuglianze sociali già drammaticamente e inesorabilmente in crescita.L'abuso di algoritmi nelle decisioni che riguardano la vita delle persone può portare ad accrescere razzismo, sessismo, sperequazione. Chi detiene i dati (i giganti dei dati come Google, Facebook, Baidu e Tencent) si appresta ad acquisire un potere smisurato e incontenibile che può portare a diseguaglianze sociali senza precedenti nella storia. L'integrazione di Intelligenza Artificiale e Biotecnologie potrebbe condurci ad una società basata su caste biologiche, con la creazione di esseri effettivamente superiori fisicamente e cognitivamente che domineranno masse di homo sapiens totalmente inutili.
La mappatura della mobilità milanese diventa uno strumento per affidare i nostri dati a un'azienda privata che così possono proliferare comportamenti e abitudini degli utenti per poi rivendersi i dati.
Percorsi, parcheggi, sharing, scatole nere, telecamere, il controllo passa anche attraverso questi strumenti. Ne parliamo con Luca di Off Topic.