Iniziamo la puntata con la riflessione di un docente dell'Amaldi sulla questione della distribuzione di "Scomodo".
Appuntamento giovedì 15 alle 16:30 nell'aula 1 (magna) della Facoltà di Lettere della Sapienza per l'assemblea aperta "PNRR - scuola 4.0 Un NO che invita alla discussione".
Nella seconda parte ripercorriamo il filo nero che ha avvolto la scuola italiana nel trentennio berlusconiano fino alle sue attuali ripercussioni.
Corrispondenza realizzata nel pomeriggio, nell'ambito de L'ora di buco, con una compagna di Sapienza Clandestina che riepiloga la mattinata di lotta all'università.
Segue il comunicato di studenti e studentesse:
Oggi 14 marzo l'università degli studenti ha detto no all'università dei ministri e delle loro scorte armate. Infatti questa mattina nell'università de la Sapienza si è svolta l'ennesima sfilata di personaggi come l'attuale ministra dell'istruzione Fedeli, Confindustria e i presidenti di Anvur e Crui, che hanno determinato dalle riforme del 2008 a oggi, la distruzione dell'università pubblica. Era attesa anche l'ex ministra dell'istruzione Gelmini, che però si è tirata indietro di fronte alle pressioni del corpo vivo dell'Ateneo che con coraggio ha espresso la sua idea di università libera contro la loro università delle macerie. Agli studenti è stato impedito di prendere parola dalla celere che è stata fatta entrare ancora una volta dal Rettore alla Sapienza a difendere gli interessi dei ministri e a prendere a calci e pugni chi l'università la vive. Ci sembra importante sottolineare come oggi venga lasciato spazio politico e di espressione a personaggi come Salvini, mentre la voce di un'intera generazione di studenti, lavoratori precari, giovani viene avvertita con paura. Ma i loro tentativi di soffocarci ancora una volta alla Sapienza, come a Napoli e a Bologna, sono stati vani. Domani quindi saremo ancora una volta al Pratone della città universitaria alle 12 a chiedere una presa di parola pubblica al Rettore Gaudio e a rilanciare verso la costruzione dell'università e del futuro che vogliamo.
Intere classi di studenti hanno rifiutato di sottoporsi ai test di valutazione programmati dal Ministero, in una protesta che ha già coinvolto i professori e che è appoggiata anche dalle famiglie. Contro gli studenti minacce e provvedimenti di sospensione.
Continua la lotta di studenti e lavoratori contro lo statuto Frati: oggi un'assemblee e l'occupazione dell'aula magna hanno sancito un ulteriore passaggio di mobilitazione.
Questo pomeriggio genitori e insegnanti daranno vita ad un presidio di protesta davanti al Ministero della Pubblica Istruzione contro i continui tagli alle cattedre, al tempo libero, alle ore di lezione. Sono i risultati della riforma Gelmini, emanata da un Governo che rinnova giornalmente il suo attacco frontale nei confronti della scuola pubblica. Ascolta l'audio registrato stamattina con un'insegnante.
Ieri si è svolto il processo a carico di tre studenti coinvolti, insieme ad altri, nei fatti di piazza del 14 dicembre scorso. La sentenza ha messo a nudo l'artificiosità del dibattimento. Ascolta la corrispondenza con l'avvocato della difesa.