Nella prima parte della trasmissione una lunga corrispondenza di una docente del Coordinamento precari di Brescia che ci aiuta ad analizzare la situazione in cui versa la scuola nelle province della Lombardia, non dissimile da quelle del resto dell'Italia: concorso straordinario, cattedre ancora vacanti, quarantene, didattica a distanza. Tutto questo, almeno nelle Superiori, rende la scuola un simulacro di se stessa, in attesa del Dpcm che porterà anche parte delle Medie al 100% a distanza.
In chiusura di trasmissione diamo voce a una docente di "Priorità alla Scuola", che presenta l'appello che il Comitato ha elaborato ieri (eccolo qui).
Nella prima diretta della nuova stagione dell'Oradibuco cerchiamo di alzare il velo sulle mistificazioni che hanno occupato il discorso pubblico sulla scuola in questi mesi estivi. Tutte le criticità rimangono invariate, tra cui l'altissimo numero di precarie e precari.
Illustriamo le reali condizioni in cui le scuole riapriranno lunedì prossimo,
Nella prima parte della trasmissione si analizza il decreto scuola che da pochi giorni è stato votato alla Camera e al Senato: il decreto regola la fine dell'anno scolastico in corso e la ripresa a settembre (di fatto non prendendo nessuna iniziativa riguardo a aspetti fondamentali), e rinvia sine die i concorsi previsti per il personale insegnante.
Nella seconda parte Renata Puleo del collettivo NiNaNd@ presenta il Coordinamento Per una scuola pubblica, viva e libera, che vuole fare una tessitura tra i vari soggetti che si muovono intorno alla scuola (docenti, Aec, studenti, genitori) con l'obiettivo di arrivare a un'assemblea nazionale, e fa un punto sulle mobilitazioni in atto.
La prossima iniziativa è un'assemblea pubblica domenica 14 alle ore 17 a Villa Borghese (lato di piazzale Flaminio, si entra da viale Washington e ci si mette sul prato a destra) per poi arrivare a un'iniziativa nazionale prima dell'estate piena.
Nella prima parte della trasmissione diamo notizia dell'accordo tra le principali organizzazioni sindacali e il Miur per l'avvio di due percorsi differenziati (ordinario e straordinario) per l'immissione in ruolo di circa 50mila docenti: una goccia nell'oceano.
Nella seconda parte, corrispondenza con un rappresentante del comitato romano AEC (assistenti educativo-culturali) che ci illustra il percorso di lotta finalizzato all'internalizzazione di questi lavoratori e lavoratrici condiviso con gli altri precari/e del comune di Roma: assemblea sabato 12 ottobre.
I lavoratori di Anpal Servizi hanno avviato, dal 30 al 6 giugno, una settimana di mobilitazione su tutto il territorio nazionale, con l’indizione di uno sciopero e un presidio la prossima settimana sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico. I lavoratori e le lavoratrici chiedono quindi che venga convocato con urgenza un tavolo di confronto presso il Ministero. Ne parliamo con un compagno del Coordinamento nazionale precari di Anpal Servizi.
Comincia ad emergere un nuovo pezzo del processo di smantellamento e di trasformazione dell'università pubblica. La legge di stabilità del 2017 ha introdotto delle nuove categorie di contribuzione suddividendo gli studenti in attivi ed inattivi. Sostanzialmente è inattivo chi non riesce ad accumulare un certo numero prefissato di crediti formativi, pena un aumento delle tasse universitarie. Uno nuovo tassello di un progetto che vuole mettere sempre più sotto ricatto i giovani che provano ad accedere agli studi e contemporaneamente ne esclude l'accessibilità ad una grossa fetta.
Ne abbiamo parlato con una studentessa del Collettivo Universitario Autonomo di Torino, che per primo ha individuato questa problematica provando a costruire dei primi passi verso una mobilitazione studentesca.