Lunedì 21 dicembre 2020 Il tribunale di Diyarbakir ha condannato Leyla Güven a 22 anni e 3 mesi di reclusione e ha emesso contro di lei un mandato di cattura.
Insieme a Murat Cinar, giornalista indipendente turco, analizziamo lo scenario che aprono le ultime elezioni turche, dove il progetto autoritario e fondamentalista di Erdogan ha visto un calo forte dei consensi. Diverse città che da anni erano sotto il governo dell'AKP hanno votato per altri partiti, nel sud-est in particolare l'HDP, il partito democratico dei lavoratori, che sostiene la causa kurda. Erdogan perde comuni come Ankara e Istanbul, dove sta già mettendo in campo tutti i tentativi possibili per invalidare il voto.
Si sono chiuse le elezioni anticipate chieste dal sultano Erdogan: i cittadini e le cittadine sono state chiamate a votare per il Parlamento e per la presidenza della Repubblica. La Turchia non cambia e Erdogan è sempre più il padrone di un paese sempre più nazionalista e autoritario, dato che ha superato il 50 per cento dei voti.
Il clima durante le operazioni di voto è stato teso, come ci raccontano i nostri corrispondenti, con brogli, intimidazioni e violenze nei seggi.
Sono iniziati i processi contro i due co-presidenti del Partito Democratico dei Popoli (Hdp). In carcere da oramai 13 mesi sono accusati di terrorismo e di vicinanza al Pkk.
Entrambi i giorni è stato vietato alle delegazioni internazionali di parlamentari e osservatori dei diritti umani di presenziare ai processi. Insomma, continua la dura repressione del sultano Erdogan.
In diretta dal presidio curdo in piazza Venezia/p.za Madonna di Loreto a Roma. Continua lo sciopero della fame in corso in tutta Europa in solidarietà con i/le detenuti/e politici in Turchia.
Corrispondenza da Diyarbakır con Valentina D'Amico, giornalista freelance, sulla situazione drammatica di Sur, centro della città, chiuso da 55 giorni dal governo turco.
All'indomani dell'elezioni turche che hanno visto la vittoria del partito di Erdogan (49,3% dei voti) che ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi, facciamo un'analisi a caldo sulla situazione in Turchia e nel Kurdistan turco con una compagna della redazione di Onda Rossa che sta in Turchia in questi giorni convulsi.
Il partito filo-kurdo HDP, nonostante l'oscuramento mediatico e la repressione, ha registrato una leggera flessione (10,3%) rispetto alle precedenti elezioni; un risultato che comunque gli permette di portare 59 deputati nel Parlamento turco.