Rimandiamo l'audio di una presentazione che si è tenuta all'Università La Sapienza di Roma lo scorso 20 novembre del libro di Maya Wind sulle complicità delle Università israeliane nel genocidio in corso verso la popolazione palestinese. Apre l'intervento Giovanni Ruocco del Comitato Sapienza per la Palestina - RUP e Chiara Cruciati de Il Manifesto. Ringraziamo la casa editrice Alegre per l'audio.
Rinviata al 10 dicembre l'udienza per Tiziano dove si andrà a sentenza
Era stato chiesto il giudizio abbreviato previa consulenza di parte sui video che come al solito costituiscono le prove di accusa per i scontri avvenuti il 5 ottobre a Roma in occasione della manifestazione in solidarietà con la Palestina. Le immagini sono chiare che non c'è stato nessun calcio da parte di Tiziano alla polizia come dimostra un video francese a cui la Digos ha contrapposto un video de La7 in cui sostiene che si è trattato di pugni.
Con una compagna della rete Sanitari per Gaza facciamo un punto della crisi medico-sanitaria nel nord Gaza stretta nell'assedio totale imposto dal regime di Israele. Parliamo anche di una lettera inviata da Sanitari per Gaza e da altre organizzazioni alle autorità italiane per chiedere di fare pressione su Israele affinché consenta l'accesso urgente a Gaza di una missione medica qualificata.
Presentiamo queste due iniziative che si terranno a Roma.
Veenerdì 29 un'assemblea universitaria in aula 6 "fermiamo gli ingranaggi della guerra" che lancia la manifestazione nazionale del 30 novembre per la Palestina e quella del 2 dicembre con il presidio sotto l'ambasciata ucraina sulla diserzione.
Con una compagna commentiamo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite che lancia ancora una volta l’allarme sulle condizioni nella Striscia di Gaza dove i raid colpiscono ovunque. Ci aggiorna poi sulla situazione in Cisgiordania dove continuano gli arresti, le incursioni dell’esercito israeliano nei campi profughi palestinesi e gli attacchi violenti delle milizie dei coloni.
Corrispondenza con una compagna del Comitato contro la repressione delle lotte per la Palestina libera, sul presidio che si terrà il venerdì 22 novembre a piazzale Clodio, davanti ai Tribunale di Roma, a sostegno di Seif Bensouibat, di fronte all'inizio del processo per il suo licenziamento dal Liceo Chateaubriand come conseguenza di due post su un profilo Instagram chiuso dove Seif esprimeva la sua rabbia per il genocidio nella Striscia di Gaza.
Venerdì 22 novembre alle 14 ci vediamo a piazzale Clodio davanti al Tribunale di Roma per sostenere Seif Bensouibat nell’ ennesima udienza di un lungo iter giudiziario. Seif è un educatore algerino che a causa delle sue idee è stato licenziato dal Liceo Chateaubriand dove lavorava, privato del permesso di soggiorno e infine prelevato dalla sua abitazione e trasferito nel CPR di Ponte Galeria. Tutto questo per aver espresso sui social le sue posizioni sul genocidio in corso in Palestina.
Nei mesi scorsi, grazie alla mobilitazione di solidarietà, abbiamo ottenuto la liberazione di Seif dal CPR di Ponte Galeria. Nelle ultime settimane il Tribunale di Milano ha annullato la revoca della protezione internazionale come rifugiato politico in Italia. Adesso continuiamo a mobilitarci anche per il riconoscimento dei suoi diritti di lavoratore, abusati dalla direzione del Liceo Chateaubriand responsabile del suo licenziamento politico e complici della successiva persecuzione giudiziaria scaturita.
Venerdì 22 novembre alle 14 avrà inizio il processo relativo alla causa di lavoro per il suo licenziamento dal Liceo Chateaubriand.
Facciamo appello a tutte e a tutti coloro che in questi mesi hanno partecipato alla solidarietà verso Seif ed in particolare alle organizzazioni sindacali a non voltarsi dall’altra parte. Volevano creare un precedente attraverso cui incutere timore in ogni lavoratore. Rispediamo definitivamente al mittente questo tentativo. Facciamolo con la forza della solidarietà!
Accettare che sui più deboli si abbatta la scure dell’ingiustizia e della discriminazione, significa perdere i propri diritti. Per questo dobbiamo lottare tutti uniti contro ogni forma di repressione. Difendere il personale scolastico, le giovani generazioni e la società intera dalla repressione del dissenso e della parola, significa difendere le nostre libertà e il diritto di esistere di tutte e tutti!
L'assemblea del 20 Novembre del Coordinamento ternano per la Palestina rivolge un appello a tutte le organizzazioni e le realtà politiche palestinesi all'unità e alla convergenza nella realizzazione di un solo corteo per la Palestina a Roma il 30 Novembre, per evitare che nello stesso giorno ci siano due piazze divise e separate.
Il 5 Ottobre eravamo in piazza a Roma nonostante l'infame divieto governativo e poliziesco e ci siamo presi in migliaia il diritto a manifestare solidarietà alla resistenza del popolo palestinese.
Abbiamo aderito con spirito unitario e ricompositivo all'assemblea di Roma del 9 Novembre al cinema Aquila, alla quale abbiamo partecipato apprezzando l'adesione per il giorno dopo 10 Novembre al presidio davanti al carcere di Terni per la liberazione del compagno Anan Yaeesh incarcerato in Italia su richiesta dello stato sionista di Israele per la sua partecipazione e solidarietà alla resistenza del popolo palestinese.
Il 10 Novembre, a Terni, davanti al carcere, abbiamo promosso e partecipato un incontro tra il rappresentante dell'UDAP e il rappresentante della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, entrambi presenti al presidio per Anan e abbiamo auspicato -nonostante le differenti posizioni politiche dei suoi rappresentanti- un incontro per cercare di arrivare ad una manifestazione e a un corteo unitari per il 30 Novembre, necessario per dare partecipazione e potenziare ed estendere la solidarietà popolare di massa al popolo palestinese.
Purtroppo, questo accordo non è stato ancora possibile; noi ci uniamo alle numerose realtà di base e dei territori e rilanciamo un appello forte e accorato perché il 30 novembre a Roma ci sia un'unica piattaforma e una manifestazione nazionale unitaria -mettendo da parte le differenze e le divisioni- per esprimere solidarietà al popolo palestinese, alla resistenza e contro il genocidio in atto da parte dello stato e dell'esercito sionista e coloniale si Israele.
Ne parliamo con un compagno del Coordinamento ternano per la Palestina.
A seguire, accogliamo e pubblichiamo il commento di una compagna del "Comitato Solidarietà con la Palestina in Terzo", con alcune precisazioni in merito all'intervento da Terni