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Palestina

Assemblea cittadina verso il 30 Novembre

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Dopo un anno di importanti mobilitazioni unitarie contro il genocidio e in sostegno alla resistenza del popolo palestinese, crediamo sia arrivato il momento di un passo in avanti.
Il genocidio continua e ci troviamo difronte al rischio concreto di un allargamento del conflitto da parte di Israele e del conseguente pericolo di deflagrazione di una guerra globale.

Dopo la determinata mobilitazione del 5 Ottobre che ha rotto i divieti posti dal governo italiano complice di Israele, a cui è seguita la altrettanto partecipata manifestazione del 12 ottobre e, in continuità con la grande assemblea del 9 novembre che ha visto l’adesione di più di 240 realtà, crediamo sia importante proseguire il percorso convocando un’assemblea cittadina.

Davanti alla atroce realtà del genocidio in atto e al rischio di foschi scenari da conflitto globale, è tempo di unità! Il percorso scelto con la convocazione di un’assemblea nazionale prova ad andare sin dalla sua genesi in questa direzione ed è stata, a nostro parere, una scelta non più rinviabile e che ha funzionato nell’allargamento, convinti come siamo che oggi occorra perseguire il massimo delle convergenze.

Obiettivo perseguibile solo con la convocazione collettiva e condivisa di manifestazioni e mobilitazioni, attraverso un percorso inclusivo che tenga conto delle varie sensibilità, ferme restando le parole d’ordine comuni che abbiamo riportato nella convocazione dell’assemblea nazionale.
Il destino della Palestina è in mano alle/ai palestinesi che ci vivono, noi abbiamo il compito di partecipare in maniera sempre più incisiva e allargata alla solidarietà internazionale.
Non si possono porre limiti alla partecipazione delle organizzazioni palestinesi e solidali operanti in Italia. Per la Palestina, per i suoi martiri, per il Libano, è fondamentale che scendano in piazza sempre più persone, sia coloro che hanno chiaro il ruolo criminale di Israele e dei suoi alleati, sia chi si schiera con la Palestina perché consapevole che a Gaza sta morendo l’umanità. Senza unità larghe oggi facciamo un danno enorme alla Palestina.

Per questo ribadiamo che sia fondamentale convergere contro il genocidio e il pericolo di guerra globale, rimarcando il sostegno alla resistenza arabo-palestinese per costruire un grande corteo unitario, espressione di tutte le realtà che sempre più generosamente si stanno mobilitando da più di un anno contro Israele e a fianco delle popolazioni colpite, da oltre 70 anni, dal suo colonialismo.

Come comitato promotore dell’assemblea del 9 Novembre invitiamo tutte le realtà a un confronto per trovare una sintesi necessaria e auspichiamo che anche nelle altre città si arrivi a un confronto assembleare per favorire le convergenze contro i crimini di Israele e del sionismo.

ASSEMBLEA CITTADINA

GIOVEDI’ 21 NOVEMBRE ORE 18:00 

OCCUPAZIONE DI VIA DEL PORTO FLUVIALE 12

Amsterdam: torniamo a commentare i fatti accaduti la settimana scorsa

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Con una compagna e docente all'università commentiamo cosa sta succedendo in Olanda dopo la partita Maccabi Tel Aviv / Ajax che ha fatto traballare (apparentemente il Governo). Nessuno scandalo per gli slogan urlati dai tifosi israeliani che in Palestina non ci sono più scuole perchè non ci sono più bambini ma si continua a parlare di pogrom e ad usare quella giornata per criminalizzare gli abitanti arabi soprattutto marocchini. 

Una seconda corrispondenza di chieder del perchè Israele che non è in Europa giochi nell'European League. 

Cisgiordania sotto attacco, catastrofe umanitaria nella Striscia

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Michele Giorgio, storico corrispondente de Il Manifesto da Gerusalemme, informa sugli attacchi sempre più brutali in Cisgiordania collegandoli al progetto di annessione della Cisgiordania che con l'elezione di Trump torna in auge.

Si dà conto poi della ripresa delle demolizioni nella città di Silwan, nella Gerusalemme occupata e della situazione nella Striscia di Gaza, in particolare nel nord che viene completamente svuotato dalla popolazione palestinese.

L'audio si chiude con il resoconto dell'udienza per Tiziano che rimanda ancora al 2 dicembre.

 

 

Annullata la revoca dell'asilo politico a Seif

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Oggi 12 novembre è giunta la notizia che il Tribunale civile di Milano ha annullato la revoca dell'asilo politico per Seif Bensouibat: Seif nel gennaio 2024 è stato sospeso e poi licenziato dal Liceo Chateaubriand di Roma per aver pubblicato due post su un profilo privato di instagram dove esprimeva rabbia per il genocidio in atto in Palestina. In seguito la commissione territoriale gli aveva revocato anche lo status di rifugiato. Dopo mesi di sofferenza durante i quali Seif è stato anche rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria finalmente una buona notizia. Ne parliamo con Enrica Rigo della Legal Clinic di Roma tre analizzando il significato più ampio della sentenza.

Amsterdam: i sionisti non sono benvenuti

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Contrariamente a quanto raccontato dai media italiani ad Amsterdam non c'è stato nessun attacco antisemita ma una sana resistenza al sionismo e al genocidio in corso in Palestina. Al maccabi tel aviv, squadra notoriamente xenofoba e al cui interno ci sono tanti tifosi che hanno prestato servizio nell'esercito israeliano, è stato concesso nei giorni prima della partita di andare in giro per Amsterdam ha dare la caccia agli arabi e a gridare slogan del tipo "A gaza le scuole non ci sono più perchè non ci sono più i bambini". Frasi che fanno rabbrividire e che i media e i politici di tutta Europa si sono candidamente rivendicati. 

Dalla comunità filo palestinese era stato indetto un presidio contro questa squadraccia che è stato vietato ma che ha visto resistere in maniera determinata a quanti 3000 tifosi sionisti. Il risultato è stato l'ennesimo piagnisteo vittimistico della paura di un'Europa antisemita. La working class olandese quasi tutta di origine araba ha avuto il coraggio di ribellarsi: la Palestina sta servendo anche a questo. Ce lo racconta una compagna.   

In Palestina e in Libano

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Restiamo con la mente, col cuore e i microfoni in Medioriente.

In questa puntata del Ponte Radio seguiamo ancora da vicino la situazione in Palestina e in Libano. Ascoltiamo gli aggiornamenti sulla Palestina dalla giornalista e scrittrice Cecilia Dalla Negra, quelli sul Libano dalla responsabile d'area di Cospe Francesca Annetti, un punto di vista macroeconomico e geopolitico sulle guerre di Israele da Davide di Dazibao. E ancora: un intervento della attivista palestinese Shatha Abou Srour, da Betlemme, che ci dice del dramma nel dramma delle persone portatrici di handicap a Gaza e della dolorosa condizione dei prigionieri palestinesi; un'intervista a un attivista israeliano dissidente, membro dell'organizzazione Ta'yush, che ci parla della condizione di esistenza e della possibilità di resistenza oggi in Israele; un contributo degli Studenti per la Palestina, che raccontano la vittoria ottenuta con la loro lotta di boicottaggio accademico e denunciano gli accordi tuttora in corso fra università, ministero della Difesa e complesso militare-industriale, in Italia e Israele.

Tracce:

  • Daboor & Shabjdeed - Inn Ann
  • Mashrou Leila - Ghadan Yawmon Afdal Cover
  • Saint Levant Ft MC Abdul - DEIRA
  • Saint Levant - From Gaza, With Love
  • Mashrou Leila - Cavalry
  • Meen - Cliche
  • Ganainy - Canaan
  • Jae Deen & Waheeb Nasan - A Free Palestine
  • Mashrou Leila  - Fasateen
  • MC Abdul - Shouting At The Wall