Free them all, presidio al carcere Regina Coeli di Roma
Corrispondenza dal presidio a Regina Coeli in occasione della giornata di solidarietà con le/i prigioniere/i palestinesi.
Corrispondenza dal presidio a Regina Coeli in occasione della giornata di solidarietà con le/i prigioniere/i palestinesi.
Che ruolo ha la repressione nel progetto coloniale israeliano? Quali obiettivi politici persegue Israele attraverso il giudizio davanti alla Corte militare per i soli palestinesi, la detenzione amministrativa, le condizioni di prigionia e quelle di una quotidianità vissuta in una galera a cielo aperto? Quali sono gli strumenti carcerali utilizzati dall'entità sionista per mantenere le sue politiche di apartheid, pulizia etnica e ora anche di genocidio?
Riportiamo la registrazione dell'iniziativa che si è svolta a lettere giovedì 4 aprile 2024. Nella parte finale sono stati tagliati alcuni interventi perchè erano male registrati. L'ultima voce è la traduzione di Addameer.
A cura di CO.RE - Comitato contro carcere e repressione
Sentiamo la voce di un attivista del collettivo Samidoun, Palestinian prisoner solidarity network. Oltre a raccontarci quello che fa il collettivo in solidarietà ai/alle prigionieri/e palestinesi, ci restituisce anche un quadro della mobilitazione in Belgio.
Domenica 14 maggio PALESTINA, MON AMOUR
dalle ore 17
disegno nel cortile del sesto ponte dedicato ai/alle prigionieri/e palestinesi nelle carceri sioniste
proiezione di 4 film/documentari:
Jenin, Jenin (2002)
La strada dei Samouni (2018)
Leila Khaled Hijacker (2006)
Wajib - Invito al matrimonio (2017)
Aperitivo benefit
BILAL LIBERO SUBITO - FUORI TUTTX DALLE GALERE
Domenica 26 febbraio decine di coloni israeliani hanno compiuto l’ennesimo attacco uccidendo un palestinese e dando fuoco a case ed auto ad Huwwara (Nablus), Burin, Za’tara e Asira al-Qabliyah.
Un testimone oculare ha dichiarato: “Non c’è bisogno di immaginare come la gang sionista abbia compiuto la Nakba nel 1948. Devi solo guardare ciò che i coloni ebrei israeliani hanno fatto a Huwwara. Hanno compiuto una nuova Nakba”.
Di quello che sta accadendo nell’indifferenza internazionale ne parliamo con una giovane compagna palestinese.
Corrispondenza dal sit in in solidarietà con i prigionieri palestinesi in lotta contro la detenzione amministrativa.
Un compagno palestinese dell' UDAP ci aggiorna sulla situazione nei territori occupati palestinesi, sullo sciopero della fame iniziato 13 giorni fa contro la detenzione amministrativa e non solo.
Un appello ed un invito a mobilitarci per rompere il silenzio sulla Palestina
lunedì sera 37 palestinesi, compresi bambini e donne, sono stati feriti e altri 24 sono stati arrestati dopo che la polizia israeliana ha attaccato centinaia di cittadini nell’area di Bab al-Amud e nella Città Vecchia di Gerusalemme.
Martedì sera, il ministero della Salute palestinese ha comunicato che un uomo palestinese è stato ucciso dalle forze di occupazione israeliane (IOF) vicino a Beit Fajjar, a Betlemme, nel sud della Cisgiordania.
Nella notte tra martedì e mercoledì, le forze israeliane (IOF) hanno arrestato 37 palestinesi in molteplici incursioni in Cisgiordania.
Martedì, i prigionieri palestinesi hanno indetto uno sciopero della fame di un giorno nelle carceri israeliane ed in diverse città dei Territori occupati ci sono state manifestazioni a sostegno delle richieste dei palestinesi detenuti in Israele, che lottano per migliori condizioni di prigionia.
Ne parliamo con un compagno palestinese dell'Udap
Presentazione del libro di Shahd Abusalama “Palestine from my eyes. Una blogger a Gaza”. Un libro che ci racconta di Gaza ma anche dei prigionieri politici palestinesi rinchiusi ancora in tanti nelle carcere israeliane e che in questi giorni stanno facendo lo sciopero della fame.