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retate

Muore lavoratore senegalese durante una retata. La comunità senegalese: "Nian è stato ammazzato dalla polizia municipale"

Data di trasmissione
Durata 16m 42s

Oggi altra giornata di retate nella Capitale. Nella mattina la finanza è tornata per l'ennesima volta in via Campobasso per sequestrate le famose pericolose borsette, che danno da mangiare a decine di senegalesi che da anni vivono in quella via. Retate anche a Trastevere dove però un lavoratore ambulante senegalese (Nian Maguette, 53enne) è morto. Le circostanze sono ancora da chiarire ma testimoni parlano di vigili urbani in borghese che, a bordo di uno scooter, avrebbero investito l'uomo.

La comunità senegalese parla ai nostri microfoni specificando che il corpo è stato trovato senza vita in presenza di sangue (come mostra la foto qui accanto). Dunque escluso il decesso per infarto, come qualche agenzia stampa aveva solertemente provveduto a scrivere.

La comunità senegalese ha protestato bloccando le strade limitrofe, coadiuvata da solidali arrivati sul luogo della tragedia. Dopo la tensione con le forze dell'ordine accorse sul posto con la Celere, ci si è ritrovati tutti a via Campobasso.

Al momento la comunità senegalese è in riunione per decidere quali possono essere i prossimi passi della mobilitazione.

NB: l'intervistato NON è il fratello della vittima, come si dice nella corrispondenza, ma un compagno della comunità senegalese e collega della vittima.

Lotte dentro e fuori i CIE

Data di trasmissione
Durata 18m 54s
Durata 21m 18s

Nella puntata del primo giugno abbiamo avuto due lunghe corrispondenze: la prima con un compagno di Torino, la seconda con un compagno di Roma, entrambi impegnati nella lotta contro i CIE.

Nella prima corrispondenza abbiamo parlato della macchina delle espulsioni e delle possibili lotte, dal momento in cui è aumentato il flusso di persone recluse ed espulse: con la legge del 25 novembre si è infatti passati da un tempo di reclusione di 18 mesi, a quello di massimo 3 mesi.
Si è quindi parlato degli enti gestori e di chi si arricchisce con la reclusione delle persone migranti per poi passare a come si è impostata la lotta a Torino contro le retate (che ha portato agli arresti di Toshi, Erika, Luigi e Paolo e ad altre misure restrittive) e contro le ditte che si occupano della ristrutturazione del CIE di Corso Brunelleschi.

Nella seconda corrispondenza abbiamo parlato del presidio solidale del 30 maggio davanti al CIE di Ponte Galeria, per poi raccontare la situazione attuale all'interno del centro e le proteste delle persone recluse.
Nel CIE di Ponte Galeria sono attualmente recluse circa 160 persone, arrestate durante le retate in strada o tradotte nel CIE dopo aver scontato una pena in carcere.

Pigneto - domani due probabili sgomberi nelle abitazioni di via Campobasso e via Avellino

Data di trasmissione
Durata 1h 1m 25s

In questa puntata di "Silenzio Assordante" abbiamo invitato alcuni abitanti del Pigneto per discutere riguardo la situazione nel quartiere, in vista di due tentativi di sgombero che probabilmente avverranno nella mattinata di domani ai loro danni.

Con loro parliamo delle continue incursioni delle forze dell'ordine nelle case di via Campobasso e via Avellino e la conseguente criminalizzazione che sta per sfociare in un ennesimo atto repressivo: nonostante siano in possesso di un contratto di affitto, lo sgombero previsto per domani è causato dall'ordine di un magistrato di confisca delle due abitazioni.

Con i due ospiti approfondiamo anche la repressione nei confronti delle persone immigrate che abitano nel quartiere del Pigneto.

Per solidarizzare e non permettere che questa ennesima violenza avvenga nell'indifferenza, per domani è stato organizzato un presidio a via Campobasso, alle 8 del mattino.
Buon ascolto

 

La Finanza irrompe al Pigneto: cercano armi e droga, trovano borse, guanti e cappelli

Data di trasmissione
Durata 8m 50s

Questa mattina il Pigneto è stato nuovamente assediato dalla guardia di Finanza, alla ricerca di armi e droga. Come da prassi, l'operazione ha coinvolto i senegalesi, ma nessun terrorista è stato trovato, bensì il solito quantitativo di merce contraffatta. Assieme ad esso, sequestrata anche un'abitazione, almeno due persone rimaste senza un tetto.

Un viaggio al contrario...

Data di trasmissione
Durata 7m 38s
Durata 19m 58s
Lunedì 13 ottobre è andata in onda la seconda puntata di Silenzio Assordante.
Nel corso della trasmissione abbiamo contattato una compagna di Torino per farci aggiornare riguardo la situazione nel CIE di Corso Brunelleschi. Con lei veniamo a sapere delle recenti proteste e della gestione del centro affidata a Gepsa, compagnia di sicurezza privata, già nota per la gestione di decine di carceri.
 
La seconda corrispondenza che vi proponiamo è una lunga descrizione di un compagno curdo, riguardo la resistenza in Rojava e l'esperienza di autorganizzazione nelle regioni curde al confine tra Siria e Turchia. Con lui parliamo anche dei profughi e dell'oppressione al confine controllato dall'esercito turco.
 
Abbiamo quindi ricordato il presidio organizzato a Roma in solidarietà con la resistenza curda, previsto per venerdì 17 ottobre, alle ore 16 a Largo Argentina.
 
All'interno della trasmissione abbiamo dato lettura di un documento, scritto da alcunx compagnx francesi, sull'operazione Mos Maiorum e di una notizia dal Cda/CARA Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto dove circa 100 profughi siriani appena sbarcati, sono stati aggrediti dalle forze dell'ordine per aver protestato, con uno sciopero della fame di massa, contro il rilievo delle impronte digitali.
 
Come una sorta di viaggio al contrario, siamo quindi partiti dai centri di reclusione per migranti, passando per le retate in strada, fino ad arrivare alle terre di provenienza e ai motivi della migrazione.
 
Silenzio Assordante andrà in onda il prossimo lunedì, alle ore 16, dalle frequenze di Radio Onda Rossa

Retate: consigli pratici

Data di trasmissione

 

Nella puntata di Silenzio Assordante di venerdì 10 settembre 2010:

 

Rubrica "L'aria che tira": notizie flash sui Cie e l'immigrazione.

 

Prima sfruttati/e, poi rastrellati/e, reclusi/e nei Cie e infine deportati/e...

Consigli pratici su come opporsi alle retate verso uomini e donne migranti senza documenti.

 

Per approfondimenti: http://next2010.noblogs.org