Oggi parliamo : di Tunisia dove da mesi continuano le proteste contro la situazione sociale e politica,nel mirino dei manifestanti il presidente della Repubblica, Kais Saied, accusato di portare avanti una restaurazione autoritaria; del capitano Ibrahim Traore, che è stato nominato presidente del Burkina Faso dopo il secondo colpo di stato nel Paese dell'Africa occidentale in meno di nove mesi e dove la nuova giunta militare ha dichiarato di voler rispettare le scadenze previste per arrivare al voto nel 2024; del Lesotho dove il partito Rivoluzione per la Prosperità (RPP) ha vinto le ultime elezioni legislative a scapito dei principali partiti tradizionali ed il cui rappresentante è il ricco uomo d’affari Sam Maketane.
Perché tanti giovani fuggono dalla Tunisia mettendo a rischio la propria vita, come è avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre davanti alle coste della città di Chebba, dove un’ imbarcazione con 37 persone a bordo è naufragata e 17 sono le vittime al momento accertate.
Della crisi economica e della deriva autoritaria ne parliamo in diretta dalla Tunisia con una compagna.
Ad un anno da quando Kais Saied ha sospeso il parlamento e ha licenziato il premier Hishem Meshishi,dopo proteste, manifestazioni, accuse e denunce di tentativi di golpe, il 27,5% dei tunisini accorsi alle urne approva la nuova costituzione proposta dal presidente Kais Saied. Una costituzione che rende più forte la sua figura e concentra nelle sue mani maggiori poteri.
Commentiamo il voto con una compagna italo-tunisina
Il 30 marzo il presidente della Tunisia Kais Saied ha scioltoil Parlamento accusandone i componenti di corruzione. Kais Saied, eletto presidente della Tunisia nel 2019, ha licenziato il Governo, sospeso il Parlamento e rivisto la composizione degli apparati statali.
Con una compagna appena tornata dalla Tunisia ripercorriamo questi ultimi 10 anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini alla forte crisi economica che attanaglia la “fragile” Tunisia.
Guinea-Bissau: nel pomeriggio del primo febbraio c'è stato un tentativo di colpo di stato, il bilancio sarebbe di 11 morti, tra i golpisti e civili e guardie presidenziali.
Mali: il governo maliano ha dichiarato l’ambasciatore francese persona non grata e gli ha intimato di lasciare il Paese.
Sudan: nuove repressioni delle manifestazioni contro il golpe del 25 ottobre, almeno tre morti.
Il presidente tunisino Kais Saied il 13 dicembre ha annunciato un programma per uscire dalla crisi politica. Il 25 luglio 2022, un anno dopo il colpo di mano con cui si è attribuito il potere esecutivo, è previsto un referendum costituzionale. La sospensione del parlamento, invece, durerà un altro anno, fino alle legislative del 17 dicembre 2022, data in cui si ricorda l’immolazione di Mohamed Bouazizi, scelta dal presidente come nuovo anniversario della rivoluzione. Finora si era festeggiato il 14 gennaio, il giorno della fuga dell’ex dittatore Zine el Abidine Ben Ali e proprio il 14 gennaio, nonostante il divieto le opposizioni sono scese in strada per protestare contro quello che definiscono il "colpo di Stato" da parte del presidente, incontrando la dura repressione delle forze dell'ordine che hanno usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni.
Ruanda: Theoneste Bagosora,responsabile del genocidio del Ruanda, è morto in ospedale in Mali all'età di 80 anni.
L’ex colonnello era stato una figura di spicco dell’esercito durante le atrocità del 1994. Condannato a 35 anni per crimini contro l’umanità, stava scontando la sua pena in un carcere del Paese africano.
La Corte di Giustizia di Kigali ha condannato il dissidente Paul Rusesabagina a 25 anni di prigione per atti di terrorismo e tentativi di destabilizzare il Ruanda attraverso il gruppo armato FLN (Forze di Liberazione Nazionale) associato al gruppo Forze Democratiche di Liberazione del Ruanda (FDLR) autrici del genocidio del 1994.
Tunisia: Il presidente Kais Saied ha annunciato la nomina di Nejla Bouden Romdhane a capo del governo. E’ la prima volta che una donna riceve l’incarico di capo del governo nella storia del Paese. La Romdhane ha ora la responsabilità della formazione del governo.
Sudan: sventato colpo di Stato guidato da ex del regime di Bashir.
Analisi ed approfondimento sulla crisi economica e politica in Tunisia, interessi delle multinazionali in Congo, Algeria e altri 13 paesi africani chiedono di espellere Israele dall’Unione africana (UA) dopo la decisione dell’organizzazione, la scorsa settimana, di concedergli lo status di osservatore.