Parigi, dal 2 all’8 giugno, in occasione dell’omaggio che ogni anno i compagni e le compagne rendono alla memoria di Clément Meric, compagno ucciso da neonazisti 12 anni fa, diversi collettivi impegnati nella lotta contro il fascismo e l’imperialismo organizzano un vertice internazionale che riunirà militanti e organizzazioni da tutto il mondo. Questo evento mira a trasformare questo momento di memoria in un’iniziativa strategica per rifondare un fronte anti-imperialista. In programma: dibattiti, incontri, proiezioni,concerti, mostre ed eventi sportivi.
In un mondo che va sempre più veloce vogliamo prenderci 90 minuti per fermarci a riflettere. Vogliamo interrompere per 90 minuti quel ritmo caotico e frenetico che contraddistingue la metropoli, così come l'informazione digitale.
Questa trasmissione ha l'ambizione di essere uno strumento di approfondimento che ci permetta di superare l'opinionismo in favore di un'elaborazione più sfaccettata e collettiva, a partire da esperienze individuali e da voci che nel dibattito pubblico sono delegittimate. Chiacchiere al bar vuole conservare la leggerezza colloquiale e il valore esperenziale del bar, lasciandosi alle spalle invece sedie, tavolini e la superficialità della chiacchiera. Con questa trasmissione ci piacerebbe approfondire tematiche di attualità a partire dai punti di vista che in genere non trovano spazio negli strumenti canonici di trasmissione del pensiero.
Concretamente, la trasmissione vorrebbe fare largo utilizzo delle voci di persone che vengono registrate prima della diretta. Il momento della diretta sarà uno spazio per introdurre il tema, le voci e per esprimere le nostre riflessioni.
La radio oltre la radio; il bar ma senza il bancone.
In questa seconda puntata ci interroghiamo su che possibilità ci sono, e abbiamo, per interrompere il genocidio in atto in Palestina. Ne parliamo con diverse voci raccolte sia in bar a Roma ma anche da altre parti d'Italia. Nella parte finale della trasmissione sentiamo anche la voce di un palestinese e di un ragazzo italo-marocchino.
In occasione dell'assemblea/dibattito del 30 gennaio alla Sapienza (evento qui), abbiamo preparato un redazionale sulla storia della rivoluzione spartachista in Germania, a cento anni dalla sua sconfitta (1919-2019).
Nella trasmissione, in studio con Virginio Massimo, abbiamo avuto corrispondenze con:
- Bobo (Nido di Vespe, Comitato di Lotta Quadraro), ricercatore in Storia Contemporanea alla Sapienza di Roma, per un quadro del contesto storico-politico-economico della Germania degli anni Dieci;
- Guido Liguori, presidente della International Gramsci Society (IGS Italia), recentemente relatore nel seminario della IGS dal titolo Gramsci-Luxemburg: consonanze e differenze.
Scaletta musicale:
Hannes Wader, Auf, auf zum Kampf zum Kampf
Bandabardò, Rosa Luxemburg
L'insurrezione socialista del Matese sarà trasmessa su Rai Storia mercoledì 12 dicembre (ore 22:00): il canale dedicato alla storia del servizio pubblico televisivo parlerà del moto internazionalista che si svolse sulle montagne del Matese nella primavera del 1877.
Il documentario San Lupo e la rivoluzione che non fu - Storia della Banda del Matese, ideato da Bruno Tomasiello e realizzato da Filmika (Torino), per la regia di Fabiana Antonioli, andrà in onda integralmente mercoledì 12 dicembre- alle ore 22,00 su RAI STORIA, canale 54 del digitale terrestre e canale 805 della piattaforma Sky. Il filmato, della durata di circa 50 minuti, è stato realizzato dall'amministrazione comunale e dalla comunità di San Lupo (BN), nel giugno 2017, per ricordare i 140 anni del tentativo insurrezionale anarchico capeggiato dagli Internazionalisti Carlo Cafiero ed Errico Malatesta sulle montagne del Matese, nell'aprile 1877. Per la prima volta, inoltre, nel documentario si proverà a scoprire il ruolo svolto dal poeta Giovanni Pascoli nella vicenda matesina e nella vita della Prima Internazionale Socialista di Bologna.
Per i suoi contenuti storico-scientifici, il documentario - conclude la nota diffusa alla stampa - ha ottenuto il patrocinio dell'Università degli Studi del Sannio.
Nel giorno dell'anniversario della cattura di Ocalan, in vista della manifestazione nazionale di sabato prossimo 17 febbraio #DefendAfrin, con due compagni diamo anzitutto aggiornamenti sulla situazione di Afrin, il proseguimento dell'attacco militare turco alla città, la resistenza.
Si parla quindi necessariamente di Erdogan, dei rapporti tra Europa e Turchia, del conflitto siriano
Dopo un'introduzione al dibattito, interviene Vincenzo Miliucci che ripercorre la storia dei Comitati Autonomi Operai di Roma. Peppe affronta il tema dell'ecologismo/ambientalismo, riannodando i fili della lotta contro il nuclerare che porterà al referendum. Mentre Carla, studentessa di un liceo di Ostia nel 1977, si occupa di scuola e lotte studentesche, Graziella Bastelli ripercorre la lunga lotta all'interno della sanità pubblica e del Policlinico romano Umberto I.
Infine, Giorgio Ferrari, nostro redattore, ricostruisce la storia delle riviste e degli organi di (contro)informazione degli autonomi romani: dall'esperienza di "Rosso" a "I Volsci" (puoi scaricarlo qui) e "Rosso vivo". In mezzo, il 24 maggio 1977, la nascita di Radio Onda Rossa.
A seguire interventi dal pubblico e risposte dei relatori.