Con Livio, nostro corrispondente da Rio de Janeiro, facciamo il punto sulla situazione drammatica relativa all'emergenza sanitaria da Coronavirus e l'atteggiamento ancora negazionista di Bolsonaro, sempre più uomo solo al comando.
Il Covid 19 lo sappiamo non sta colpendo tutti/e nello stesso modo, non ha avuto gli stessi effetti su tutti i corpi, perché salute e malattia sono “fatti sociali” e si inseriscono all’interno di pre-esistenti cornici economiche, politiche e sociali che determinano specifiche disuguaglianze lungo gli assi della classe, del genere, della razza.
La pandemia vista dal Brasile presenta punti comuni con quello che è avvenuto in altri paesi e in Italia ma ci sono spunti di riflessioni che invece sono specifici del locale contesto politico e sociale. Di questo parliamo oggi con una compagna e redattrice di Radio Città Aperta dal Brasile.
lettura comunicati da PuelMapu, Lof Winkul Mapu e da Gulumapu. Audio da un compagno in Brasile sulla condizione delle popolazioni indigene dell'Amazzonia brasiliana rispetto all'attuale emergenza sanitaria. Audio in spagnolo di auguri alla Radio per il 43esimo anniversario.
Monta in Brasile la protesta contro il presidente Jair Bolsonaro per la gestione del coronavirus. Il Paese è il secondo più colpito dopo gli Stati Uniti con oltre 35omila contagi e quasi 23mila morti, mentre il presidente continua a negare la pandemia e a farsi ritrarre mentre viola le norme anti-contagio. Drammatica la situazione degli indigeni dell'Amazzonia, con la città di Manhaus sopraffatta dall'emergenza sanitaria. Lo scenario politico è molto teso sia sul piano interno, con dissapori anche all'interno del governo Bolsonaro, sia sul piano internazionale, con il divieto di ingresso per cittadini brasiliani negli Stati Uniti e la tensione con il Venezuela dopo l'arrivo di una petroliera iraniana.
Sullo sfondo la repressione poliziesca e le iniziative dei movimenti sociali per organizzarsi e provare ad affrontare dal basso sia la pandemia che le politiche folli di Bolsonaro.
Ne parliamo con Livio, nostro corrispondente da San Paolo in Brasile.
In Brasile sono 189 i morti in 24 ore: il totale dei deceduti è arrivato a 5.205. I contagi confermati sono 68mila di cui 4.400 nelle ultime 24 ore.
L’incremento quotidiano è stato del 5,8%, mentre nello stato di Amazonas si scavano fosse comuni, con i numeri ufficiali ampiamente sottostimati, anche per questioni di carattere politico.
Intanto Bolsonaro continua a negare la pandemia, mentre il suo governo perde pezzi importanti .
Ne parliamo con Livio, nostro corrispondente da Rio de Janeiro.
Il Presidente del Brasile, Bolsonaro, è finito nella bufera per alcune dichiarazioni pubbliche che incitano la popolazione a violare le norme di isolamento per il coronavirus. La situazione in Brasile si annuncia esplosiva, con un Governo che antepone le necessità economiche alla salute collettiva e un contesto socio-sanitario già deficitario in partenza. Sullo sfondo, lo scontro in politica interna e il ruolo di Bolsonaro sullo scacchiere internazionale.
Ne parliamo con Livio, compagno che vive a Rio de Janeiro.
Brasile. Si parte dall'uccisione della bambina di 8 anni Aghata nella zona di Rio De Janeiro da parte della polizia per far emergere la politica repressiva e tesa a far crescere la paura per poi giustificare gli interventi violenti della polizia stessa.
Nel Brasile di oggi, come in altri stati amerindi, è in corso un’offensiva contro gli indios e contro molti altri popoli indigeni. Una guerra in corso appoggiata apertamente da uno Stato che sostiene gli interessi dell’agrocommercio e del grande capitale internazionale e da buona parte della cittadinanza brasiliana.
Ma chi sono i popoli indigeni? Perché e in cosa si differenziano dai cittadini che abitano il Brasile? Il discorso pubblico pronunciato da Eduardo Viveiros de Castro nel 2016 a Rio de Janeiro prova a far chiarezza su questi temi e ci fornisce un’attenta critica alle politiche reazionarie che stanno caratterizzando il Brasile in questi anni.
Ne parliamo in studio con un compagno che ha curato la traduzione italiana.