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caporalato

Mondragone: tra sciacallaggio, caporalato e sfruttamento

Data di trasmissione
Durata 17m 15s

La situazione dei palazzi ex Cirio di Mondragone, dove è scoppiato un focolaio di coronavirus, è la conseguenza del degrado che ha trasformato quegli edifici in ghetto. Ci vivono fino a 1200 persone, in condizioni igieniche precarie. Sono per lo più braccianti, che lavorano nei campi sottopagati e senza tutele. E i problemi sanitari che ne derivano non riguardano solo loro ma la tutela di tutta Mondragone. Sullo sfondo la presunta regolarizzazione della ministra Bellanova per i lavoratori e le lavoratrici stagionali.

Ne parliamo con Biagio, dello spazio Cales di Caserta.

San Severo: una nuova struttura per lo sfruttamento di migranti

Data di trasmissione
Durata 12m 19s

Questa mattina il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, inaugura l'azienda Fortore - chiamata anche casa Sankara - in realtà l'implementazione di un luogo già esistente, che passa dalle tende ai container, dove si vuole obbligare a trasferirsi lavoratori immigrati che vivono in case in muratura a San Severo, consegnandoli inoltre nelle mani di caporali che gestirebbero il loro trasporto nei luoghi di lavoro che oggi possono raggiungere in bicicletta.

ne parliamo con una compagna di Campagne in lotta e con uno dei lavoratori che vogliono spostare forzosamente nella struttura di Fortore

Il pomodoro: dalla filiera sporca all'autoproduzione

Data di trasmissione
Durata 7m 59s

Il pomodoro: dalla filiera sporca all'autoproduzione

 

ErGas, Gruppo di Acquisto Solidale Economie Ribaltate
presenta

S'AMMAZZAMO o SAN MARZANO?
Dalla filiera industriale sporca del pomodoro
all'autoproduzione e rilocalizzazione

h 20,00 buffet BIOVEGAN a sottoscrizione
h 21.00 Presentazione rapporto "SPOLPATI": la crisi
dell'industria del pomodoro tra sfruttamento e insostenibilità.
A seguire chiacchiere e confronto sulle alternative possibili:
autoproduzione, saper-fare e convivialità.
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Il Gruppo di Acquisto Solidale "Economie Ribaltate" (E.R.gas)
intende continuare il percorso di riflessione e approfondimento
avviato nei mesi scorsi sul ruolo e le potenzialità attuali dei GAS
proponendo un terzo incontro collettivo di conoscenza, confronto e
condivisione.

In continuità con i precedenti due incontri ("Siamo alla canna
d'E.R.gas? Riseminiamo autogestione" e "CAICOCCI Terra Sociale:
storia di terre e occupazioni") questa volta vi invitiamo ad
approfondire i vari passaggi della filiera agroindustriale di uno dei
cibi più diffusi sulle nostre tavole come il pomodoro e i suoi
trasformati.

Durante la serata presenteremo la nostra idea di FILIERA PULITA,
conviviale, localizzata e partecipata. Un'alternativa immediata
valida e percorribile fin da subito come l'autoproduzione in quanto
strumento di sottrazione e quindi resistenza attiva e concreta a un
sistema agroindustriale che, nel caso del pomodoro come di tantissimi
altri ingredienti che scegliamo per il nostro cibo, mostra tutto il
suo carattere tossico, violento, insostenibile e fonte di sofferenza e
disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza economica e
sociale.

SPAZIO SOCIALE 100CELLEAPERTE
VIA DELLE RESEDE 5 (metro C gardenie)
http://100celleaperte.org/

1 maggio internazionalista al Cara di Mineo

Data di trasmissione
Durata 11m 16s

Primo maggio internazionalista davanti al Cara di Mineo, presidio antirazzista dalla mattina davanti al centro, poi pranzo sociale davanti all'ingresso e incontro interetnico a cui hanno partecipato un centinaia di migranti.

La denuncia  della Rete Antirazzista catanese del fatto che nel centro, sovraffollato, sono rinchiusi sia "scafisti" che sopravvissuti/e alla strage del 18 aprile e altri naufragi.

Approfondimento sul caporalato, lo sfruttamento della forza lavoro e il reclutamento davanti al Cara

Nardò (LE): quinto giorno di sciopero dei lavoratori migranti!

Data di trasmissione
Durata 20m 33s

Ridotti in miseria con salari da fame e ricattati dai caporali, i lavoratori migranti reclutati per la raccolta dei pomodori alla masseria Boncuri di Nardò proseguono la loro importantissima lotta, giunta al quinto giorno di sciopero. é la prima volta che i migranti si autorganizzano nelle campagne salentine conducendo in forma autonoma, quantunque appoggiati dal sindacato, una lotta con precise rivendicazioni, prima tra tutte il rispetto dei contratti e la fine del caporalato.